Addio inverno, spazio alle produzioni primaverili. Dalle fragole ai piselli fino agli agretti: consigli sui prodotti da acquistare

Anche se le temperature dicono diversamente, l’inverno è ormai alle spalle e le produzioni invernali stanno per lasciare il posto alle produzioni primaverili. In generale ci sono buone notizie per i consumatori, poiché i principali prodotti di stagione, dagli agretti alle fave fino ai piselli, hanno fatto registrare un importante calo dei prezzi. I prezzi delle fragole ad esempio, uno dei frutti di stagione più amato, hanno avuto un calo del 10% rispetto alla scorsa settimana.

Dalla terra al mare, da segnalare il calo dei costi delle seppie che ha toccato -18% rispetto alla settimana scorsa. Di seguito analizziamo l’andamento delle produzioni primaverili e i costi dei prodotti di stagione più ricercati.

I numeri, i dati e le percentuali sono stati forniti da La Borsa della Spesa, il servizio settimanale di Bmti e Italmercati Rete di Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit, che fornisce suggerimenti utili per acquistare prodotti freschi e di stagione, con attenzione al risparmio e alla sostenibilità.

Le produzioni primaverili della terra: cosa acquistare?

Le fragole hanno prezzi all’ingrosso che vanno dai 2,50 euro/kg a 4 euro/kg. I costi possono variare a seconda della tipologia di fragole, che vanno dalla fragola bianca alla fragolina di bosco. In questo periodo entra nel vivo anche le produzione delle Favette di Terracina, coltivate tra marzo e giugno, che si vendono a 3 euro/kg, con 2 euro in meno rispetto alla settimana scorsa.

Stanno per finire anche i tempi dei mandarini, frutti tipicamente invernali, che si vendono ad un prezzo abbordabile, cioè da 1 a 1,50 euro/kg. Una buona occasione per fare il pieno di vitamina C prima che i mandarini vadano in “letargo”!

I primi caldi primaverili hanno favorito la produzione dei limoni, che si vendono ad un prezzo di circa 1,30 euro/kg. Restano stabili i prezzi delle mele, anche se le mele annurche campane superano di poco i 2 euro/kg a causa di un fisiologico calo della produzione.

Tra gli ortaggi consigliamo l’acquisto degli agretti, che si vendono a circa 2,50 euro/kg. Bene anche i carciofi: il violetto senza spine si vende a 0,30 euro al pezzo, mentre il romanesco si vende a circa 0,80 euro.

Tra i prodotti da acquistare ci sono anche le fave, che si vendono a meno di 2 euro/kg, con un calo del -3% rispetto alla scorsa settimana. Per quanto riguarda la lattuga, la Gentile si vende ad un discreto 1,50 euro/kg, mentre l’iceberg la si può comprare a circa 1,70 euro/kg. Aprile è anche il mese dei piselli freschi, altro prodotto tipico di stagione, che si vendono a 3,50 euro/kg. Quelli di questo periodo, tra l’altro, sono di ottima qualità.

Cosa acquistare in pescheria?

Per quanto riguarda i prodotti della pesca, Bmti suggerisce di acquistare il tonnetto alletterato che si vende dai 5 ai 7 euro/kg, con un calo del 10% rispetto alla scorsa settimana e addirittura del 42% rispetto al 2024.

Da considerare anche l’acquisto dei gamberi rosa pescati che si vendono a 7 euro/kg, con un calo dell’8% rispetto alla settimana scorsa e del 45% rispetto ad un anno fa.

Le vongole lupino si vendono a 3,50 euro/kg, ma questa è anche la stagione delle seppie che con i primi caldi si avvicinano maggiormente alla costa e sono quindi più facilmente pescabili. Si vendono ad un prezzo medio di 15 euro/kg, con un calo del 62% rispetto all’anno scorso.

Foto: Pixabay

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