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Come scegliere il biotrituratore

trituratore rami

Avete mai sentito parlare di biotrituratore, oppure questo nome ostico e dal suono così tagliente vi è pressoché sconosciuto?

Vi basti sapere che questa macchina misteriosa ed estranea ai più, funge da sminuzzatori di rami: questa è, infatti, la sua funzione principale e che lo rende uno degli alleati migliori per gli amanti del giardinaggio e della vita all’aria aperta.

La sua utilità e efficacia è immediatamente ravvisabile quando si procede alla manutenzione e alla pulizia di un giardino e di un orto, e quando si è alle prese con lo sminuzzamento di rami secchi, foglie morte e potature in generale.

A cosa serve un biotrituratore

Come infatti suggerisce già al primo impatto il suo nome, il biotrituratore è appunto un trituratore di rami ed un ottimo strumento per chiunque ci tenga a impreziosire il proprio giardino con ordine, disciplina e cura dei dettagli. Mantenere il proprio giardino lineare e ordinato è impresa ardua, e oltre alla costanza e al gusto per i particolari, vi è bisogno anche di un esercito di strumenti adatti e di ottima qualità.

Come scegliere il biotrituratore

Per ottenere delle prestazioni performanti e di alto livello, occorre scegliere il biotrituratore ideale per le nostre esigenze e per il volto del nostro giardino.
Come il corpo umano che ha bisogno di abiti, tessuti e drappi che lo valorizzino, anche l’angolo verde e naturale che orna la nostra casa ha bisogno di qualcosa che sappia estrarre il meglio delle sue qualità.

La prima azione è da compiere è attivare il nostro sguardo. Sì, proprio così: dobbiamo compiere un lungo giro di osservazione e ricognizione del nostro giardino, toccare con mano le sue dimensioni, tastarne la grandezza e porre la nostra attenzione sul diametro dei rami.

Soltanto così potremo decidere con scrupolo il migliore fra i biotrituratori e valutare con calma, prestando attenzione anche alla potenza, al taglio e al cassonetto.

Biotrituratore professionale elettrico

Tra le valide opzioni possibili, è obbligatorio annoverare il biotrituratore professionale elettrico. Grazie a questo comodo strumento, sarà possibile unire l’utile al dilettevole, e trasformare tutti i materiali di scarto della potatura in concime, per non buttare via nulla e ragionare seguendo una visione globale e sostenibile.

Come suggerisce il nome, il biotrituratore elettrico è alimentato ad elettricità ed è perfetto per la cura e l’ordine di giardini dalle più svariate dimensioni, che sia un piccolo quadratino verde davanti casa o che sia uno sconfinato giardino in campagna.

La sua potenza è variabile, può andare dai 2000 ai 3000 watt e sminuzza con agilità rami con un diametro inferiore ai 25 mm.

Biotrituratore professionale a scoppio

Come il suo “fratello” elettrico, anche per il modello a scoppio ci facciamo aiutare dalla nomenclatura per intuirne e ravvisarne le caratteristiche.
Sono macchine efficaci, potenti e utili, perfette sia per la macinazione di legna che di materiale verde e organico: una creatura completa e capace di accontentare le esigenze più “robuste” e quelle più delicate e superficiali.

Il lavoro del biotrituratore professionale a scoppio segue una doppia linea, che prevede il taglio in primis, effettuato mediante il rotore a disco con due lame, e poi la centrifuga, in cui il cippato (il materiale prodotto dal primo passaggio), passa attraverso un sistema di triturazione a martelli snodati rotanti. Il prodotto finale viene poi espulso definitivamente dalla bocca d’uscita.

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