È una pianta che si vede spesso nei giardini di molte case, soprattutto a contorno di ingressi sul ciglio della strada, ma probabilmente in pochi sanno di cosa si tratta. Quando infatti vedi cespugli rigogliosi, dalle foglie molto lunghe, con fiori che si stagliano in verticale, dai tipici colori bluastri, hai di sicuro davanti una pianta di agapanthus.
Non solo bella, ma anche molto ricca di significato, è nota soprattutto per i caratteristici fiori che da essa nascono. Se dunque vuoi arricchire le tue conoscenze da pollice verde, cercando una pianta originale che sia esteticamente armonica con i fiori del tuo giardino, non puoi fare a meno di questo pseudo cespuglio che di sicuro saprà stupirti.
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Origine e significato dell’agapanthus
Prima di cominciare a parlare della vera e propria coltivazione dell’agapanthus, vogliamo presentarti qualche curiosità su questa simpatica pianta. Detta anche “agapanthus africano”, le si dà questo nome proprio basandosi sul suo luogo d’origine, ovvero l’Africa del Nord.
Imparentata con il giglio, farebbe un colpo grosso se volessi regalare un mazzo di fiori composto da giglio e agapanthus uniti: insieme infatti sono il simbolo dell’amore completo. In particolar modo, la parola “agapanthus” deriverebbe dal greco “agape”, che tradotto in italiano suona proprio come “amore”. Via libera dunque al romanticismo, grazie a questa coloratissima pianta.
Diverse tipologie di agapanthus
Non pensare che esista solo l’agapanthus blu, anche se di sicuro è una delle varietà più belle in quanto molto colorata e con delle fioriture magnifiche. Ci sono però anche altre tipologie di questa pianta, riconoscibili grazie al colore assunto dal fiore e alle dimensioni delle foglie.
Una delle più note oltre alla blu è ovviamente la variante “africana”, che probabilmente è anche quella che si presenta con le dimensioni più importanti e le cui foglie sono corte e larghe. Il classico fiore prende toni bluastri, ma tenui.
C’è poi il tipo meno diffuso, che viene detto “bianco”, proprio per il caratteristico colore dei fiori. Spesso il bianco può essere contaminato anche da altri colori, dando vita ad interessanti sfumature rosacee o violette. Le dimensioni sono piuttosto variabili, ma di sicuro questa tipologia rimane meno imponente rispetto a quella dell’africano.
Infine ricordiamo il più utilizzato per la nascita di incroci particolari, ovvero l’agapanthus praecox, che oltre alle dimensioni usuali, può anche presentarsi con un’altezza non superiore ai 50 cm. Il fogliame è arricchito dai classici fiori dai toni azzurri.
Per prima cosa scegli il luogo più adatto per far crescere l’agapanto
Dopo aver parlato genericamente di questa bellissima pianta, non possiamo non parlare di come coltivarla in modo da far fiorire nel momento giusto i graziosissimi fiori a palla, che da lei nascono.
Innanzitutto la cosa fondamentale è scegliere un ambiente ben esposto al Sole: ha grande bisogno di calore, tanto che è molto più diffusa nei territori meridionali e mediterranei, anche se comunque è possibile mantenere la pianta anche in luoghi meno esposti al caldo, basta ovviamente scegliere il posto più adatto.
Un altro consiglio riguarda il terreno: l’agapanto ha sempre bisogno di un terreno molto soffice e ricco di sostanze organiche di cui si nutre. Se opti per una pianta in vaso, assicurati sempre di avere terreno sufficiente per far respirare le radici della pianta stessa.
Quando e come coltivare l’agapanto
Il periodo migliore per piantare l’agapanto è sicuramente la primavera: la pianta sin da subito ha bisogno di calore contro il freddo dell’inverno. Di solito si trova in negozio anche già sotto forma di piccola piantina in vaso, molto più pratica da lavorare in quanto ha già le radici nel pane di terra, che sarà da estrarre per poi metterlo a dimora in una buca fatta nel terreno che di solito non supera i 30/40 cm. Se necessario, è opportuno aggiungere anche un po’ di sabbia e stallatico per rendere il terreno più morbido.
Se invece opti per la dimora in vaso, è ancora più facile: scegli un vaso in cui il terreno stia ben compatto per avvolgere al meglio le radici. Il giusto connubio si ottiene mettendo assieme un po’ di terriccio per fiori con un po’ di terra da giardino. Anche qui all’occorrenza puoi aggiungere lo stallatico. Non dimenticare poi di mettere del drenante alla base.
Annaffiatura dell’agapanthus
Dopo aver proceduto alla messa a dimora, procedi con l’irrigazione dell’agapanthus. Ti consigliamo di abbondare con l’acqua, almeno la prima volta. In seguito dovrai invece moderare l’innaffiatura, che non dovrai praticare tutti i giorni, ma in base a come si presenta il terreno.
In caso si mostri asciutto, ha bisogno di essere irrigato; solitamente si procede una/due volte alla settimana, ma la frequenza può aumentare o diminuire in base a come si presenta la stagione. Non bisogna bagnare completamente il terreno, ma basta addirittura il contenuto di un paio di bicchieri d’acqua.
Come concimare la pianta dai fiori a palla
Un altro step importante per mantenere al meglio la tua pianta, riguarda la concimazione. La pianta dell’agapanthus ha bisogno di cure importanti, soprattutto nel primo anno di vita, anche se non sono poi così difficili da mantenere. Subito dopo la messa a dimora devi avvalerti di un buon fertilizzante.
L’altro momento importante che riguarda la concimazione, si presenta quando nella pianta iniziano ad appassire i primi fiori. Da questo momento devi procurarti un concime specifico che di solito viene distribuito ogni due settimane, soprattutto nella fase precedente alla fioritura.
L’inizio della fioritura
Ovviamente se anche tu ti sei appassionato a questa pianta vorrai sapere il momento in cui avviene la fioritura dell’agapanthus. Ebbene, il fiore ha un momento particolare in cui nascere rispetto forse alla maggior parte delle piante: la necessità di calore lo induce a farsi vedere per la prima volta durante l’estate.
Questo però non significa che durante il periodo primaverile la pianta non abbia alcun valore, anzi, le sue lunghe e imponenti foglie arricchiscono di bellissimo verde i giardini di chiunque abbia iniziato a coltivarla.
L’unico momento in cui è totalmente “spenta” è ovviamente il periodo invernale, durante il quale inizia il suo caratteristico riposo che dura fino alla primavera, ovvero il momento in cui comincia a rinascere.
Insomma, arricchire il tuo giardino non con i classici fiori o cespugli che fanno da contorno alle altre piante, è possibile grazie a questo agapanthus africano, in tutte le sue varietà.
Grazie alla sua versatilità, non è nemmeno troppo difficile da curare e da mantenere. Questa pianta dunque è indicata anche per chi ha deciso da poco di diventare un “pollice verde” o per chi non vuole far altro che trovare una valida alternativa esteticamente armonica con il resto del proprio giardino.
Molto interessante e chiaro il servizio sugli agapantus ne pianterò ‘ altri giù in Salento
Grazie mille ♥ continua a seguirci.
Buonasera. Ho da due anni un agapantus
che secondo me è in un posto sbagliato, perchè è troppo all’ombra e sempre fradicio d’acqua. L’estate scorsa è fiorito pochissimo. Vorrei sapere se si può spostare e soprattutto, siccome in pratica è raddoppiato, se si può dividere e ripiantare le due piante separatamente. Grata per l’eventuale risposta. saluto cordialmente
nedda.gianni@tiscali.it
Ciao Gianni, mi fa piacere che il tuo agapantus è cresciuto, è una bellissima pianta 🙂
Per dividerlo dovresti sradicarlo e delicatamente staccare le varie radici bulbose.
Ma c’è un periodo in particolare per dividere i bulbi, ad esempio con le calle gialle lo faccio di norma ogni 2 anni e tra dicembre e gennaio, per l’agapanto invece?
Ciao non ho capito bene la domanda. Ma per la divisione degli agapantus bisogna attendere prima 4 anni perchè i bulbi devono essere ben formati. Il periodo va bene dicembre gennaio.
Vorrei sapere se si possono tenere i semi dei fiori…..e piantarli in primavera….Grazie ciao
Si va benissimo.