Questa pianta perenne rizomatosa è ben conosciuta, soprattutto a livello europeo. Le sue proprietà toniche e depurative la rendono unica nel suo genere, ma in realtà ciò che maggiormente l’ha fatta conoscere sono le leggende che vi girano attorno. Da sempre utilizzata come pianta aromatica per distillati, l’assenzio è diventato un liquore amato da artisti e scrittori.
Al di là dei suoi usi più o meno negativi che l’hanno legata a tanti miti, leggende e visioni, ciò che devi sapere è che puoi coltivarla senza troppi problemi nel tuo giardino o a casa tua. Ecco come puoi fare.
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L’assenzio
Il suo nome scientifico è artemisia absinthium ed è una pianta perenne rizomatosa. Dalle radici si propagano verso l’alto dei fusti eretti sottili e ben ramificati. Con il tempo essi diventano sempre più ramificati. Le foglie sono molto particolari: delicate e dal colore verdastro con alcuni toni sul grigio.
Ci sono poi anche piccoli fiorellini di colore giallognolo che nascono sull’apice dei fusti nel periodo estivo, riuniti in infiorescenze. Dopo aver dunque identificato questa pianta, è ora il momento di capire quali sono i segreti per coltivarla e farla crescere nel migliore dei modi.
Come coltivare assenzio
La pianta di assenzio, detta anche suffruticosa, può nascere anche spontaneamente ed essere perenne o annuale, soprattutto in zone soleggiate essendo originaria del Mediterraneo. Ovviamente dunque, per queste caratteristiche, non può che amare un clima mite, quindi attenzione se si vuole provare questa coltivazione in zone più fredde, meglio scegliere ibridi resistenti.
Per quanto riguarda la tipologia di terreno, esso dovrà essere ben asciutto e drenato. Meglio anche se esso non è troppo compatto per dare più spazio alla pianta stessa. Per quanto riguarda invece l’esposizione, altra cosa da tenere bene a mente, dovrai tenerla in pieno sole, proprio perché ama molto le zone soleggiate. La messa a dimora è da preferire o nel periodo primaverile o in quello autunnale.
Irrigazione e concimazione
Amando molto i terreni asciutti e aridi, non ci saranno particolari problemi a livello di irrigazione. L’artemisia infatti sta benissimo anche se non sempre inondata d’acqua, anzi, possiamo dire che bisogna centellinarla e darla all’occorrenza. L’unico momento in cui stare attenti è l’estate, soprattutto nelle zone con clima più caldo per evitare i periodi di siccità.
A livello di concimazione puoi intervenire con il classico concime organico, come il letame, oppure anche con quello chimico che però dovrà essere usato con parsimonia all’inizio del periodo vegetativo con cadenza annuale. I migliori elementi da dare all’assenzio sono azoto e fosforo.
Fioritura e raccolto dell’assenzio
Come abbiamo già avuto modo di accennare, il fiore di assenzio è giallognolo e raggruppato in delicate infiorescenze sull’apice dei fusti. Tali infiorescenze iniziano ad essere visibili durante il periodo estivo.
Il raccolto solitamente si fa prima della fioritura. Ovviamente dipende sempre da quando è avvenuta la messa a dimora, ma in linea generale il momento del raccolto la anticipa. Anche i fiori si possono raccogliere ed utilizzare. Il momento in cui raccoglierli è il periodo estivo, subito dopo la comparsa dei fiori stessi.
Moltiplicazione dell’assenzio
A livello di messa a dimora per coltivare assenzio si può procedere anche per semi, ma è meno diffuso. Meglio invece partire dalla piantina già cresciuta da inserire nel terreno.
Per quanto riguarda invece la vera e propria moltiplicazione, la più semplice da mettere in pratica è quella per divisione da rizoma. Le sezioni da dividere devono avere almeno una radice con un occhio. La moltiplicazione può avvenire anche durante il periodo primaverile ma è meglio procedere alla stessa durante i primi mesi dell’autunno. Attenzione ovviamente al momento del taglio per dividere la radice: cerca sempre di utilizzare strumenti ben puliti per evitare possibili infezioni successive.
Malattie e parassiti dell’assenzio
Un altro argomento importante da affrontare riguarda le possibili malattie e i parassiti che potrebbero causare problemi alle proprietà dell’assenzio e alla sua stessa struttura. Possiamo dire che è una pianta molto resistente: poche volte viene attaccata da insetti fitofagi o da malattie fungine.
La cosa più importante da controllare è la situazione della pianta durante il periodo estivo: proprio in questo periodo infatti è possibile che a causa delle alte temperature, della siccità e dell’aridità del terreno, si possano verificare episodi di ruggine sulle foglie. Il problema si estingue eliminando le parti attaccate in maniera rapida, salvaguardando ciò che ancora rimane di sano.
Proprietà e benefici dell’assenzio
Da secoli si pensa che l’assenzio abbia tantissimi benefici e proprietà, addirittura a livello farmaceutico. In particolar modo la pianta avrebbe qualità digestive e toniche, nonché rinvigorenti per il cuore. Non solo: era utilizzato anche nelle campagne per allontanare fastidiosi insetti.
Come alcolico viene anche definito la fata verde ed è da sempre utilizzato. Viene però definito inoltre “il pericolo verde” in relazione alle varie leggende che riguardano questo alcolico. Per anni e secoli infatti, soprattutto nei sobborghi di Parigi, veniva usato come nota di ispirazione da tantissimi artisti che spesso ne abusavano. Oggi il liquore ancora esiste e spesso può essere degustato senza alcun pericolo, basta farne un uso consapevole.