
In questo articolo presenteremo una pianta da frutto molto particolare il babaco, un albero dell’America del Sud.
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Babaco o carica pentagona
Il Babaco, anche scientificamente chiamato “Carica Pentagona“, appartiene alla famiglia della Caricaceae. E’ un ibrido naturale tra la Papaia delle montagne (Carica pubescens) e il Chamburo (Carica stipulata). Ricorda nell’aspetto un melone bianco, ma ha una forma tipicamente pentagonale, motivo da cui proviene il suo nome scientifico.
Sia la polpa che la buccia del Babaco sono commestibili e il frutto può essere consumato anche acerbo. Ha molteplici benefici anche se non è ancora comunemente conosciuta ed utilizzata. I funghi del genere Phythophthora, il Ragno rosso (Tetranichus urticae Koch) e i nematodi rappresentano, però, un grave e comune pericolo per la pianta, procurando gravi problemi, come il marcire dell’apparato radicale e del colletto.
Origini
La pianta del Babaco è originaria dell’America del Sud, più precisamente della foresta pluviale montana delle basse Ande in Ecuador e in Colombia.

Dove e come coltivare il babaco
La Carica Pentagona viene coltivata soprattutto in Australia, in Nuova Zelanda, nel Regno Unito e in piccola misura anche nel sud Italia. Necessita, infatti, di un clima con temperature comprese tra i 6 e i 30 °C, piuttosto umidi e con precipitazioni frequenti.
A differenza della Papaia sopporta anche temperature vicino allo 0 (anche se comportano dei gravi danni) ma non tollera le gelate. Il Babaco va piantato in primavera e lo si deve curare con abbondanti irrigazioni e con frequenti concimazioni. Già all’inizio dell’estate comincia la produzione dei suoi primi frutti, che crescono durante il periodo autunno-invernale.
Con un’attenta tecnica di coltivazione si possono raggiungere 1.000 quintali per ettaro di produzione.
Terreno
Il terreno sul quale si vuole coltivare la Carica Pentagona, deve essere asciutto, privo di ristagni idrici e deve essere preparato con un’attenta concimazione organica, possibilmente di letame maturo. E’ importante ricordare di non utilizzare nitrati, in quanto verrebbero assorbiti dai frutti e, di conseguenza, ingeriti dai consumatori. Il babaco, inoltre, è molto esigente in fosforo, motivo per cui la sua coltivazione deve avvenire in terreni calcarei.
Fiori e frutti
E’ una pianta erbacea, con crescita rapida e foglie concentrate nella parte alta. Le foglie hanno una dimensione notevole, possono, infatti, essere lunghe 50 cm e larghe 45 cm, con un picciolo lungo 55 cm.
I fiori sono esclusivamente femminili e presentano un colore bianco-verdastro. Possono apparire solitari o riuniti in gruppi di 2-3. Originano frutti di colore giallo, dalla forma pentagonale analoghi in forma e misura a zucche costolate o ai peperoni. Il sapore, invece, è simile a quello dell’Ananas e dell’Arancia.

Potatura
Ai fini di una migliore produzione, il Babaco viene potato ogni 2-3 cicli di fruttificazione; la pianta viene dunque tagliata a 20 cm dal suolo per ringiovanirla.
Benefici
Il Babaco è un frutto gustoso, ricco di nutrienti e efficace per la salute generale del corpo. Contiene soprattutto Vitamina A, Vitamina C e sali minerali, tra cui il potassio che aiuta ad equilibrare la presenza dei liquidi nel corpo, combattere la ritenzione idrica e stimolare e rafforzare il sistema cardiovascolare.
Può essere assunto anche da chi segue un regime alimentare ipocalorico perché contiene pochissime calorie (circa 21 kcal per 100 gr).
Tra i suoi più importanti benefici si ricordano: il miglioramento della vista, la perdita di peso, l’aiuto nel controllo del diabete e il rinforzamento dei denti, delle ossa e del sistema immunitario.
E’ inoltre dotato di proprietà digestive ed antinfettive.








