Il biancospino è in grado di ornare attraverso un’ aurea romantica e suggestiva qualsiasi luogo, ma è anche forte e resistente, si dimostra a prova anche di molti pollici neri. Questo è il biancospino in tutta la sua straordinarietà e proprio per questa sua caratteristica, non potevamo esimerci dal darvi alcuni consigli per quanto riguarda la sua coltivazione. Ecco quindi un piccolo articolo che speriamo vi sia utile al fine di coltivare al meglio questa pianta stupefacente.
Contenuti dell'articolo
- 1 Il biancospino
- 2 Dove,quando e come coltivare il biancospino
- 3 Come piantare il biancospino
- 4 Irrigazione
- 5 Concimazione
- 6 Fioritura
- 7 Raccolto
- 8 Potatura
- 9 Moltiplicazione del biancospino
- 10 Malattie e parassiti del biancospino
- 11 Coltivare biancospino in vaso
- 12 Proprietà e benefici
- 13 Varietà di biancospini
- 14 Significato dei fiori: il biancospino
Il biancospino
Il biancospino o Crataegus monogyna, ma anche Crataegus oxyacantha è un arbusto molto piccolo. Appartiene alla famiglia delle Rosaceae e, come lo stesso nome suggerisce, al genere dei Crataegus. Questa pianta è considerata una caducifoglia. Sembra piccola e delicata, ma in realtà non lo è, infatti può raggiungere fino ai 6 metri di altezza. Il fusto è ricoperto da una corteccia compatta, inoltre i rami giovani sono dotati di spine, ma che in primavera si trasforma in deliziose gemme e fiori.
Le foglie che si trovano sui rametti, possono essere lunghe dai 2 ai 6 cm, esse sono dotate di un picciolo romboidale e sono incise profondamente. Inoltre questa piantina è anche molto longeva, nonostante mantenga una crescita lenta. È diffuso maggiormente in Europa, ma anche Nord Africa, Asia occidentale e America settentrionale, quindi è una piantina giramondo. Effettivamente il biancospino ha capacità di diffondersi in qualsiasi luogo, basta che sia una boscaglia, dove quest’ultimo crescerà tra i cespugli e dove il terreno è maggiormente calcareo. Inoltre, vegeta a quote tra i 0 e i 1500 metri.
Dove,quando e come coltivare il biancospino
Abbiamo già detto come il biancospino sia una pianta boscosa e relativamente resistente,nonostante ciò il momento migliore per coltivarlo intercorre tra la fine dei mesi autunnali e l’inverno. Inoltre, proprio per la sua forza, potete lasciarlo all’esterno durante tutto l’anno, anche durante i periodi più rigidi.
Anzi, si consiglia quest’opzione proprio perché questa pianta potrà dare un tocco in più al vostro cortile . Il dove migliore per la coltivazione di una pianta di biancospino è facile da individuare: per la sua natura, preferite una zona a mezz’ombra e dal terreno calcareo. Quindi la coltivazione non dimostra particolarmente difficile da effettuare, proprio per la natura della pianta.
Come piantare il biancospino
Avete individuato la zona migliore all’interno del vostro cortile dove piantare il biancospino, adesso arriviamo al dunque. Piantare il biancospino non è un impresa particolarmente complessa. Innanzitutto, scavate una buca profonda il doppio del pane che ospita le radici della pianta che desiderate interrare.
Una volta scavata, posizionate all’interno di essa uno strato di 3-4 cm di ghiaia, andate poi ad aggiungere un strato di letame maturo di eguale spessore, quale servirà a favorire il drenaggio dell’ acqua. Coprite adesso il letame con uno strato di terreno e procedete con il posizionare la vostra piantina nella buca. Dopo aver fatto ciò, potete finire di riempire la buca con altro terreno, quale andrete a pressare. Compattate, infine, il terreno innaffiandolo leggermente.
Irrigazione
Anche dal punto di vista dell’ irrigazione il biancospino si dimostra più forte che mai nella sua delicatezza, infatti per mantenersi al meglio del suo stato, questo si accontenta dell’ acqua piovana. Proprio per questo motivo, si ritiene opportuno irrigare quest’ ultimo, solo se strettamente necessario. L’irrigazione, quindi, si può dimostrare necessaria soprattutto per le piante più giovani e durante i mesi estivi.
Concimazione
Proprio per le piante più giovani, di conseguenza quelle meno robuste, si dimostra necessaria anche una concimazione, da effettuarsi regolarmente e durante la primavera e l’autunno. I materiali da privilegiare per concimare al meglio la vostra piantina solo lo stallatico, ma anche del concime granulare a lenta cessione.
Fioritura
La fioritura si verifica in primavera, più precisamente durante il mese di Aprile. Nasceranno dei fiori raggruppati in corimbi, che ne contengono tra i 5 e i 25 esemplari. I fiori del biancospino sono caratterizzati da petali bianco-rosato, lunghi tra i 5 e i 6 millimetri. Si presentano quindi come dei fiori delicati e molto piccoli.
Raccolto
La fioritura primaverile al suo termine si trasforma spesso e volentieri in dei frutti, più precisamente in delle bacche rosse ottime da consumare sotto forma di marmellata o sciroppo. È l’autunno che apre la stagione della frutta per il biancospino ed è settembre il mese migliore per raccoglierla, quando è matura e tinta di un rosso pulsante.
Il tempo migliore per la raccolta di queste bacche, inoltre, è proprio quello soleggiato asciutto. Inoltre, il momento migliore della giornata è il pomeriggio, in quanto in questo momento la rugiada che copre il frutto, già sarà scomparsa.
Vi consigliamo di non raccogliere separatamente le bacche, ma più che altro raccogliete interi ramoscelli. Dopo la raccolta, affrettatevi a scartare tutte le bacche acerbe o difettose, in quanto, come è stato detto prima, la bacca migliore è proprio quella pienamente matura. Lavate a fondo le bacche, al fine di evitare ogni parassita e una volta lasciate asciugare sono pronte per essere consumate a vostro piacimento.
Potatura
Il biancospino può avere molte funzionalità, può fungere da alberello, come da cespuglio e in base a queste esigenze si effettuerà la potatura. Nel primo caso, la parte fondamentale è impostare l’alberello che non dovrà esser potato assiduamente, ma solo in inverno per mantenerne la forma.
Per quanto riguarda il secondo caso, la potatura è da effettuare per alleggerire la struttura della pianta nel suo centro, per far in modo che al suo interno vi sia una buona circolazione dell’aria. In questo caso la potatura è da effettuarsi tra la fine dell’ estate e l’ inizio dell’ inverno. La potatura può anche essere effettuata per risolvere situazioni di emergenza, questo è il caso di una pianta che tende a spogliarsi nelle sue parti più basse. In questo caso si può intervenire con una potatura drastica, abbassando la chioma al filo del terreno.
Moltiplicazione del biancospino
Il biancospino sostanzialmente può moltiplicarsi attraverso due modalità: per seme e per talea. In realtà la semina è poco diffusa, di più invece lo è la seconda modalità. Tra l’altro quest’ultima non è molto complessa da eseguire. Questa consiste nella raccolta di alcuni rametti durante la primavera, successivamente questi devono essere messi a radicare in un substrato costituito da sabbia e torba in parti uguali. Avvenuta la radicazione, non si deve far altro che trapiantare le piantine durante l’autunno.
Malattie e parassiti del biancospino
È vero che il biancospino è una pianta forte, ma questo non vuol dire che non bisogna prendersene cura, in quanto anche questo può subire l’attacco di parassiti o riscontrare delle malattie. In particolar modo, quest’ arbusto soffre degli attacchi della ruggine, dell’ oidio o mal bianco, ma anche le innocenti coccinelle possono essere per questa pianta delle predatrici.
Coltivare biancospino in vaso
È certamente possibile coltivare il biancospino all’interno di un vaso, magari posto sul vostro balcone, nel caso non disponiate di un giardino. Certo è che ciò è possibile se si rispettano le condizioni adeguate alla coltivazione del biancospino, per far sì che cresca nel migliore dei modi.
Proprietà e benefici
Anche il biancospino non manca nell’avere molti benefici per l’organismo umano. È particolarmente consigliato se siete soggetti predisposti a malattie cardiovascolari, infatti foglie e fiori contengono una miscela di vari flavonoidi, quali sono potenti antiossidanti per i radicali liberi. Questi principi attivi,inoltre, inducono alla dilatazione delle arterie coronariche. Nel biancospino sono presenti anche i proantocianidoli, per questo il biancospino ha proprietà cardiotoniche. Il biancospino poi contiene anche un principio attivo:la vitexina, quale agisce come spasmolitico,sedativo e ansiolitico naturale.
Varietà di biancospini
Le varietà di biancospino sono moltissime, quindi noi vi citeremo quelle più comuni.
- Innanzitutto possiamo nominarvi l’altaica, quale cresce maggiormente in Asia centrale e raggiunge fino ai 6 metri di altezza;questa pianta è amante della luce.
- Abbiamo poi la fan-shaped, quale si trova maggiormente nelle zone nord-orientali del Nord America.
- C’è poi il lontano Daurskij, quale si trova nelle regioni meridionali della Siberia, ma anche dell’Estremo Oriente e della Cina settentrionale. Questa specie nasce soprattutto sui pendii delle montagne.
- Nominiamo poi lo Zelonomyasy, diffuso principalmente in Kamchakta, Sakhalin, Primorye e Giappone, quest’albero preferisce crescere nelle zone forestali.
- Infine, citiamo lo Odnopestichny, specie più vicina perché comune in Europa, nord- ovest e Sud Africa, ma anche in Vicino e Medio Oriente, Nuova Zelanda, America e Australia. Questa pianta predilige terreni argillosi e pesanti. Anche questa cresce maggiormente ai pendii delle montagne.
Significato dei fiori: il biancospino
Proprio il nome del biancospino, Crataegus significa “forza”, infatti questa pianta nel linguaggio dei fiori protegge dal male. Curiosa è l’usanza di donarla agli sposi in segno di protezione. Interessante è il paradosso che si crea, così affermando, tra la delicatezza del fiore e la robustezza della pianta che non cede a nessuna intemperia.