
La borragine è una pianta selvatica appartenente alla famiglia delle boraginaceae, la cui coltivazione si è largamente diffusa per le proprietà nutritive di cui è dotata. Questa infatti viene coltivata come ortaggio e le foglie sono corteggiatissime in cucina per sapore e proprietà benefiche. La coltivazione di questa pianta, che può essere trattata sia in orto che in vaso, è diffusa in tutta Europa. Qui di seguito tanti utili consigli per avviare una coltivazione di borragine.
Contenuti dell'articolo
Borragine
La borragine, il cui nome scientifico è borrago officinalis, è una pianta spontanea selvatica che viene coltivata come ortaggio. Questa infatti gode di ottimo sapore e odore e le foglie destinate alla cottura possono essere raccolte già dopo due mesi dalla semina. Il suo fiore, di colore blu, rappresenta un valido rimedio per decorare giardini e orti ed è ricco di nettare per le api. In natura il fiore può essere trovato, seppur raramente, anche di colore bianco. L’arbusto può raggiungere il metro di altezza e le foglie verdi, ricoperte di peluria bianca, costituiscono un vero e proprio fiore all’occhiello della cucina moderna.

Terreno ed esposizione
La borragine viene coltivata come pianta annuale e presenta alcune caratteristiche che la rendono appetibile agli occhi di tutti i pollici verdi. Per poterla coltivare al meglio, sebbene questa pianta nasca spontaneamente ed è infestante, è necessario prestare attenzione ad alcuni accorgimenti. Innanzitutto, come vedremo più avanti, si consiglia per lo start up la semina. Il terreno consigliato per una buona coltivazione è ben drenato, soffice e fertile. Per l’esposizione invece è importante utilizzare un luogo soleggiato ed è preferibile approfittare di un clima mite. La pianta può essere coltivata anche al coperto. Sebbene sia molto resistente è bene sia riparata da raffiche di vento e climi troppo rigidi.
Semina della borragine
Come già anticipato, per ottenere un’ottima piantagione si consiglia uno start up che preveda la semina della pianta. Questa può avvenire agli inizi della primavera, quando il clima quindi è mite, mentre in Italia meridionale si può seminare da marzo fino a luglio. Un’altra valida alternativa è quella di seminare al coperto e in questo caso si può procedere da gennaio ad aprile. Per un risultato efficiente è importante interrare i semi alla profondità di 1 cm ed è necessario distanziarli di 20 cm circa gli uni dagli altri. Quando si semina la borragine è importante evitare i rinvasi. Se quindi si ha a disposizione un orto è bene partire direttamente da lì; questa tipologia di pianta infatti tollera poco le costrizioni dei vasetti.

Irrigazione
Quando parliamo di piante infestanti e spontanee, sappiamo di dover riconoscere loro il merito di propagarsi con notevole facilità e senza troppi sforzi da parte dell’uomo. Anche nel caso dell’irrigazione della borragine la cura richiesta è minima. E’ bene non lasciare mai il terriccio completamente asciutto, soprattutto d’estate. Si richiede quindi un intervento attento durante la stagione calda.
Concimazione
La borragine trascina con sé tutta una serie di proprietà e benefici che la rendono la pianta ideale per qualsiasi pollice verde. Così come per l’irrigazione, questa pianta spontanea resiste anche all’assenza di concimazione. Ebbene sì, questo step, spesso reso necessario in molte coltivazioni, può essere ignorato. La pianta infatti si avvantaggia della fertilità residua lasciata dalle precedenti colture.

Fioritura
La fioritura della borragine regala uno scenario colorato e mozzafiato. Ecco perché spesso questa pianta spontanea dai mille usi culinari viene scelta anche come ornamento di giardini e siepi. Con la fioritura è importante non perdere di vista i semi, che una volta raccolti, serviranno alla successiva coltura. Questa pianta annuale si sviluppa molto velocemente e darà alla luce fiori blu, in alcuni casi anche bianchi, utili per cure e benefici, come vedremo più avanti.
Raccolto
Il raccolto della pianta di borragine è reso necessario per la semina successiva. Innanzitutto bisogna tener presente che il procedimento è analogo al raccolto dei semi di rucola, prezzemolo e altre erbe aromatiche. Dopo la fioritura infatti bisogna estirpare le cime. Con la crescita della pianta si otterrà la formazione di baccelli pieni di semi. Quando questi appariranno secchi, sarà possibile provvedere al raccolto. Il raccolto delle foglie, invece, avviene prima della fioritura. Queste vanno recise alla base in estate o manualmente dopo 2 mesi dalla semina. E’ importante non spogliare completamente la pianta. Le foglie potranno poi essere bollite in acqua e condite.

Potatura e cimatura
Anche per questo passaggio la borrago officinalis non richiede cure. E’ utile cimare la pianta nei primi mesi di vita affinché si abbia poi una vegetazione rigogliosa. Si proseguirà poi con una crescita impetuosa e spontanea che richiederà il minimo sforzo per una massima resa.
Moltiplicazione della pianta di borragine
Questa pianta si propaga per seme in primavera ma laddove sia presente un clima mite è possibile seminarla anche nel tardo autunno. Questa pianta si moltiplicherà rapidamente se ha un clima temperato favorevole. In poco tempo dalla semina, infatti, potremo godere della sua crescita rapida e spontanea.

Malattie e parassiti della borragine
Quando parliamo di piante spontanee e selvatiche in larga parte tracciamo la resistenza della stessa. Anche la borragine, infatti, non è esente dall’essere considerata un colosso in merito a robustezza. Malattie e parassiti, in genere, sono tra le ultime preoccupazioni di questa pianta che in larga parte si coltiva da sola e senza troppe cure. Nonostante ciò, è bene tenere d’occhio terriccio e foglie, perché potrebbe capitare che questa cada vittima dei più comuni parassiti. Se questa è resistente agli afidi e alla cocciniglia, soffre il mal bianco.
Coltivare borragine in vaso
La coltivazione della borragine stuzzica la curiosità dei più a causa delle sue numerose proprietà, come l’olio ricavato dai suoi semi o gli infusi. Ecco perché non solo in orto o giardino, dove questa pianta gode dello spazio di cui necessita, ma anche in vaso è molto gradita. Per coltivare la pianta di borragine in vaso è importante innanzitutto partire da un terreno ben drenato, soffice e fertile che verrà inserito in un contenitore molto capiente. La grandezza è necessaria perché la pianta cresce molto velocemente e odia i rinvasi. Per una coltivazione ottimale è consigliato aggiungere sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa che possa assicurare il corretto drenaggio. Per l’esposizione è bene lasciarlo in pieno sole o a mezz’ombra e procedere con irrigazioni frequenti durante i periodi più secchi. A differenza della borragine coltivata in orto, questa merita un’attenzione in più per quanto riguarda l’irrigazione.

Proprietà e Benefici
La pianta aromatica della borragine è forse tra le più ricche di proprietà e benefici. Questa vegetazione spontanea dai fiori colmi di miele e dall’odore inconfondibile, viene utilizzata in cucina, per le cure della pelle, per l’olio e gli infusi. In cucina è una pianta corteggiatissima a causa del sapore. I fiori vengono usati per guarnire insalate o arricchire minestre. Mentre le foglie vengono utilizzate solo ed esclusivamente previa bollitura che eliminerà la peluria. Una volta bollite poi verranno utilizzate per farcire, insaporire, riempire impasti e molto altro.
Una curiosità in cucina è che le foglie di questa pianta vengono anche fritte in pastella. Oltre all’utilizzo in cucina, dalla borragine si ricava anche l’olio, benefico per la cura dei capelli e della pelle.