È una pianta nota con il nome di Caprifoglio, anche se precisamente dovrebbe chiamarsi come la specie Lonicera caprifolium. Si tratta di un genere molto conosciuto e stimato soprattutto per la varietà rampicante, sempreverde.
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Come, quando e dove coltivare caprifoglio
Il caprifoglio è una pianta da esterni, e quindi va coltivata sicuramente in giardino o in un luogo aperto, dato che tende ad estendersi molto, vista la natura arbustiva oppure rampicante. Più raramente, però, si possono ammirare delle piccole coltivazioni in vaso. In ogni caso, la predisposizione del contenitore sarà molto importante. Sul fondo infatti andrà messa un letto di ghiaia e cocci o di argilla, e poi si riempie il tutto con del terreno morbido, procedendo con delle adeguate annaffiature. Il periodo perfetto per la coltivazione varia a seconda della tipologia di lonicera scelta, alcune possono essere coltivate nei periodi primaverili, altre nel periodo autunnale.
Terreno ed esposizione
Il terreno ideale per il caprifoglio è quello di medio impasto, lavorato in profondità e ben drenato. In genere si raccomanda un terriccio composto da torba e sabbia in parti uguali con l’aggiunta di una parte di terriccio organico e una parte di lapillo lavico. Per quanto riguarda l’esposizione, per la maggior parte delle piante di caprifoglio è a mezza ombra, ma molte specie però, tollerano in modo ottimale anche esposizioni in pieno sole.
Irrigazione
Il caprifoglio ha bisogno di innaffiature regolari e abbondanti in estate allo stadio giovanile, poi diventa autosufficiente, ma comunque è importante irrigare con regolarità il terreno per migliorarla.
Concimazione
Questa fantastica pianta, va concimata ogni anno in autunno con un prodotto a lenta cessione o di natura organica.
Moltiplicazione
La moltiplicazione avviene solitamente per semina o per talea, anche se questa seconda possibilità è più diffusa, così come il trapianto di piantine d’acquisto. La talea si effettua solitamente in estate, tramite il taglio di rametti di circa dieci centimetri, da inserire in piccoli contenitori con sabbia e torba fino all’apparizione delle radici, per la semina, invece, quest’ultima avviene intorno al mese di ottobre, sempre in un terreno morbido arricchito con sabbia e torba.
Potatura
La potatura deve essere più che altro contenitiva e deve andare a ridurre le dimensioni della pianta rampicante. Un tipo di potatura che si pratica, specialmente per quelle piante rampicanti che non devono superare un’altezza superiore ai 2/3 metri, e la potatura viene fatta a fine inverno. In questi casi la pianta impiegherà almeno due anni prima di riformare dei rami complessi e ampi.
Messa a dimora
La messa a dimora del caprifoglio varia dalla tipologia prescelta. Per quelle primaverili ed estive si può procedere già dalla fine del mese d’aprile, per le sempreverdi è invece meglio attendere l’autunno, quindi procedere intorno alla fine del mese di ottobre.
Fioritura
La fioritura avviene nel periodo primaverile, e si protrae anche per il periodo estivo.
Malattie e parassiti
Purtroppo, questa meravigliosa pianta è anche soggetta a delle malattie, come oidio, marciume radicale e cercosporiosi, e all’attacco da parte di alcuni parassiti, come cocciniglia e afidi.
Proprietà e benefici
Semi e foglie di caprifoglio apportano molti benefici alla salute umana e vanta molti usi medicinali. Essi infatti curano e sono adatti a rimedi per le infezioni nasali, per infezioni batteriche e virali, mal di testa, disturbi urinari e diabete.
Varietà di Lonicera
Esistono varie specie di Lonicere, come: Lonicera alpigena, nota anche come caprifoglio alpino, poi c’è la Lonicera caerulea, molto rara e quindi poco diffusa, la Lonicera japonica, che proviene dall’oriente, la Lonicera stabiana, che è una specie rampicante con portamento arbustivo che produce fiori bianchi o giallo chiaro. I frutti che produce, sono piccole bacche gialle. Poi c’è la Lonicera periclymenum, che è anch’essa un genere rampicante e la sua altezza arriva a circa 6 metri.