advertisement

Come coltivare cardi

cardo fiore

Con il termine comune “Cardo” ci si riferisce in modo scientifico al “Cynara cardunculus L. altilis D.C.”, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Il cardo è una pianta erbacea perenne, alimentata da specifiche gemme poste a livello della superficie del terreno.  L’asse fiorale è eretto, robusto, striato in senso longitudinale e fornito di ramificazioni alle cui estremità sono presenti infiorescenze.  Le foglie sono superiormente di colore verde cenerino, inferiormente biancastre, mentre l’infiorescenza è costituita da fiori ermafroditi che presentano colore violetto-azzurro di varia tonalità o talvolta anche di colore bianco.

Come e dove seminare cardi

Per garantire una favorevole stagione di crescita si consiglia di seminare il cardo in terreni fertili e con temperature miti, in un periodo in cui si hanno i maggiori apporti idrici naturali e con l’accumulo nelle radici di sostanze di riserva, cosicché la pianta sarà in grado di sostenere la riattivazione vegetativa dopo la quiescenza estiva. La coltivazione è annuale ed è caratterizzata da un ciclo vegetativo abbastanza lungo (dai 180 ai 220 giorni).

Per la semina si consiglia l’uso di contenitori alveolati o vasetti singoli e può avvenire in terriccio universale tenuto leggermente umido. La tecnica prevede di realizzare tre fori distanti circa 80 cm tra loro, si tratta infatti di una pianta che chiede spazio, nei quali si collocano tre semi, da mettere a poca profondità. In alternativa si possono mettere i semi nei vasetti da trapiantare poi.

fiore del carciofo

Clima

Il cardo è sensibile alle basse temperature. La sua crescita, infatti si arresta  a 0°C e può andare incontro a morte al di sotto dei -2°C. L’esposizione, pertanto, deve prediligere posti soleggiati. Detto ciò dunque è opportuno precisare che la coltivazione del cardo è possibile anche al Nord Italia ma dovrebbe essere raccolto prima della seconda metà di novembre, quando i primi freddi invernali potrebbero rovinare il raccolto. Date le esigenze termiche il periodo di semina e di messa a dimora cade tra la primavera e l’estate, quando le temperature sono comprese tra i 20 – 30 °C.

Terreno

La pianta presenta una buona adattabilità all’ambiente mediterraneo ma predilige terreni tendenzialmente netti, fertili, freschi e profondi, di medio impasto e senza ristagni idrici. Quest’ultimo elemento è di fondamentale importanza perché le radici fittonate del cardo non tollerano i ristagni idrici.

gobbo verdura

Irrigazione

L’irrigazione è fondamentale, si consiglia di irrigare regolarmente il terreno così da ottenere coste di cardo più saporite e meno amare. La giusta irrigazione può supplire anche ad un terreno non particolarmente fertile, a patto però che il suolo scelto per la semina sia ricco di materia organica.

Concimazione

I cardi richiedono una concimazione abbondante di azoto. Innanzitutto è necessario fertilizzare l’impianto e per fare ciò si può utilizzare un composto pronto oppure humus di lombrico, pellets di stallatico o letame ben maturo. Successivamente si può rafforzare ulteriormente con una seconda distribuzione di concime a luglio.

cardo pianta

Imbiancamento

L’imbiancamento è il processo che subisce la pianta dopo la crescita e che gli consente di essere più saporito e si esegue da fine settembre a fine novembre. Tra i metodi di imbiancamento dei cardi, quello più funzionale prevede l’impiego Esistono molti sistemi di imbianchimento di cartoni e paglia.

Bisogna avvolgere ogni pianta, quando essa è ancora nel terreno, in uno striscione di cartone e paglia, alto quanto le coste. Da questa struttura fuoriusciranno soltanto le punte delle foglie che, rimaste all’esterno daranno sostentamento alla pianta mediante la fotosintesi, mentre le coste racchiuse nel cartone perderanno i pigmenti fotosintetici e cambieranno di colore diventando bianchi.

Raccolta

I cardi si raccolgono prima dell’inverno cosicché il freddo non faccia rovinare la pianta.

cardi fiori

Fioritura

Dopo 7 – 15 giorni dalla semina, a seconda della temperatura, la germinazione sarà terminata e si svilupperanno le prime foglie e successivamente il fiore. Il cardo si può piantare nell’orto quando ogni piantina avrà sviluppato almeno 4 foglie, ancora meglio se si attende che abbiano raggiunto un’altezza di 12 – 15 cm.

Potatura e cimatura

La potatura avviene in seguito alla raccolta e si realizza tagliando l’intero gambo per esteso e ripulendolo delle foglie nella parte superiore e l’eventuale fiore.

Fatto ciò il lungo gambo viene tagliato in pezzi, eliminando la parte filamentosa delle coste, fino ad arrivare al cuore chiaro e tenero.

pianta del cardo

Malattie e parassiti del cardo

Il cardo è una pianta molto resistente, pertanto sono rare le malattie durante la sua crescita. Per quanto riguarda i parassiti, invece, tra i più deleteri possiamo citare i topi o arvicole che ne rosicchiano le radici e gli afidi che ne bloccano la crescita.

Proprietà e benefici

Il cardo è una verdura depurativa e disintossicante,  in particolare per il fegato grazie alla presenza di una sostanza, la silibina, che aiuta a smaltire le tossine accumulate nell’organismo. Inoltre è molto ricco di fibre, cosa che gli garantisce proprietà lassative, e contiene, infine, anche proprietà antiossidanti,  anticolesterolemizzanti, digestive e bruciagrassi, che contribuiscono a mantenere giovane l’organismo conferendogli sali minerali e vitamine.

cardo bianco

Varietà di cardi

All’interno della specie cardunculus si distinguono tre differenti varietà:

  • C. cardunculus var. sylvestris Lam.: cardo selvatico, diffusa allo stato spontaneo nel bacino occidentale del mediterraneo.
  • C. cardunculus var. altilis DC.: cardo coltivato.
  • C. cardunculus subsp. scolymus (L.) Hegi comunemente noto come carciofo.

Il cardo però rispetto al carciofo presenta un maggior sviluppo in altezza e foglie con  nervature spesse e carnose che costituiscono la parte edibile.

Il significato del cardo

Le prime testimonianze di utilizzo culinario risalgono alla civiltà Egizia e successivamente anche ai Romani. Plinio il Vecchio nelle “Naturalis Historiae” definisce il cardo un come ortaggio pregiato mentre nella mitologia pagana è associato alla figura del pastore siciliano Dafne.

Secondo la leggenda alla sua morte la Terra, piena di dolore, fece nascere una pianta piena di spine, il “cardo” appunto. Questa piante è anche il simbolo della Scozia: la tradizione narra che un gruppo di vichinghi stavano per sorprendere nel sonno degli scozzesi ma l’agguato fallì in quanto un invasore, calpestando col piede nudo un cardo, si mise a gridare. Negli stendardi scozzesi infatti il cardo vien associato ad un motto latino che tradotto significa “Nessuno mi avrà sfidato impunemente”.

cardo carciofo

Lascia un Commento

WordPress Lightbox Plugin