Il carpino è una bellissima pianta decorativa, quindi coltivare quest’albero può essere sempre una buona idea. Andiamo, quindi, a vedere insieme le caratteristiche di questa pianta, ma anche come coltivarla, come propagarla in modo semplice; le malattie e i parassiti che possono attaccarla, fino a vedere le varietà del Carpino.
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Carpinus betulus
Carpinus betulus o anche Carpino bianco è un albero che fa parte della famiglia delle Betulaceae ed è diffuso maggiormente nell’Europa occidentale. Nonostante la posizione privilegiata per la sua diffusione, resiste a ogni clima, rimanendo più esigente sul tipo di terreno da utilizzare. È un tipo di albero molto longevo, infatti vive fino a circa 150 anni ed è di medi altezza. La chioma è allungata, mentre la corteccia è liscia e il fusto scanalato e costolato. Le radici tendono a ramificarsi molto. L’aspetto delle foglie è abbastanza lineare e hanno una forma ovato-oblunga che presenta delle nervature ben visibili e in rilievo. Curioso è il fatto che, nonostante durante l’autunno ingialliscano, tendono a rimanere sull’albero per molti mesi, specialmente se l’esemplare è giovane.
Come coltivare carpino
Fondamentale per coltivare il carpino è la scelta del terreno, fondamentale per la sopravvivenza della pianta. Una volta coltivato, passaggi importanti per la sua crescita sono l’irrigazione e la concimazione. In realtà per l’irrigazione quest’albero non è alquanto esigente e molto spesso si accontenta dei periodi di pioggia, irrigalo quindi solo nei periodi di siccità e nel caso dovessi notare il terreno asciutto da più giorni.
Durante il periodo estivo ti consiglio di irroralo attraverso delle nebulizzazioni sulle foglie, anche per allontanare il ragnetto rosso che è nemico di questa pianta. Per quanto riguarda la concimazione, svolgila nel periodo che va dalla primavera all’autunno. Somministra del concime alla base del terreno e che sia granulare e a lento rilascio di fosforo e potassio. Durante il periodo invernale il carpino va in “letargo”, quindi non è necessario concimarlo.
Dove si coltiva il carpino
Il giusto posto dove collocare il carpino deve essere ottenuto da un incrocio fra terreno ed esposizione. Il terreno è sicuramente da considerare maggiormente, in quanto questo albero ha delle specifiche esigenze; prediligi un terreno che sia profondo e calcareo, stai alla larga dai suoli troppo compatti o troppo umidi. Generalmente questa pianta sopporta qualsiasi clima, infatti resiste facilmente ai geli e ai climi continentali. L’esposizione migliore per il carpino è soleggiata, con una piccola percentuale di ombra.
Fiori e frutti
La fioritura avviene durante il mese di aprile e porta con se dei fiori unisessuali che si raggruppano in amenti. Se sono tozzi e penduli e presentano dai 6 ai 12 stami per brattea, si tratta di fiori maschili. Diversamente, quelli femminili sono corti e situati poco sotto l’apice dei rami in coppia su una brattea, sono dotati inoltre di perigonio. Il frutto invece è un achenio, contenente un seme non alato che si potrà propagare per via aerea.
Potatura
Il carpino molto spesso viene utilizzato come siepe ornamentale, in quanto ha una chioma estremamente fitta. Detto ciò, è necessario che la potatura venga effettuata regolarmente per non rischiare di sformare il fogliame della pianta. Le fasi annue di accrescimento sono principalmente due: quella primaverile e quelle estiva che è più debole. Pota i rami sempre prima che le foglie cambino colore in occasione dell’ autunno, il mese perfetto quindi è settembre.
Considera che la chioma è molto fitta, quindi per non rovinare le foglie durante il taglio, usa delle forbici che hanno delle lame più corte rispetto delle cesoie. La potatura primaverile, oltre che a scopo estetico, viene utilizzata anche per portare luce nelle zone più basse della pianta, favorendone l’infoltimento. Generalmente consiglio di iniziare a tagliare dalle parti superiori per poi allargarsi verso quelle più laterali ed esterne.
Moltiplicazione
La moltiplicazione del carpino può avvenire facilmente tramite semina. I semi devono essere piantati in autunno nel momento in cui saranno appena maturi, immersi in una miscela formata da parti uguali di sabbia e torba. In questo caso però la germinazione è abbastanza lenta e avviene all’incirca entro 24 mesi.
Malattie e parassiti del carpino
Il carpino è una pianta molto resistente, quindi, oltre al famigerato ragnetto rosso, non deve temere l’attacco di parassiti come afidi e cocciniglie. Tra le malattie alle quali può venire incontro questa pianta, devo segnalare le malattie fungine che derivano dalla ruggine e dai ristagni acquosi, proprio per questo è importante una corretta irrigazione. In questo caso si formano macchie rosso-brune sulle foglie, andando ad attaccare il sistema centrale, quindi mettendo a rischio la vita dell’esemplare.
Varietà di carpino
Le due varietà di carpino bianco, del quale stiamo parlando adesso, quale è molto longevo e si alza anche fino a 30 metri di altezza. Questa varietà è poi caratterizzata da una corteccia grigia e dai rametti color mattone, ma anche da foglie piuttosto ovali.
Vi è poi una varietà tipica dell’ Asia Minore, anche detto carpino nero, scientificamente ostrya capinifolia. Questa pianta è caratterizzata da una crescita molto più lenta, differentemente dalla sua corrispettiva europea, ma anche da un’altezza minore che misura 15 metri. La corteccia è nera e le foglie assumono una forma quasi ellittica che vanno a costituire una forma quasi ovale. I frutti come la sua cugina europea sono penduli.