Il cerfoglio è il fratello del prezzemolo; infatti è piccola piantina spontanea che sembra un’aromatica comune, ma che in realtà non lo è affatto. Una fogliolina dalle mille potenzialità. Andiamo a scoprire insieme il cerfoglio dalle mille risorse in tutte le sue sfumature, partendo dalle sue caratteristiche fino a svelare tutti i segreti di una sua coltivazione perfetta.
Contenuti dell'articolo
Cerfoglio
Il cerfoglio o Anthriscus Cerfolium cresce spontaneamente nel territorio Europeo, ma attenzione a non confonderle come piante nostrane perché non lo sono affatto. Provengono , forse, o dalla Russia Meridionale o dal Caucaso o da ancora il Medio Oriente; arrivano fino a noi proprio grazie ai Romani che lo importarono. Non è una piantina troppo piccola, infatti può raggiungere un’altezza che va dai 40 ai 70 cm. Questa pianta ha delle foglie a lamina suddivisa che poi si raccolgono in dei fiorellini bianchi con un’inflorescenza a ombrello.
I suoi utilizzi sono infiniti: lo potrai usare in cucina come pianta aromatica, la quale conferirà una nota delicata ai tuoi piatti; ottimo è anche per l’utilizzo esterno, infatti grazie alle sue proprietà emollienti riesce a mitigare qualsiasi infiammazione; da non sottovalutare è l’uso interno, in quanto il suo infuso potrà aiutarti a curare idropisia, coliche, epatite, reumatismi, gotta e anche dolori mestruali.
Dove, come e quando seminare cerfoglio
Il cerfoglio, essendo una pianta spontanea, ha veramente la capacità di crescere ovunque, non ha preferenze verso luoghi di coltivazione. Solitamente la messa a dimora non avviene successivamente la semina, ma questa piantina per quanto è forte viene seminata subito nel luogo nel quale crescerà. Effettuare la semina è davvero semplice: crea dei solchi poco distanti tra loro, quali andranno a formare file parallele distanti l’una 20 cm l’altra per permettere alla piantina di crescere quanto vuole. Ora potrai decidere se bagnare prima il terreno, impiantare i semi e ricoprirli con terreno setacciato oppure se impiantare i semi, smuovere il terreno con il rastrello; il punto critico di questo secondo metodo risiede nel fatto che ci potrebbe essere il pericolo di smuovere i semi. Idealmente il cerfoglio si potrebbe coltivare in qualsiasi periodo dell’anno, ma per avere una raccolta mensile dovrai iniziare la semina verso marzo ed effettuarne l’ultima a ottobre.
Terreno ed esposizione
È come quasi tutte le piante aromatiche un’erbetta resistente e capace di crescere ovunque, ciò non significa che predilige un tipo di terreno che in questo caso dovrà essere soffice, ben drenato e pieno di sostanza organica come, per esempio, il letame maturo. Questa piantina ama i luoghi soleggiati, ma non tollera il caldo eccessivo. Di conseguenza è preferibile una via di mezzo e quindi sarebbe meglio esporlo in una zona del giardino semi-ombreggiata.
Irrigazione e concimazione
Una delle poche cose che richiede questa piantina è proprio un’irrigazione costante che deve mirare a non lasciare mai asciutto il terreno. Stai comunque attento agli eccessi che facilmente potrebbero creare i famosi e tanto temuti ristagni idrici, quali faranno morire il cerfoglio in pochissimo tempo. Dal punto di vista della concimazione, invece, questa piantina ritorna a non essere particolarmente esigente. Questo passaggio deve essere effettuato esclusivamente al momento della semina, durante il quale il terreno dovrà essere mescolato con stallatico maturo.
Raccolto
Il cerfoglio non ha un tempo di crescita lunghissimo, infatti può essere raccolto già dopo 7-8 settimane dalla sua semina. Dopo questo momento la raccolta potrà essere effettuata durante tutto l’anno. Il modo migliore per raccogliere il cerfoglio è tagliandolo alla base del picciolo, in modo da favorirne una nuova crescita, senza dover sprecare un’ intera piantina.
Come si conserva il cerfoglio
La conservazioni del cerfoglio ci viene incontro nel caso la raccolta fosse abbondante. Può avvenire tramite due modalità. La prima è quella per essiccazione, quale si effettua raccogliendo degli steli dalla piantina; quest’ultimi verranno raccolti in un mazzetto e capovolti a testa in giù in un luogo fresco e ventilato. Una volta che le foglie si sono essiccate completamente, sarà opportuno raccoglierle in dei contenitori. Il secondo metodo è quello che prevede il congelamento delle foglioline, dopo esser state attentamente lavate e asciugate con un panno.
Grazie ottima et esauriente spiegazione..