Il ciliegio è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee, abbastanza facile da coltivare per soddisfare il fabbisogno famigliare o per raccogliere ciliege da vendere al mercato.
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L’albero di ciliegio
Il ciliegio è originario del continente europeo e appartenente al genere Prunus, lo stesso del quale fanno parte anche l’albicocco, il pesco e il susino. È un albero molto che può raggiungere anche un’altezza di 30 metri, facile da coltivare e in grado di adattarsi con facilità alle diverse temperature, viene infatti coltivato anche in zone particolarmente fredde come Norvegia e Svezia. si distinguono due diverse specie: il Prunus Avium che produce fiori bianchi e frutti dolci di colore rosso, le ciliegie appunto e il Prunus Cerasus che produce invece frutti di dimensioni maggiori e dal colore più scuro, amarene o visciole.
Come e dove coltivare il ciliegio
Si può scegliere di coltivare ciliegio in due modi, partendo dalla pianta o dal nocciolo. Se si dovesse decidere di partire dalla pianta già formata, il mese ideale in cui effettuare il trapianto della pianta è novembre. Bisogna fissare l’albero con del fil di ferro a dei pali di sostegno in modo che possa crescere e svilupparsi in maniera ottimale. Dopo l’impianto, bisogna annaffiare abbondantemente il terreno e tener poi conto di una certa distanza, se si dovessero coltivare altre piante accanto. Se si dovesse trattare invece del nocciolo, bisogna interrare qualche decina di noccioli delle ciliegie nel terreno. Sarà necessario attendere diversi mesi per vedere se la tecnica avrà funzionato, ma nel frattempo bisogna innaffiare spesso il terreno soprattutto durante i mesi più caldi.
Terreno e messa a dimora
Il terreno che dovrà ospitare il ciliegio per la coltivazione è un suolo a medio impasto misto a letame, torba, sabbia e ghiaia che assicuri un buon drenaggio. Il terreno dovrà essere preparato con un certo anticipo, si provvederà dunque, alcune settimane prima della messa a dimora (che sarebbe un’espressione tecnica che sostanzialmente indica l’operazione di trapianto di una pianta nella sua sede definitiva), a una lavorazione del terreno adatta ad ammorbidirlo e arieggiarlo. È possibile acquistare delle piante di ciliegio a radice nuda che saranno piantate a partire dal mese di ottobre fino ad arrivare alla fine del mese di aprile. È necessario predisporre una buca profonda circa 60 cm e larga circa un metro; una volta riempita la buca con la terra si può procedere con discreta innaffiatura e a seconda dei casi si può predisporre un tutore per la pianta che la aiuterà nelle prime fasi della crescita.
Esposizione
Il ciliegio ama stare al sole ma sopporta tutti i tipi di clima, infatti viene coltivato anche in zone molto fredde, richiede molta luce, non sopporta un grande tasso di umidità, le gelate primaverili che compromettono la fioritura e le abbondanti piogge e la grandine durante il periodo della fioritura e del raccolto.
Irrigazione
L’albero di ciliegio non richiede molte attenzioni idriche, e richiede poche attenzioni nell’irrigazione, le innaffiature si possono intensificare nei periodi di siccità e dello sviluppo dei frutti, situazioni che aumentano il fabbisogno idrico della pianta. I ciliegi “giovani” devono essere irrigati con maggior frequenza, visto che l’apparato radicolare è ancora immaturo e superficiale e rischia di seccarsi con più facilità.
Bisogna evitare assolutamente che il terreno sia umido, in quanto il ciliegio teme molto i ristagni idrici, per questo motivo se si dovesse parlare di coltivazioni intensive, è necessario ricorrere a sistemi di irrigazione a goccia che, erogando una dose costante e continua di acqua, rendono l’operazione automatizzata.
Concimazione
Concimare il ciliegio è molto importante soprattutto se vogliamo ottimi risultati dalla nostra pianta. Innanzitutto è importante utilizzare dei giusti fertilizzanti ed è importante che la pianta abbia tre elementi fondamentali che possiamo darle tramite la concimazione, cioè: il fosforo, l’azoto e il potassio. L’azoto è il più richiesto nella fase di crescita dei germogli della pianta, la somministrazione viene fatta a fine inverno e nella fase di post-raccolta dei frutti, il fosforo per lo sviluppo radicale e il potassio perché è importante per l’accrescimento dei frutti. Va quindi distribuito principalmente in estate, meglio se frazionato in due passaggi distanziati più o meno di 20/30 giorni. Importante è anche una concimazione naturale quindi è bene utilizzare letame oppure lo stallatico cioè il prodotto della fermentazione delle deiezioni degli animali da allevamento (feci e urina) miste a materiale solido usato come lettiera (paglia, sabbia, segatura, ecc.).
Fioritura
La fioritura inizia prima della primavera, contemporaneamente allo svilupparsi delle foglie. I fiori sono ermafroditi, hanno un colore bianco e sono raggruppati in corimbi in numero variabile da due a sette.
Raccolta delle ciliegie
Il mese perfetto per raccogliere le ciliegie è giugno. È importantissimo raccogliere le ciliegie quando sono ben mature quindi rosso acceso, perché se sono di un colore giallo e/o con macchioline marroni vuol dire che non sono ancora mature e quindi c’è bisogno ancora di un po’ di tempo per farle maturare, lasciandole in un luogo fresco e ventilato, oppure bisogna staccare dal ramo le ciliegie, metterle in un sacchetto di carta in compagnia di una banana, quest’ultima, con la sua produzione di gas etilene, farà maturare molto velocemente le ciliegie. Il sacchetto va conservato in un luogo fresco e asciutto. Il metodo migliore per raccogliere le ciliegie è staccarle singolarmente con tutto lo stelo, evitando, una volta tolte, di sovrapporle una sull’altra, in modo che non si graffino, quindi meglio disporle su un tavolo una vicina all’altra, separando quelle mature dalle altre.
Bisogna inoltre stare attenti a non raccogliere le ciliegie pizzicate dagli uccelli, che sono evidenziate da dei “buchi” su di esse, perché vuol dire che se gli uccelli hanno pizzicato le ciliegie, quest’ultime stavano già da molto tempo sull’albero. La ciliegia inoltre è una drupa di colore rosso che a seconda della varietà può avere varie dimensioni da uno a due centimetri circa, a maturazione completa presenta varie tonalità di rosso, alcune varietà hanno un frutto di un colore rosso così intenso e scuro da sembrare quasi nere. All’interno del frutto è contenuto un seme protetto da un guscio. Il ciliegio oltre che per i suoi frutti è impiegato anche nell’industria del legno, infatti è molto ricercato ed è considerato un legno di qualità pregiata. Solitamente le ciliegie vengono utilizzate soprattutto in ambito gastronomico dalle pasticcerie o per la produzione di marmellate.
Potatura
Per quanto riguarda la potatura di questa pianta, quest’ultima può avvenire in estate o in periodi primaverili, oppure tranquillamente in inverno. Per quanto riguarda i ciliegi giovani, che hanno un paio di anni o poco più, fino ad arrivare al quarto anno di vita, la potatura è consigliabile in estate o in primavera, in modo che le temperature caldi o miti, favoriscano la cicatrizzazione, quando però non è avvenuta ancora la fioritura. Questo tipo di potatura può avvenire fino al quarto anno, visto che dal quinto anno il ciliegio inizia a fruttificare. Dal quinto anno in poi, l’albero è adulto, e in questo caso la potatura può avvenire anche in inverno, praticando la potatura secca, in un periodo compreso tra gennaio e febbraio. I tagli, per entrambi però, devono essere lievi ed obliqui, bisogna farli con attrezzatura pulita e sterile, evitando che ci siano le muffe che possono attaccare la pianta.
Malattie e parassiti dell’albero di ciliegio
Oltre le muffe ci sono altri parassiti e malattie che possono colpire il ciliegio. Innanzitutto gli uccelli sono dei parassiti per questa pianta, poiché tendono ad attaccare i frutti che andranno a formarsi, per questo è consigliato rivestire le piante stesse di reti apposite per proteggerle oppure utilizzare dei suoni che vadano a disturbare gli assalitori. Ci sono poi altri parassiti come il ragnetto rosso, vermi e la mosca del ciliegio, che deposita le sue uova all’interno del frutto favorendo lo sviluppo delle larve che lo danneggiano rendendolo incommestibile.
Le malattie fungine più comuni sono la monilia e il corineo, a cui se ne aggiunge una di origine batterica chiamata appunto cancro batterico. La monila è provocata da due diversi funghi, Monilia laxa e Monilia fruttigena ed è favorita da un clima umido, non necessariamente caldo. Già all’inizio della primavera, prima dell’apertura dei fiori, se la pianta rimane bagnata per poche ore l’infezione può instaurarsi. Sulla pianta colpita i fiori imbruniscono, disseccano e a volte si coprono di muffa grigia. I rametti tendono a fessurarsi longitudinalmente e a disseccare nella parte terminale mentre i frutti marciscono ed ammuffiscono. Purtroppo le primavere molto piovose possono essere deleterie per il ciliegio, con infezioni di monilia che proseguono finché le temperature non superano i 27-28 °C.
Il corineo è dato da un altro fungo che si manifesta sulle foglie con piccole macchie di colore rosso-violaceo circondate da un alone. Si tratta di un sintomo molto semplice da riconoscere cioè la foglia dell’albero colpito resta bucherellata perché l’interno della macchia tende a staccarsi, mentre i rami mostrano delle fessurazioni da cui esce un essudato gommoso, e anche sulle ciliegie si notano delle piccole macchie rosse che con la maturazione diventano incrostazioni gommose. Anche questa patologia è favorita dalle stagioni umide. Infine c’è il cancro batterico del genere Xanthomonas colpisce non solo il ciliegio ma anche le altre drupacee, la malattia causa macchie irregolari sulle foglie e danni soprattutto a carico del fusto e dei rami, con lesioni e aree necrotiche.
Proprietà e Benefici
Le ciliegie hanno proprietà e benefici molto importanti. Sono utili nelle diete dimagranti in quanto “sazianti”, però questi frutti non devono essere assunti in quantità eccessive, perché possono naturalmente dare effetti collaterali, inoltre anche il loro contenuto calorico è da tenere sotto controllo. Possiamo dire tranquillamente che l’una tira l’altra poiché le ciliegie sono uno dei cibi più gustosi che possiamo trovare in natura. Oltre al frutto troviamo il gambo dall’aspetto allungato che prende il nome di peduncolo. Questa parte offre altri interessanti benefici, come il porre aiuto nei trattamenti contro la ritenzione idrica oppure in caso di cellulite. Sempre quest’ultimi si prendono cura dell’apparato urinario, merito delle proprietà antinfiammatorie contenute in essi. L’infuso di peduncoli trova uso contro i calcoli renali, la gotta e le cistiti. Inoltre le ciliegie favoriscono il sonno, infatti comunemente usate contro l’insonnia, sono Indicate contro ansia e nervoso oltre che tonico per la mente, tengono sotto controllo la pressione del sangue e aiutano contro il colesterolo, poiché ne riducono i livelli.
Varietà di ciliegi
Esistono in natura varietà di ciliegi, ma i più importanti sono:
La Ferrovia, una ciliegia grossa dal colore rosso brillante, matura a maggio.
La Graffioni o Bigarreaux, di grandi dimensioni e di colore rosso intenso, molto soda. Il suo periodo di maturazione va da fine maggio a giugno.
La Giorgia, un frutto rosso brillante punteggiato, di gusto buono, mediamente dolce-acido.
La Big Lory, una ciliegia grossa dal colore rosso brillante e dal gusto dolce e pieno. La Black Star, un frutto di grandi dimensioni dal colore rosso scuro, talvolta rugosa, con polpa densa e soda e gusto dolce.
La Brooks, una varietà grossa ma di forma schiacciata, di colore rosso brillante e piuttosto dolce. La Canada Giant, un esemplare a forma di cuore che si distingue per l’intensa colorazione rossa punteggiata e per il sapore delicato.
La Cristalina, una ciliegia cuoriforme dal colore rosso scuro e dal gusto intensamente dolce. L’Early Lory, un frutto medio piccolo, molto morbido e poco dolce.
L’Elisa, una ciliegia grande di forma schiacciata e intensamente dolce. La Grace Star, una dolcissima ciliegia rosso brillante e cuoriforme.
La Mora di Verona o Mora di Cazzano, dalla caratteristica forma sferoidale, di pezzatura media e dal gusto molto dolce.
La Mora dalla Punta, tonda e medio grande, dal colore rosso intenso e dal sapore buono. Il Durone Nero di Vignola, un frutto molto grosso dal colore rosso-nero, caratterizzato da una polpa soda e croccante e dal gusto dolce e intenso, comunemente utilizzato nel consumo a fine pasto. Disponibile da giugno, è una delle ultime varietà a essere raccolta.
La Bella di Pistoia, dove a un frutto molto grande si accompagna un colore rosso vivo e una polpa rosa croccante e saporita.
La Ciliegia del Monte, tipicamente campana, molto spesso viene considerata “difettosa”. La sua caratteristica è quella di essere diversa a seconda del lato che si osserva, uno giallo rosato, l’altro rosso scuro. La polpa è però uniforme, di colore giallo e infine la Ciliegia dell’Etna DOP, ottenuta dal ciliegio dolce, presenta un frutto medio grande, dalla polpa compatta e abbastanza dolce.