Col nome ginestra si indicano tutte le specie appartenenti alla tribù di piante delle Genisteae, in particolare quelle appartenenti ai generi Calicotome, Cytisus e Ulex.
Questa straordinaria pianta, semplice da coltivare ma dall’impatto estetico notevole, è diffusa in Medio Oriente, Africa ed Europa.
Contenuti dell'articolo
- 1 La pianta della ginestra
- 2 La coltivazione della ginestra
- 3 Terreno
- 4 Esposizione
- 5 Concimazione
- 6 Fioritura
- 7 Raccolta
- 8 Utilizzo
- 9 Potatura e cimatura
- 10 Moltiplicazione della pianta della ginestra
- 11 Malattie e parassiti della ginestra
- 12 Varietà di ginestre
- 13 Significato dei fiori: ginestra
- 14 Curiosità
- 15 Punti Chiave per la Coltivazione della Ginestra
La pianta della ginestra
La ginestra è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle fabaceae, la cui origine è da ricondurre in Asia Occidentale, Africa Settentrionale ed Europa. In Italia è largamente diffusa e imbattersi in questa non è poi così raro. Questa pianta è dotata di un robusto apparato radicale sul quale nascono numerosi fusti sottili e flessibili di colore verde. Su questi troviamo foglie di piccole dimensioni, che possono essere semplici o trifogliate, mentre i fiori, uniti in racemi ascellari, sono di colore giallo intenso e diffondono un profumo straordinario, molto simile a quello del glicine.
Al germoglio dei fiori segue la nascita del frutto: si tratta di un piccolo baccello contenente semi piatti e neri.
La coltivazione della ginestra
Scegliere di coltivare la ginestra si rivela una scelta vincente a causa delle poche attenzioni che richiede. Questa pianta selvatica, infatti, offre la massima resa per il minimo sforzo e i suoi fiori, al culmine della coltivazione, regalano uno scenario colorato mozzafiato.
Terreno
Questa pianta selvatica si adatta a tutti i tipi di terreno ed è nota non solo per a straordinaria bellezza ma anche per la resistenza. Predilige i terreni ben drenati ma si adatta con grande facilità anche a quelli aridi, rocciosi e salmastri.
Esposizione
Il clima caldo e secco è quello che in assoluto favorisce una copiosa fioritura della ginestra. Questa pianta, infatti, ama i luoghi soleggiati, sebbene vegeti bene anche in luoghi dalle temperature più rigide e la cui esposizione luminosa non è tra le più favorevoli. Se la coltivazione della ginestra dovesse avvenire in vaso è bene lasciare che questo sia il più possibile vicino a una diretta fonte di luce.
Concimazione
Come già anticipato per la coltivazione della pianta di ginestra non è necessario intervenire in maniera attenta e maniacale, poiché si tratta di una coltivazione resistente. Il terreno può essere impervio, arido o povero. Questa non necessita infatti di essere concimata ma è comunque opportuno, per avere una copiosa fioritura, somministrare una volta all’anno del concime granulare a rilascio graduale e specifico per pianta da fiore.
Fioritura
La ginestra fiorisce nel periodo che va da maggio ad agosto ed è proprio in questo periodo che offre un generoso numero di fiori. In genere i fiori sono di colore giallo intenso e da questi nasce il frutto leguminoso che tende ad assumere un colore rossastro una volta maturo.
Raccolta
Fin dall’antichità la ginestra veniva utilizzata come pianta da fibra. La raccolta avveniva ad agosto e con l’uso della falce. I fasci di ginestra venivano trasportati in paese sul dorso dell’asino o in spalla e una volta raccolti tutti i mazzetti, venivano fatti bollire in un’apposita pentola chiamata kusia. Questa pratica era largamente utilizzata dalle comunità Arbëreshë.
Utilizzo
Tra gli utilizzi di questa variopinta pianta troviamo quello in campo fitoterapeutico. La ginestra, infatti, è largamente utilizzata per depurare l’organismo e regolare la frequenza cardiaca. Dal fusto della pianta, inoltre, si ricava una fibra tessile per la produzione di corde e prodotti che possano sostituire la canapa, il lino e la juta.
Potatura e cimatura
Per una straordinaria resa della ginestra è consigliata la potatura una volta l’anno solo sulle piante adulte. Questa piccola accortezza sarà necessaria per contenerne lo sviluppo e favorire la nascita di nuove e abbondanti fioriture. Su piante giovani invece si consiglia una leggera cimatura da effettuare subito dopo la fioritura; questa avverrà tra maggio e agosto.
Moltiplicazione della pianta della ginestra
Per la moltiplicazione della ginestra è importante sapere che la pianta si propaga per seme a fine inverno e per talea, invece, nel mese di agosto. Questo secondo utilizzo è gettonato se si vuole riprodurre una pianta uguale alla ginestra madre dalla quale si pende il rametto. Quest’ultimo deve essere di circa 10/12 cm e va inserito in un terriccio poroso. Si consiglia di effettuare l’operazione con cesoie ben affilate e sterili.
Questa pianta, inoltre, si impianta in autunno o all’inizio della primavera in buche profonde e larghe il doppio del pane di terra che avvolge le radici.
Malattie e parassiti della ginestra
Come già anticipato quando parliamo di ginestra, parliamo di una pianta estremamente resistente a tutti i climi, i terreni e le esposizioni. Questa pianta però si presenta vulnerabile di fronte ad alcune malattie e ad alcuni parassiti. Ecco perché è importante monitorarne la crescita. In particolare la ginestra teme gli attacchi dei comuni afidi e di malattie fungine come il marciume radicale causato dal ristagno idrico. Per evitare quest’ultimo si consiglia la sempre utile pacciamatura, da effettuare con paglia o foglie secche, nel periodo invernale.
Varietà di ginestre
In natura esistono numerose varietà di ginestre. Tra le più inflazionate troviamo in particolare la ginestra lydia, che si caratterizza per la fittissima fioritura bianca, la ginestra dei carbonai o cytisus, che si sviluppa in altezza e produce fiori di colori diversi e la ginestra odorosa che si caratterizza, come si evince dal nome, dallo spiccato profumo che emana l’infiorescenza.
Significato dei fiori: ginestra
A ogni fiori è associato un significato. Nel linguaggio dei fiori quello della ginestra simboleggia la modestia e l’umiltà. Questa perché ben si adatta a tutte le condizioni ambientali, anche le più estreme. Mentre al colore dei suoi fiori è legata la luminosità.
Curiosità
A questa pianta selvatica sono legate due curiosità: innanzitutto è legata al linguaggio popolare che la denomina “frusta di Cristo” a causa della forma dei suoi rami e, in secondo luogo, viene celebrata nella poesia di Giacomo Leopardi “La ginestra” e nella poesia di Gabriele d’Annunzio “La pioggia nel pineto”.
Punto Saliente | Dettagli |
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Periodo di impianto | Autunno o inizio primavera |
Terreno ideale | Ben drenato, sabbioso o ghiaioso, anche povero |
Esposizione | Pieno sole |
Irrigazione | Scarsa, tollera bene la siccità |
Concimazione | Generalmente non necessaria, ma è possibile utilizzare concime organico una volta l’anno |
Potatura | Dopo la fioritura, rimuovere i rami secchi o danneggiati |
Moltiplicazione | Per seme in primavera o per talea semi-legnosa in estate |
Malattie comuni | Generalmente resistente, possibile marciume radicale in terreni molto umidi |