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Come coltivare jabuticaba

Lo jabuticaba (o jobaticaba) detto anche Plinia cauliflora è un albero da frutto esotico, noto anche come albero dell’uva, originario del Brasile e diffuso in tutto il Sud America.

La sua particolarità, nota in tutto il mondo è avere i frutti che nascono direttamente dal tronco, oltre che sui rami. Si tratta di grosse bacche molto utilizzate soprattutto per il consumo fresco o per la trasformazione in liquori, vini e gelatine con cui poi si fanno gelati, sciroppi, confetture e salse.

La Jabuticaba o Plinia cauliflora

Lo jabuticaba è un albero sempreverde che di solito cresce molto lentamente. Durante la crescita grandi e lunghi rami dipartono direttamente dal terreno, salendo verso l’alto e terminando in una larga e densa chioma tendente all’esterno.

Raramente l’albero si sviluppa su un unico tronco. Quando l’albero è giovane le foglie sono di color salmone chiaro, diventano verde brillante quando l’albero è adulto. La corteccia è sottile e chiara con macchie più scure. I

n realtà con il nome di Jaboticaba si indicano ben 4 tipi di alberi molto simili fra loro, tutti originari delle foreste del Brasile che si differenziano soprattutto per la loro altezza. Si passa da un tipo arbustivo, di altezza che non supera 1.5 metri ad altri che sono veri e propri alberi e raggiungono l’altezza di 10 metri e il diametro di 15. I più diffusi sono proprio quelli di quest’ultimo tipo.

jabuticaba
Albero esotico (Foto©Pixabay)

Coltivare Jabuticaba: terreno e irrigazione

La jabuticaba cresce naturalmente in zone con clima sub-tropicale ed ha bisogno di temperature piuttosto miti per potersi sviluppare. Tuttavia negli ultimi anni si è abituata a crescere anche parecchio più al di sopra del livello del mare, rispetto a prima, inoltre esistendo molte specie diverse della stessa pianta, alcune risultano decisamente più adattabili di altre. Ciò che non è cambiato è il bisogno di umidità e l’alta percentuale di piovosità di quest’albero.

Questo significa che con le dovute accortezze si può coltivare questa pianta, anche nel nostro paese. La pianta richiede un terreno tendenzialmente a PH acido, con una buona dose di sostanza organica all’interno e, come già detto, molto molto umido.

Il terreno di tipo sciolto è l’ideale come consistenza. Non tollera i terreni salini, mentre sopporta abbastanza quelli calcarei. L’esposizione ideale è quella in pieno sole. Nonostante ami l’umidità non vuol dire che ami essere annegata.

Non ha radici molto profonde quindi è importante fare attenzione ad avere la superficie del terreno sempre molto umida, ma senza mai provocare ristagni. Per ovviare a questo problema si può inserire nella buca della dimora materiale drenante ad esempio della sabbia.

Il problema principale nella coltivazione è mantenere la temperatura costante durante tutta la sua crescita, cosa che raramente avviene in modo naturale in Italia.

Concimazione

La concimazione al momento della messa a dimora è molto importante, si consiglia di usare possibilmente concimi naturali, in particolare del letame maturo, da porre sul fondo della buca dove andrà piantato l’albero.

Si ripete la concimazione ogni anno a fine inverno, cioè al momento della ripresa vegetativa, ponendo sul terreno intorno al tronco del compost o del letame fresco e smuovendolo leggermente con la vanga.

albero da frutto esotico
Plinia cauliflora (Foto©Pixabay)

Potatura

La Jabuticaba non necessita di particolari interventi di potatura. L’albero deve essere lasciato libero di crescere per sviluppare le sue grosse ramificazioni e incrementare così la produzione dei suoi frutti.

L’unico intervento davvero utile è la rimozione di qualche ramo secco o danneggiato. Piuttosto una pratica necessaria è il diradamento dei frutti, che deve obbligatoriamente essere fatto quando i frutti sono appena spuntati. Si toglie l’eccesso di frutti in modo che quelli rimanenti abbiano più spazio per diventare di dimensioni maggiori e crescere più sani.

Fioritura

La fioritura della Jabuticaba è davvero magnifica. I fiori ricoprono interamente i tronchi e le ramificazioni più grosse. Questo fenomeno è detto “caulifloria” (da cui proviene la denominazione botanica della specie) e si verifica anche in alberi del nostro territorio quali, ad esempio, il carrubo e l’albero di Giuda. I fiori si concentrano in piccoli gruppi e hanno i petali pelosi, di colore bianco candido.

La pianta in fioritura completa assume le sembianze di un albero innevato. Fiorisce circa 2 volte l’anno, mentre nelle zone in cui ha origine, con il giusto clima e a seconda della specie, la fioritura può anche essere continua.

Frutti

La fruttificazione segue immediatamente dopo la fioritura. I frutti, come i fiori, ricoprono l’intera superficie dell’albero, non soltanto i rami. Questi sono di forma rotonda (somigliano all’uva) ed inizialmente di colore verde, che diventa molto più scuro, raggiungendo toni dal violaceo addirittura al nero, a piena maturazione.

La dimensione varia da 1 a 4 centimetri di diametro. La buccia è piuttosto dura e racchiude una polpa bianca, succosa, di consistenza gelatinosa, per questo motivo non viene consumata; per mangiare il frutto serve strizzarlo in bocca. Il sapore è dolciastro con una nota acida.

Il frutto deperisce rapidamente, deve essere consumato entro 3-4 giorni al massimo. Il non poter stoccare e commerciare il frutto è probabilmente il motivo della poca diffusione di questa pianta.

albero da frutto esotico
Albero dell’uva (Foto©Pixabay)

Raccolto

La raccolta dei frutti di Jabuticaba si effettua a mano, sono pronti quando raggiungono la colorazione scura. Alle nostra latitudine la piena maturazione avviene, per forza di cose, in piena estate; mentre nel suo habitat naturale si raccolgono i frutti più volte l’anno.

Malattie e parassiti

La jabuticaba è un albero molto rustico, che non soffre di particolari malattie. L’unica malattia, tipica delle regioni in cui si sviluppa naturalmente, è la ruggine, dovuta alla pioggia insistente.

Quando ai parassiti i più pericolosi per questo tipo di albero da frutta sono effettivamente gli uccelli, infatti, poiché i frutti crescono anche sul tronco, risultano particolarmente accessibili a questi animali che ne sono golosi.

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