
La lavanda è una pianta aromatica, officinale, perenne e sempreverde. La lavanda, associata al suo inconfondibile profumo e colore, è in larga diffusione distribuita non solo in campi incolti e giardini durante il periodo estivo ma anche in numerosi prodotti per la casa e cosmetici.
I suoi fiori inoltre vengono utilizzati a scopo decorativo e persino terapeutico. Ultimo ma non meno importante serve anche a impreziosire alcuni piatti mediterranei; è inoltre un ottimo repellente contro le fastidiose zanzare. La pianta di lavanda si è diffusa spontaneamente nell’area mediterranea.
Contenuti dell'articolo
- 1 Quando seminare lavanda
- 2 Terreno
- 3 Esposizione
- 4 Trapianto
- 5 Irrigazione
- 6 Concimazione
- 7 Fioritura
- 8 Raccolto
- 9 Moltiplicazione della pianta di lavanda
- 10 Malattie e parassiti della lavanda
- 11 Coltivare lavanda in vaso
- 12 Come essiccare la lavanda
- 13 Proprietà e Benefici
- 14 Curiosità
- 15 Significato dei fiori: lavanda
- 16 Varietà di lavanda
Quando seminare lavanda
Se l’obiettivo è quello di coltivare lo straordinario fiore dai colori lilla/blu, da dove partire? Innanzitutto è importante individuare il periodo favorevole alla coltivazione dei semi di lavanda. Passeggiando è possibile scorgere un elevato numero di sbocci nel periodo primaverile ed estivo: i semi infatti andrebbero seminati tra aprile e giugno mentre la fioritura è prevista a cavallo di giugno e luglio.

Terreno
Il terreno, affinché la coltura sia redditizia, deve essere esposto al sole e umidiccio in superficie. Il fiore di lavanda predilige un terreno ben drenato, asciutto e calcareo. Se il terriccio non appartiene a un giardino o ad un campo ed è quindi inserito in un vasetto, è bene che venga messo nel luogo più luminoso della casa. E’ consigliabile, ad esempio, appoggiare il vaso vicino alla finestra.
Esposizione
Sebbene la lavanda sia una pianta rustica richiede alcune piccole accortezze, soprattutto per quanto riguarda l’esposizione. Sappiamo già che il periodo favorevole è quello primaverile/estivo per cui sarà semplice dare alla pianta di lavanda la giusta luce di cui necessita.
Vicino ad una finestra o semplicemente in un terreno o campo soleggiato. Attenzione alle piante circostanti, è bene posizionarla a debita distanza dal resto per favorire all’aria di circolare liberamente ed evitare che la lavanda si inumidisca. E’ importante che la pianta sia ben riparata da venti e piogge.
Trapianto
Per trapiantare la lavanda basterà scavare una buca di qualche centimetro più profonda rispetto alla lunghezza delle radici e ricoprire il tutto col terreno, facendo attenzione a lasciarlo umidiccio in superficie. Che decidiate di partire da una piantina o dai semi. Che decidiate di ricoprire un intero orto o semplicemente avere un vasetto a casa, la regola del trapianto è universale.

Irrigazione
Una volta piantati i semi di lavanda, per far fronte alla crescita di questa pianta aromatica, bisogna effettuare un’irrigazione quotidiana e regolare. La superficie del terriccio va tenuta sempre sotto stretta sorveglianza. Innaffiate la pianta di lavanda ogni volta che il terreno sarà asciutto, versando l’acqua sulla base e non direttamente sulla pianta.
Concimazione
La concimazione costituisce un altro step fondamentale per la coltivazione dei fiori di lavanda. Se l’obiettivo è quello di avere abbondanti fioriture allora bisogna tenere sotto l’occhio del mirino il concime: liquido o granulare solubile non importa, l’importante è che sia ricco di microelementi e con un rapporto NPK 4-6-6, questi ultimi facili da reperire anche in rete.
Fioritura
Niente soddisfa come un vaso o un giardino ricco di fiori di lavanda. La fioritura, prevista nei mesi estivi ripagherà tutto il lavoro e le cure svolte, proprio come la pianta officinale dell’escolzia. La pianta di lavanda cresce imponente ogni anno, per un raggiungimento tale che la fioritura permetterà di raccogliere dai 7 agli 8 mazzi. Per ottenere nuovi sbocci primaverili bisogna tagliare le cime dei rami laterali non fioriferi.
Questi ultimi, tagliati di circa 10 centimetri, vanno messi a radicare in un vaso con all’interno torba e sabbia. Queste ultime, che prenderanno il nome di talee, saranno pronte per il trapianto della stagione successiva.

Raccolto
Sebbene nell’immaginario collettivo è diffusa la visione dello strappo del fiore, questo è tutto ciò da evitare. Lo strumento principe che accompagna un buon raccolto di lavanda sono le cesoie. Affilate quest’ultime si prosegue raccogliendo gli steli in mazzi, che verranno successivamente appesi in luoghi asciutti e ventilati. Il fiore di lavanda si presterà poi agli usi più disparati.
Moltiplicazione della pianta di lavanda
Che si parta da una piantina o dai semi, il fiore di lavanda se ben curato raggiungerà livelli esponenziali. E’ una pianta che cresce in arbusti cespugli e aumenterà di anno in anno. Sebbene bisogni prestare attenzione al terriccio, mai asciutto, è bene in primavera non esagerare con l’acqua. Sarà proprio in questo periodo che la pianta di lavanda raggiungerà i massimi livelli di fioritura; richiederà pertanto anche una piccola potatura.
Malattie e parassiti della lavanda
Sebbene questa splendida pianta si presenti spontanea in alcuni punti e appaia resistente vi sono comunque alcune malattie che potrebbe contrarre. Primi tra tutti i marciumi di colletto e radici e ingiallimenti sono un monito della lavanda morente.
Questi fattori sarebbero causati da alcuni funghi che attaccano insidiosamente le parti sotterranee delle piante e a tal proposito non semplici da individuare. Se invece la pianta di lavanda presenta corpi neri e duri su bulbi, fusti e radici potrebbe aver contratto le Sclerotinie che portano a macchie gialle o grige con conseguente ammuffimento.

Coltivare lavanda in vaso
Scegliere di coltivare la piantina di lavanda in vaso è una delle scelte maggiormente diffuse a causa dell’elegante odore che i fiori emanano anche dopo essere stati essiccati, donando alla casa un profumo più che fresco.
Se l’intenzione è quella di coltivarla in vaso è bene ricordare sempre l’esposizione al sole, per cui si predilige un posto vicino alla finestra e ben lontano dalle altre piante e dalla corrente. Prima di inserire il terreno nel vaso scelto è importante porre alla base delle palline di argilla espansa e ricordarsi di innaffiare la base della pianta ogni volta che il terreno si presenta asciutto.
Come essiccare la lavanda
Una volta potato il raccolto e diviso la pianta in piccoli mazzetti, per poter essiccare i fiori di lavanda è necessario appenderli a testa in giù in un luogo asciutto e buio della casa. Un altro metodo è quello di lasciarli su un pannello all’aperto in modo che essicchino al sole. Una volta che la lavanda raggiungerà la massima essiccazione si presenterà notevolmente scolorita.
Proprietà e Benefici
Che sia indiscutibilmente profumata si sa. Ma quali sono le proprietà e i benefici della lavanda? Innanzitutto la fisioterapia moderna attribuisce all’olio essenziale proprietà ipocolesterolizzanti, sedative, antispastiche, antimicotiche, antisettiche e antinfiammatorie. Diffuse anche le tisane, utilizzate e consigliate a tutti per le proprietà calmanti.
La lavanda infatti tiene a bada ansia, stress, nervosismo e insonnia. L’olio essenziale è utilizzato anche per acne, emicranie, contratture muscolari, forfora e punture di insetti. Insomma non uno ma tanti motivi per coltivare la pianta di lavanda.
Curiosità
Profumatori d’ambiente, deodoranti, saponi e chi più ne ha più ne metta. La lavanda è l’odore più diffuso in tutte le sue varianti. Il termine deriva dal latino e significa lavare, questo perché greci e romani usavano profumare l’acqua delle proprie abitazioni e delle terme con l’estratto alcolico dei fiori di lavanda.
La pianta di lavanda è nata e si è diffusa spontaneamente nei terreni aridi dell’area mediterranea e ha attirato l’attenzione dei più per il suo inconfondibile profumo
Significato dei fiori: lavanda
Cosa aspettarsi dal colorato e profumato fiore? Un significato non proprio delicato. Alla lavanda è infatti attribuita la diffidenza ed è un monito d’allarme. Questa diffidenza nasce perché la leggenda vuole che la lavanda guarisse dai morsi di serpente ma proprio all’interno dei suoi cespugli questi si annidavano con facilità.
Bisogna avvicinarsi dunque con diffidenza e con non troppa leggerezza ai suoi cespugli, rifugio perfetto anche per api e calabroni.
Varietà di lavanda
Indiscutibilmente la lavanda è una sola. La realtà che non tutti sanno però è che ne esistono ben 30 specie diverse, tutte appartenenti alla famiglia della Lamiaceae. Le lavande maggiormente diffuse sono la latifolia, la spica, l’angustifolia e numerosi altri ibridi.
Sebbene ne esistano moltissime le lavande hanno in comune il fatto di essere suffrutici e di altezza che varia dai 40 ai 100 cm. A differenza della lavanda tipica gli ibridi si distinguono per la notevole lunghezza degli steli mentre il lavandino è un ibrido sterile che non produce semi.










