I colori intensi e le foglie dalle mille sfumature, rendono l’ortensia un fiore senza tempo e presente quasi in tutte le case. Sebbene possa assumere dimensioni anche notevoli, questa pianta oltre a donare grande eleganza agli ambienti, ti permetterà di non faticare troppo nell’imparare a coltivarla. L’ortensia appartiene alla famiglia delle Hydrangeacaeae e ha origini asiatiche.
Questo perché non è una pianta ornamentale molto esigente e, anzi, si presenta con semplicità in tutti i tipi di ambiente senza grossi problemi anche quando le temperature si abbassano. Se pensi dunque di iniziare a coltivarla, ti basterà seguire queste semplici indicazioni per provare a testare il tuo pollice verde.
Contenuti dell'articolo
- 1 La pianta di ortensia
- 2 Quando e dove coltivare l’ortensia: clima e terreno
- 3 Irrigazione e concimazione delle ortensie
- 4 Potatura e cimatura della ortensia
- 5 Piantare ortensia in vaso
- 6 Moltiplicazione della pianta di ortensia
- 7 Malattie e parassiti delle ortensie
- 8 Varietà di ortensia
- 9 Significato del fiore dell’ortensia
La pianta di ortensia
Di sicuro l’avrai vista tantissime volte nella tua vita: la pianta di ortensia, dalle dimensioni imponenti, è caratterizzata da infiorescenze fresche, ampie e colorart che in realtà vere e proprie infiorescenze non sono: quelli che infatti vedi ad un primo sguardo non sono petali, bensì sepali, ovvero delle piccole foglioline, che puoi ammirare di un altro colore semplicemente perché si sono come decolorate.
L’ortensia appartiene alla famiglia delle Hydrangeaceae ed è formata da tantissimi sepali che a noi sembrano fiori ma che invece racchiudono i fiori veri che sono più piccoli e non subito visibili. Tali fiori possono presentarsi come fertili, ma anche come sterili e questo spesso dipende dal tipo di ortensia che hai. Inoltre queste infiorescenze possono prendere delle altre forme: ad esempio vi sono le ortensie “paniculate”, ovvero quelle in cui i gruppi di fiori sono a forma di pannocchia.
Quando e dove coltivare l’ortensia: clima e terreno
La cura dell’ortensia parte dalla scelta delle migliori condizioni in cui farla crescere. Per questo motivo cerca di optare per l’ambiente adatto, magari nelle vicinanze di recinzioni o muri perché sono piante rampicanti esattamente come l’edera e per crescere al meglio devono appoggiarsi su qualcosa.
Per quanto riguarda invece l’esposizione, devi cercare di mantenerla non sempre troppo al sole, altrimenti rischia di seccarsi. Cerca invece un posto in cui possa rimanere a mezz’ombra, soprattutto durante le ore più calde: sopporta meglio il freddo del caldo e pensa che alcune specie vengono coltivate anche ad altezze di montagna.
Il terreno invece è meglio che sia ricco di sostanza organica e magari un po’ argilloso ma non troppo per mantenerlo sempre abbastanza umido senza però ricadere nei ristagni idrici. Evita le situazioni in cui i terreni presentino caratteristiche più sabbiose.
Irrigazione e concimazione delle ortensie
La tua ortensia blu diventerà ancora più bella se saprai irrigarla e concimarla nel migliore dei modi. Per prima cosa, quando devi darle dell’acqua, devi sapere che è una pianta che richiede innaffiature abbastanza sostanziose, in modo da tenere sempre il terreno umido, ma evitando ovviamente i ristagni idrici, soprattutto durante il periodo estivo.
Buona cosa è intervenire con un po’ di concime per permettere alla tua ortensia di affrontare i periodi più duri. Solitamente si dà il nutrimento durante la fine della stagione invernale e ti basterà spargerlo attorno alle basi della tua pianta per poi lavorarlo facendolo entrare nel terreno semplicemente vangando un po’ le parti attorno in cui il concime è stato gettato.
Potatura e cimatura della ortensia
Se vuoi sapere come potare ortensie, innanzitutto devi sapere che l’approccio è diverso in base alla tipologia di ortensia che hai. Se ad esempio prendi le varietà più rampicanti, esse non hanno un particolare bisogno di essere potate, ma semplicemente ripulite magari dei rami che sono danneggiati e che non permettono le fioriture.
Se invece hai altre varietà di pianta, come ad esempio le paniculate o la arborescens, potrai procedere ad una potatura importante perché i fiori in questo caso nasceranno sui rami nati nel corso dell’anno e dunque dovrai ripulirla da quelli più vecchi. Cosa rilevante invece che riguarda di solito i tipi di ortensia più diffusi, è che la potatura non è da fare in maniera drastica, ma con parsimonia, perché le nuove infiorescenze troveranno appoggio sui rami dell’anno appena trascorso.
Piantare ortensia in vaso
Coltivare ortensia è ovviamente possibile anche in vaso, anzi, se le tieni in vaso e in un ambiente chiuso, rimarranno ancora più riparate però attenzione: lasciala sempre un po’ alla luce per permetterle di rinvigorirsi.
A livello generale non cambia molto rispetto a quelle piantate a terra: devi semplicemente scegliere un contenitore abbastanza ampio in cui inserirle e il terriccio adatto da aggiungere. Cerca sempre un tipo di terriccio ricco di sostanza organica, evitando quelli più sabbiosi in modo da farla rimanere in un ambiente abbastanza umido.
Moltiplicazione della pianta di ortensia
Il modo migliore per procedere a moltiplicazione è cominciare dalla talea di ortensia: questo perché con la semina le cose si complicano, mentre invece la talea è molto più semplice sia da prelevare dalla pianta madre sia da utilizzare. Oltretutto il risultato è garantito perché la nuova pianta sarà del tutto identica alla madre.
Dopo aver selezionato la talea della pianta madre da cui vuoi partire, scelta tra i rami non fioriti, togli le foglie che si trovano alla base del ramo e poi metti la parte incisa a contatto con un terreno sabbioso, magari arricchito con un radicante. La tua talea inizierà a diventare pianta dopo più di un mese mentre nei giorni precedenti l’avrai tenuta al sole e l’avrai innaffiata in modo regolare circa un paio di volte al giorno. Se vuoi fare il rinvaso, ti consigliamo di aspettare la primavera successiva.
Malattie e parassiti delle ortensie
Dopo aver capito come riprodurre ortensie, è ora il momento di conoscere quali sono i possibili nemici che potrebbero compromettere la salute della tua pianta. Qualche nemico effettivamente ce l’ha, ma basta qualche pratico accorgimento per tenerlo a bada.
Primo fra tutti è l’oidio o mal bianco, che puoi prevenire vaporizzando l’ortensia con lo zolfo. Possono comparire anche la botrite o la maculatura foliare: in questo caso dovrai cercare di evitare i ristagni idrici, dunque una presenza eccessiva di umidità. Purtroppo anche gli insetti sono piuttosto golosi di ortensia, quindi cerca di prevenire il problema utilizzando dei prodotti specifici.
Varietà di ortensia
Di varietà di ortensia, ce ne sono parecchie e tutte bellissime: ad esempio c’è la paniculata, ovvero l’ortensia bianca o anche rosa dalla caratteristica forma dei fiori a pannocchia. C’è poi la arborescens che raggiunge il metro e mezzo e la cui fioritura avviene alla fine del periodo estivo.
Non dimentichiamo poi la ortensia serrata, tipicamente giapponese, dalle dimensioni più contenute ma estremamente eleganti. Una delle particolarità che caratterizzano questo tipo di ortensia è di sicuro il colore intenso che le foglie assumono durante il periodo autunnale.
Significato del fiore dell’ortensia
Come per quasi tutte le piante, anche il fiore di ortensia ha un suo significato, che lo rende specifico per alcune tipologie di persone rispetto ad altre. Innanzitutto ha una storia particolare che lo ricollega all’Oriente, tanto che spesso viene definito la “rosa del Giappone”. Inoltre in cinese sono noti come “Fiori degli otto immortali” ed erano ben conosciuti già in epoca Ming.
Solitamente viene donato a chi si conosce da non troppo tempo e di cui ci si è subito innamorati o a chi si conosce da più anni, ma che ha saputo fare innamorare chi offre il fiore in dono nel tempo presente. È spesso inoltre legata a sentimenti puri e alla volontà di un amore sincero, soprattutto quando viene inserita nei bouquet.