Quando si pensa ai dinosauri, inevitabilmente si ricollegano immagini che parlano di animali enormi, di cui molti erbivori che mangiano foglie di piante altissime. Pare che tra queste piante di tantissimi anni fa, addirittura di un’era geologica del passato, ci fosse la felce che ancora oggi sopravvive nei nostri boschi o addirittura nei giardini.
Se anche tu non vuoi fare a meno di una pianta dalla storia senza paragoni, non ti resta che imparare a coltivarla, formando così l’ambiente ideale per ricreare un sottobosco fresco in cui accogliere tanti piccoli animaletti che si ripareranno all’ombra delle imponenti foglie.
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Osmunda regalis o felce florida
Il suo nome scientifico è per l’appunto osmunda regalis, ma è nota anche come felce florida. A livello di diffusione è la più nota in Italia e, come tutte le altre felci, ha una storia che parte da lontano. Divenne importante soprattutto per i coltivatori di orchidea negli ultimi decenni perché utilizzata come materiale da rinvaso.
Interessante la storia del nome: deriva infatti da “osmundèr”, ovvero da una divinità celtica conosciuta per la sua forza. Ad esso è stato aggiunto l’epiteto “regalis” per il portamento che la contraddistingue. Appartiene alla famiglia delle Osmundaceae che è diffusa praticamente in tutti i continenti, ma questa tipologia di felce è propria dell’Europa.
La pianta ha due tipi di vegetazione, ovvero quello fertile da un lato e quello sterile dall’altro. Questa grande pianta erbacea ha foglie frondose e si riconosce ovviamente per la sua imponenza. È adatta per chi vuole ricreare un ambiente di sottobosco all’interno del proprio giardino, ricreando così anche una zona più fresca e leggermente umida.
Coltivazione di osmunda regalis
Come pianta da sottobosco sopravvissuta ad anni di glaciazioni, questa tipologia nella coltivazione della felce è molto adatta agli ambienti bagnati, dunque ai terreni umidi. Per quanto riguarda il ph della terra, esso può essere neutro o leggermente acido. Per aiutare la crescita della pianta e l’assorbimento delle radici, è buona cosa aggiungere materia organica.
Sebbene sia una pianta che mantiene freschi gli ambienti, la felce ha bisogno di sole: ecco perché l’esposizione migliore da scegliere per questa tipologia di pianta deve essere a sole pieno, soprattutto se si trova in alture, oppure a mezz’ombra. Cerca di non farle comunque mai mancare la luce per permetterle di crescere e nutrirsi.
Un’altra cosa da ricordare riguarda l’innaffiatura: essendo una pianta che ama molto gli ambienti umidi, per forza di cose sarà necessario innaffiarla spesso, cercando ovviamente di evitare pericolosi ristagni che possono causare problemi successivi. La moltiplicazione avviene per spore o per divisione di rizomi.
Varietà di felce
La più diffusa e più nota varietà è di sicuro la nostra osmunda, ma non mancano anche altre tipologie di felce che puoi scegliere per il tuo giardino. Tra le altre, sempre in Italia, è molto diffusa la Phyllitis scolopendrium, detta «lingua cervina», soprattutto quando si ha a che fare con terreni calcarei.
Di specie ce ne sono davvero tante: le Biechnum annoverano una specie europea, spicant, che è nota per la sua rusticità ma la sua impagabile bellezza. C’è poi la penna-marina, invece, che ha una storia molto lontana essendo di origine australe e si comporta da sempreverde nelle zone più miti. Nei sottoboschi sono anche molto diffuse le cyrtomium fortunei, note per la loro eleganza.
Di varietà comunque se ne potrebbero elencare a centinaia, soprattutto quelle rustiche perché sono le più semplici da tenere ordinate. Scegli dunque quella che fa per te, ma se vuoi andare sul sicuro prova ovviamente la osmunda regalis.