Oggi sugli scaffali dei supermercati, oltre ai frutti tipici della coltivazione italiana, non mancano frutti tropicali dal gustoso sapore dolce. Tra questi non si può non annoverare la papaya, un frutto esotico dal gusto simile a quello del melone e che ben cresce in condizioni favorevoli molto calde, come quelle offerte dal territorio meridionale.
Vediamo insieme coltivare questo straordinario frutto anche in Italia.
Contenuti dell'articolo
- 1 La pianta di papaya
- 2 Come capire il sesso della papaya
- 3 Coltivare papaya: quando e dove
- 4 Terreno
- 5 Esposizione
- 6 Trapianto
- 7 Irrigazione
- 8 Concimazione
- 9 Fioritura
- 10 Raccolto
- 11 Potatura e cimatura
- 12 Moltiplicazione dell’albero di papaya
- 13 Malattie e parassiti dalla pianta di papaya
- 14 Proprietà e Benefici
- 15 Curiosità
La pianta di papaya
La papaya è una pianta annuale dalle origini tropicale con portamento arboreo la cui crescita veloce consente di raggiungere in poco dimensioni notevoli.
Essa ha un apparato radicale superficiale che condiziona le eventuali condizioni e lavorazioni del terreno ed ha un’aspettativa di vita che va dai 20 ai 25 anni.
La pianta di papaya è un albero di dimensioni modeste che si erge su un unico tronco ramificato all’apice e in condizioni favorevoli può raggiungere fino ai 10 metri di altezza.
Il fusto è a forma cilindrica mentre le foglie sono alterne e costellate di piccioli che possono raggiungere fino a un metro di lunghezza.
Le foglie dell’albero non sono solo molto lunghe ma anche notevoli nella larghezza, queste infatti possono registrare fino a 75 cm di diametro.
La papaya è una poligama e quindi la sua produzione è esclusivamente a fiori maschili o fiori femminili. Nel primo caso producono solo il polline ma non i frutti mentre nel secondo caso si tratta di esemplari produttivi che hanno per bisogno dell’impollinazione del fiore maschile. Questo albero fruttifica e fiorisce tutto l’anno nelle zone tropicali.
La fruttificazione della pianta si registra su esemplari sia femmina sia ermafroditi ed è un frutto di forma sempre differente anche se in commercio è diffuso quello dalla forma ovale e allungata.
Come capire il sesso della papaya
Come anticipato la papaya è una pianta poligama ed è quindi importante capire come distinguere il sesso della pianta.
Gli esemplari maschili hanno fiori raggruppati e sorretti da un peduncolo che permette loro di sporgere dall’arboscello e quando sono chiusi assumono la forma di un grappolo d’uva. Gli esemplari femminili presentano, invece, fiori singoli e attaccati al fusto. Esistono poi piante ermafrodite che presentano l’insieme dei due tipi.
Coltivare papaya: quando e dove
La pianta di papaya è tropicale e mal tollera i climi rigidi e quindi in Italia è consigliata la sua coltivazione solo ed esclusivamente nelle zone più calde o in serre riscaldate. L’arbusto può eventualmente essere coltivata in vaso all’aperto, così da poterla spostare durante le stagioni fredde in un luogo riparato.
Terreno
Per la scelta del terreno bisogna prediligere un suolo ben lavorato e sciolto, che presenti un pH neutro e sia ricco di sostanze organiche. La scelta del terreno ben lavorato facilita l’apparato radicale superficiale.
Esposizione
Per una corretta coltivazione della pianta è importante che questa abbia un’esposizione favorevole. La papaya infatti richiede moltissima luce e tanto sole diretto mentre soffre le posizioni ombreggiate che potrebbero seccarla in tempi brevi.
Trapianto
La piantina di papaya viene moltiplicata per semina. A causa della sua crescita molto rapida potrà raggiungere i 50 cm di altezza in pochi mesi, questo significa che il trapianto dei germogli dovrà essere effettuato in tempi molto stretti.
Irrigazione
La papaya è una pianta tropicale e in Italia la difficoltà maggiore è legata alle condizioni climatiche e a quelle del terreno. La sua coltivazione è favorevole nelle zone calde ed è quindi richiesta un’abbondante irrigazione durante i mesi più caldi.
Un consiglio è quello di adottare un sistema di irrigazione automatico che mantenga costante l’umidità del terreno come quello previsto nelle serre.
Concimazione
Come anticipato il terreno favorevole per la coltivazione deve essere ricco di sostanze organiche e quindi richiede un’abbondante concimazione di fondo da fare con humus di lombrico o compost domestico.
La concimazione è un passaggio che non bisogna sottovalutare poiché bisogna garantire alla pianta un sufficiente nutrimento durante la fase vegetativa.
Fioritura
La fioritura della papaya si registra nelle zone tropicali tutto l’anno così come la produzione dei frutti. La pianta, infatti, nelle condizioni climatiche favorevoli registra una copiosa produzione.
Raccolto
Uno dei passaggi più soddisfacenti per chi sceglie di coltivare la papaya è sicuramente il raccolto, che si registra da novembre a giugno e deve essere effettuata quando il frutto giunge a maturazione e raggiunge un colore giallo/arancio.
Il raccolto viene effettuato manualmente o, in alternativa, con un coltello ben affilato.
Potatura e cimatura
L’albero di papaya non necessita di particolari potature frequenti, generalmente qualche attenzione in tal senso serve soltanto a rinvigorire l’arbusto. Questo passaggio deve essere effettuato con attrezzi ben affilati e disinfettati ed è utile per rimuovere i rami vecchi o quelli malati.
Moltiplicazione dell’albero di papaya
La moltiplicazione della pianta di papaya avviene per semina durante il mese di aprile. Questo perché la temperatura è stabile a sufficienza per consentirle una crescita favorevole. Il seme viene raccolto dal frutto e va lavato con attenzione e tenuto in ammollo per una notte intera.
La messa a dimora dovrà essere effettuata a circa 3 cm di profondità. Il germoglio dovrebbe spuntare poi in circa 10-15 giorni. Considerando la diversità del sesso, conviene sempre coltivare più esemplari per poi eliminare le piante maschili in eccesso.
Malattie e parassiti dalla pianta di papaya
L’arbusto è molto resistente agli attacchi dei parassiti, in particolare degli afidi e della cocciniglia, mentre teme le malattie fungine verso le quali è molto sensibile, in particolare l’odio o il mal bianco che presenta delle macchie biancastre sulle foglie.
Proprietà e Benefici
Consumare la papaya comporta una serie di benefici in quanto è ricco di Vitamine C ed è largamente utilizzato come ingrediente principale all’interno di integratori alimentari. In cucina il frutto di colore verde viene usato per rendere tenera la carne grigliata.
La papaina estratta dal frutto viene inserita all’interno di numerose composizioni farmaceutiche poiché favorisce la digestione delle proteine. Inoltre è un valido alleato peri trattamenti cosmetici anti-age.
Curiosità
Circa le curiosità la papaya fornisce numerosi spunti, a partire dal nome. La pianta è infatti chiamata Mamao in Brasile, Fruta bomba a Cuba e Pawpaw in Australia e Nuova Zelanda.
Fin dall’antichità il nome è stato diverso, le testimonianze degli antichi popoli Aztechi parlano infatti di Ababai e, pare, che il nome papaya sia da ricondurre al suono gutturale dato al frutto dal condottiero spagnolo Hernàn Cortés che per primo lo assaggiò nel lontano nel 1519 quando gli fu offerto in dono a fine banchetto.