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Come coltivare piantaggine

plantago lanceolata

Sei è alle prime armi con la coltivazione? Beh niente paura, puoi coltivare una piantaggine, poiché coltivarla è davvero un gioco da ragazzi. Una pianta erbacea, molto apprezzata per le sue proprietà officinali.

Scopriamo insieme come coltivarla.

La pianta di piantaggine

La pianta di piantaggine è una pianta erbacea, perenne, diffusissima in Italia; appartiene alla famiglia delle plantaginaceae. Molto amata ed apprezzata fin dall’antichità per le sue proprietà officinali.

Caratterizzata da lunghe foglie verde brillante, i fiori sono piccoli, bianchi o rosati, riuniti in una spiga, la presenza di queste spighette è molto caratteristica e permette di individuare le piante di questa specie facilmente anche in mezzo a prati d’erba alta.

Al termine della fioritura, si sviluppano i frutti contenenti i semi e la spiga assume un colore bruno. Si tratta di una pianta alta 20/30 cm.

piantaggine
Piantaggine proprietà (Foto©Pixabay)

Come e dove riconoscere piantaggine spontanea

Può sembrare difficile riconoscere una piantaggine spontanea, ma in realtà è più semplice di quanto si pensi, infatti, là si può riconoscere per le sue foglie percorse da cinque nervature ben marcate, più evidenti sulla pagina inferiore, che si noteranno girando la foglia. Per il dove, diciamo che è difficile, poiché in realtà là si può trovare un po’ ovunque, in quanto questa pianta cresce bene su tutti i tipi di terreno, per quasi tutto l’anno, solo durante l’estate tende a seccare per il calore.

Coltivare piantaggine

La piantaggine si può coltivare in qualsiasi terreno, in giardino o anche in vado utilizzando un terriccio biologico. Parliamo di una pianta rustica e facile da coltivare, resiste al gelo, resiste al calpestio, resiste alla siccità, e che si adatta a qualsiasi tipo di terreno appunto, è veramente poco esigente e per questo davvero semplice da coltivare, anche per chi è alle prime armi.

Terreno

La piantaggine si può coltivare davvero in qualsiasi terreno, che sia sabbioso o argilloso, davvero non conta poiché si adatta a qualsiasi tipo di terreno.

Esposizione

La Piantaggine è una pianta che ama particolarmente il pieno sole, quindi sarà opportuno scegliere una posizione dove possa ricevere i raggi solari per diverse ore al giorno.

Trapianto

Al momento del trapianto, sarà opportuno pulire bene le radici della pianta e mantenere intatto l’apparato radicale. Bisognerà potare le radici annerite o marce.

come si raccoglie la piantaggine?
Piantaggine proprietà (Foto©Pixabay)

Irrigazione

La piantaggine tollera lunghi periodi di siccità, quindi non è opportuno annaffiarla spesso, le piante coltivate in vaso o in piena terra nell’orto invece, richiedono annaffiature regolari durante l’estate.

Concimazione

La pianta cresce bene anche nei suoli poveri e quindi non ha bisogno di nutrienti specifici, sarà sufficiente quindi somministrare un concime complesso ternario al termine dell’inverno.

Fioritura

Il periodo della fioritura della piantaggine è davvero lungo, infatti questa fiorisce dalla tarda primavera alla tarda estate, i fiori quindi nascono da circa fine maggio e durano fino a fine settembre, talvolta persistono anche fino ad ottobre.

Raccolto

In teoria il raccolto dovrebbe avvenire prima della fioritura, ma in realtà molti si dedicano al raccolto durante la piena fioritura da giugno ad agosto. Ovviamente parliamo di raccolto di foglie, per i fiori ed i frutti, dobbiamo aspettare che questi ultimi siano maturi e pronti, quindi parliamo di un periodo che si estende da settembre in poi.

Come conservare piantaggine

Anche conservare la piantaggine è semplice, basterà riempire un vasetto da conserva con foglie di piantaggine sminuzzate. Far bollire l’acqua, lasciarla intiepidire e aggiungervi del miele. Riempire il vasetto con questa miscela. Conservare in luogo fresco e buio, lasciare macerare per tre settimane. Potatura e cimatura Per mantenere sempre al meglio la nostra piantaggine, basterà rimuovere le foglie secche o comunque le parti malate, preservando le parti sane.

piantaggine commestibile
Piantaggine foto (Foto©Pixabay)

Moltiplicazione della Piantaggine

La piantaggine si può propagare per seme in primavera o per divisione dei rizomi. Malattie e parassiti della piantaggine.

Questa pianta può essere attaccata dalle lumache che rosicchiano le foglie, ma in generale non soffre di attacchi di cocciniglia o afidi ma può essere colpita dal marciume radicale qualora si verifichino dei ristagni idrici, oppure un altro problema può essere rappresentato dalla ruggine.

Coltivare Piantaggine in vaso

Essendo una pianta rustica, la piantaggine può essere coltivata anche in vaso. Sul fondo del vado sarà opportuno mettere del materiale drenante, il terreno adatto è il comune terreno da giardino mescolato a sabbia.

Le piante vanno distanziate ad almeno 15 cm l’una dall’altra. Poi si compatta il terreno fino all’altezza del colletto e infine si irriga per facilitare l’attecchimento delle piante.

Consociazioni

Non sono consigliate particolari consociazioni per questa pianta.

Proprietà e Benefici

La piantaggine viene apprezzata fin dall’antichità per le sue proprietà officinali, infatti la piantaggine viene adoperata soprattutto per trattare infiammazioni della bocca, della gola e delle vie aeree.

piantaggine argentata
Piantaggine immagini (Foto©Pixabay)

Tossicità

La piantaggine non presenta tossicità, anche se l’assunzione è sconsigliato in alcuni casi, ad esempio: è sconsigliato alle persone che soffrono di problemi cardiocircolatori e che assumo anticoagulanti; tuttavia se si rendesse necessaria l’assunzione, è bene discuterne con il proprio medico.

Data la presenza di acido ossalico è bene per chi soffre di renella o di calcoli renali evitare l’assunzione sia della pianta fresca che dei sui derivati; inoltre è sconsigliato l’uso nelle donne in gravidanza e allattamento.

Varietà di piantaggine

Ci sono vari tipi di piantaggine, tra le più comuni troviamo: la Plantago Major, molto probabilmente deriva dal latino “plantum tangere” che significa pianta da toccare. Major fa riferimento alla forma delle foglie, poi c’è la Plantago lanceolata, dalle foglie strette ed allungate, e la Plantago minor, dotata invece di foglie ovali e piccole.

Tutte 3 le specie sono considerate officinali e possiedono le stesse proprietà salutistiche.

Curiosità

Il nome del genere Plantago deriva dal latino planta ad indicare la pianta dei piedi e la particolare disposizione delle foglie ai piedi del colletto.

Un altro riferimento al nome è quello che la pianta è vegeta anche in zone soggette a calpestio.

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Ultimo aggiornamento il 30 Aprile 2024 8:21

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