Non saremo mai abbastanza grati a Cristoforo Colombo che oltre alla patata ha importato dall’America anche il pomodoro, ortaggio ormai di uso comune in qualsiasi preparazione culinaria.
Il pomodoro infatti è una pianta originaria dell’America del Sud e con il suo gusto intenso e il suo apporto di vitamine e sali minerali risulta essere uno degli ingredienti principali della cucina mediterranea. In natura cresce come pianta spontanea perenne ma viene ormai principalmente coltivata come pianta annuale per adattarla ai vari terreni e temperature.
Per coltivare pomodori c’è bisogno di un terreno fertile e umido ed evitare le basse temperature. La pianta di pomodoro teme infatti il clima freddo e le gelate ma è in grado di nascere in qualunque contesto. È per questo motivo che il pomodoro è l’ortaggio più utilizzato in cucina da fresco (a parte le conserve di pomodoro in barattoli e bottiglie).
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Coltivare pomodori nell’orto
Per imparare a coltivare i pomodori ci vuole solo un po’ d’amore e tanta pazienza per l’attesa (che è lenta), e che verrà ricompensata con tanti pomodori e pomodorini rossi succosi da utilizzare in cucina e in tutte le salse. Non preoccupatevi molto del terriccio perché queste piantine si adattano bene a molti ambienti, se con le giuste cure ovviamente. Partendo dall’irrigazione fino ad arrivare alla concimazione, cimatura e raccolto finale, avrete alla fine un bel po’ di pomodori da raccogliere quotidianamente.
Preparazione del terreno
La preparazione del terreno viene fatta durante l’inverno: l’orto viene zappato a mano o con mezzi meccanici fino a rivangare le zolle interrate per ossigenare il terreno; successivamente si tracciano i vari solchi: ogni solco viene riempito di letame e poi ricoperto con zolle di terra. Il terreno viene lasciato riposare fino alla semina cosi il letame ha tempo di fermentare completamente.
Coltivare i pomodori partendo dai semi
Potete acquistare dei semi di pomodoro in bustina e sapere in anticipo che tipo di pomodoro coltivare; in alternativa, se dal fruttivendolo o al supermercato avete comprato dei pomodori che vi son piaciuti per forma e sapore, potete ricavarne i semini seguendo queste istruzioni:
- Con un coltello aprire i pomodori, scovare i semi e disporli su carta assorbente da cucina;
- Metterli al sole ad asciugare per un paio di giorni rimescolandoli ogni tanto per farli seccare prima;
- Successivamente preparare una serra con una telo di plastica, oppure un vaso coperto, e mettere del terreno umido;
- Versare infine i semi uniformemente (non troppi vicini), buttandoci sopra un po’ di terriccio setacciato;
- Posizionare la serra realizzata in un luogo con buona esposizione solare o in alternativa, sotto una luce artificiale in maniera tale che le piantine potranno crescere più in fretta;
- Quando le piantine saranno di circa 8-10 cm., ossia dopo 40 giorni, è possibile trapiantarle nell’orto o nei vasi (gennaio-febbraio);
- Ricordate infine di innaffiare le piantine di pomodori con poca acqua tutte le sere e al calar del sole.
Trapianto in terra dei pomodori
- Inserire le piantine (una ogni 15-20 cm.) facendo dei buchi nei solchi e aiutarsi con un punteruolo o con un bastone di legno;
- Dopo due settimane coprire il solco con della paglia affinché sia trattenuta più acqua nel terreno all’atto dell’irrigazione così da mantenerlo umido per più tempo.
Irrigazione
Poiché le piante di pomodoro soffrono la siccità è necessario che vengano innaffiate abbondantemente e con regolarità. Come abbiamo già accennato, è buona norma irrigare i pomodori la sera quando cala il sole o la mattina presto, quando il sole non è ancora alto e caldo; Attenzione a non bagnare le foglie: il sole intenso potrebbe bruciarle, inoltre serve a scongiurare il pericolo di patologie fungine.
Concimazione
Avendo fertilizzato il terreno prima del trapianto delle piantine la concimazione è quasi superficiale, al massimo può essere aggiungta all’acqua del fertilizzante liquido o del letame, questo per una o due volte a 15 giorni di distanza.
Cimatura
Per coltivare pomodori rigogliosi e forti si procede all’estirpazione dei rami bassi, quelli cioè più vicini al terreno e all’erba cattiva. Con la cimatura si tronca la cima della pianta per agevolarne uno sviluppo laterale e favorire la crescita del pomodoro stesso. Se avete piantato pomodori rampicanti, aggiungete asticelle di legno o fili intrecciati vicino ai solchi che man mano aiuteranno le piantine a crescere in altezza (come le ciliegine).
Raccolto
La prima raccolta di pomodori avviene dopo 1 mese e mezzo dall’interramento e si protrae per 2 o 3 mesi circa.
Coltivare pomodori in vaso
I pomodori possono crescere anche in vasi sul balcone o sul terrazzo; se piantate dei pomodori ciliegino ricordate di mettere una o due piantine massimo per vaso e di inserire un stecca di legno per farle arrampicare. Un altro modo è quello di farle intrecciare vicino al balcone aiutandole con qualche filo.
Le malattie della pianta di pomodoro
Marciume apicale del frutto: di solito la causa è dovuta a un cattivo irrigamento, il frutto si spacca o marcisce la base e l’unica soluzione è quella di eliminare la pianta alla radice.
La muffa delle foglie: è causata da una cattiva areazione: in pratica quando le piante sono in serra o troppo vicine tra loro le foglie tendono ad ammuffire. Anche in questo caso l’unica soluzione è eliminare la pianta dando così maggior spazio alle altre e consentendole di respirare e di non ammalarsi.