Il rododendro è una pianta ornamentale che rende bellissimi balconi e giardini in molte parti del mondo. Il suo nome viene dal greco e si traduce letteralmente rosa (rodo) e albero (dentro), cioè albero delle rose. Quindi se amate coltivare le rose, amerete anche questo albero ornamentale con fiori simili alle rose.
Contenuti dell'articolo
- 1 La pianta di rododendro
- 2 Coltivare rododendro: quando e dove
- 3 Terreno
- 4 Esposizione
- 5 Trapianto
- 6 Irrigazione
- 7 Concimazione
- 8 Fioritura
- 9 Potatura e cimatura
- 10 Moltiplicazione della pianta di rododendro
- 11 Malattie e parassiti di rododendro
- 12 Coltivare rododendro in vaso
- 13 Consociazioni
- 14 Proprietà e Benefici
- 15 Tossicità
- 16 Varietà di rododendro
- 17 Curiosità
- 18 Significato dei fiori: rododendro
La pianta di rododendro
Il rododendro appartiene alla famiglia delle Ericaceae, proprio come le azalea, e al genere Rhododrendron che comprende migliaia di specie di piante di tipo legnoso. Le diverse specie appartenenti al gruppo del Rododendro crescono in molte parti dell’emisfero settentrionale, mentre ce ne sono pochissime o nessuna nei paesi dell’emisfero meridionale. La zona dove crescono di più sono le montagne dell’Asia.
La pianta cresce di solito in forma di arbusto, è quindi di dimensioni contenute e alta un metro o poco più, ci sono delle rare specie che crescono fino a dieci metri in altezza. Le foglie sono di forma ovale o di lancia, abbastanza piccole e con i margini dentellati, di colore verde scuro.
La pagina inferiore delle foglie può variare di colore ed essere bronzo, verde, verde chiaro, grigio, argento o ruggine. Le foglie crescono a spirale lungo i rami del Rododendro, in alcune specie sono ricoperte da lanuggine, in generale sono di una consistenza plastica molto resistenti.
Alcune specie perdono le foglie durante l’autunno, mentre altre sono sempreverdi.
I fiori del Rododendro sono a forma di imbuto e crescono all’apice di rami, singoli o in infiorescenze a grappolo, i petali sono lisci e ondulati, tendono verso l’apertura all’esterno.
I colori variano dal bianco, rosa, fucsia, lavanda, viola, lilla, giallo, arancione, porpora, rosso; in alcune specie possono avere delle screziature o striature. Solo in alcune specie sono profumati. La fioritura di solito avviene dalla metà alla fine di Maggio, in alcune specie inizia invece proprio alla fine dell’inverno.
Coltivare rododendro: quando e dove
Il rododendro è una pianta che può essere coltivata in terrazzi, balconi o giardini in tutta Italia. Si adatta bene al clima e non ha troppi problemi con le temperature fredde. Tuttavia occorre tenere a mente che alcune specie sono più resistenti di altre e scegliere bene al momento dell’acquisto.
Terreno
Il terreno prediletto dal rododendro ha una componente acida, cioè con un PH inferiore al 7. Se il suolo dovesse essere troppo alcalino il rododendro avrà difficoltà fin da subito a crescere e certamente non fiorirà mai. Può avere difficoltà anche con terreni troppo calcarei.
Esposizione
Quando si acquistano piante di rododendro è anche utile tenere a mente che le piante che si trovano in commercio sono state coltivate in quell’ambiente, perciò quando le porterete a casa dovrete sicuramente attendere che si adattino al nuovo ambiente, soprattutto se si passa da interno a esterno.
L’esposizione migliore per il rododendro è la mezz’ombra, dove potrà resistere più agevolmente all’afa estiva. La fioritura sarà migliore e la pianta avrà meno problemi a crescere. Il rododendro dovrebbe adattarsi bene al clima ed è anche un pianta resistente al freddo; tuttavia ci sono delle specie più rustiche e alcune meno rustiche.
Attenzione ai bruschi cambi di temperatura, se in inverno ci sono gelate coprite la pianta per proteggerla e attenzione anche agli spifferi, non esponete la pianta a correnti d’aria continue.
Trapianto
Il rododendro può essere coltivato in vaso e trapiantato nel suolo una volta che si sarà abituato alle condizioni esterne, al clima e all’ambiente. Il trapianto deve sempre essere fatto con tutta la terra che conteneva il vaso in una buca che sia almeno il doppio delle dimensioni delle radici della pianta.
Irrigazione
Il rododendro preferisce un terreno che rimanga sempre umido. Non sopporta bene il suolo troppo bagnato o troppo asciutto. L’acqua piovana delle nostre regioni, ad eccezione delle più aride, dovrebbe essere sufficiente per il rododendro nelle stagioni fredde.
In estate invece dovrete per forza annaffiarlo frequentemente, ma con una piccola quantità d’acqua per volta. L’acqua deve essere assolutamente non calcarea, a meno che non possediate un depuratore quindi, si suggerisce di raccogliere l’acqua piovana e utilizzare quella per irrigare.
Concimazione
Il rododendro ha bisogno di un terreno ricco di sostanze nutritive per supportarsi nella crescita e nella fioritura. Dovrete perciò concimare la pianta con sostanze specifiche per le piante acidofile.
Se volete provare del compost casalingo potete arricchirlo con fondi di caffè. L’ideale è il concime graduale a lento rilascio, andrà somministrato ogni 3 o 4 mesi circa.
Fioritura
Il periodo di fioritura varia, ma per la maggior parte è tra la primavera e l’estate. Solo per pochi tipi di Rododendro avviene in inverno.
Potatura e cimatura
Durante la crescita il Rododendro necessita di una potatura di formazione che lo aiuti a crescere armonioso e a mettere in risalto le sue qualità estetiche.
La potatura si effettua dopo la fioritura, questo perché la pianta fiorisce sempre sui rami nuovi, e bisogna fare attenzione a non rimuovere troppe cime o a tagliare troppa parte delle cime.
In inverno serve rimuovere i rami secchi o avvizziti mentre man mano che i fiori appassiscono è utile rimuoverli in modo che la pianta non sprechi energia per cercare di mantenerli in vita.
Moltiplicazione della pianta di rododendro
È facile e allo stesso tempo difficile entrare in possesso delle piante di rododendro. Le specie spontanee, cioè quelle che crescono in natura, sono irreperibili perché più difficili da coltivare e meno belle da vedere. Gli ibridi, cioè gli incroci tra le spontanee o gli incroci tra altri ibridi sono gli unici che vengono venduti ormai.
Nei vivai più forniti è possibile trovarne qualche specie diversa, altrimenti è raro trovare in giro delle piante di rododendro, che possono tuttavia essere acquistate online o su ordinazione.
Se possedete delle piante di Rododendro sappiate che il metodo migliore per la propagazione è la talea, anche se ne otterrete degli esemplari sempre identici alla pianta madre. Verso la tarda primavera si prelevano porzioni di rami nati l’anno precedente di circa 8-10 cm.
Il taglio deve essere fatto con cesoie ben affilate e disinfettate per evitare problemi; la talea può essere immersa in una soluzione di acqua e ormoni che stimolano la crescita di radici, detti radicanti, facilmente reperibili.
In seguito la talea può essere spostata in un vaso con torba e substrato sabbioso, mantenuta in condizioni di umidità e lontano dal sole diretto, finché non avverrà la radicazione completa. A questo punto può essere coltivata dove più vi piace.
Propagare il Rododendro per seme è possibile, ma molto difficile, si sconsiglia perché gli esemplari che riescono a crescere impiegheranno anni prima di avere una fioritura.
Malattie e parassiti di rododendro
Il Rododendro è spesso vittima di molti tipi di parassiti diversi tra cui: afidi, cocciniglie, bruchi di farfalle notturne e i ragnetti rossi a cui la pianta è particolarmente sensibile e che provocano macchie gialle sulle foglie. Per evitare questo tipo di problemi dovrete necessariamente sottoporre la pianta a trattamenti antiparassitari periodici.
Le malattie in grado di colpire il Rododendro sono invece: il marciume radicale, a cui viene esposto quando è presente una grande quantità di acqua alle radici; la muffa grigia e il fungo exobasidium.
Tutte queste malattie possono essere trattate con composti funghicidi o prevenute con sostanze da somministrare in primavera.
La pianta può anche soffrire di un disturbo chiamato clorosi ferrica, a causa delle condizioni inadatte del terreno in cui sta crescendo o in cui vive. Questa condizione si manifesta tramite un progressivo schiarimento delle foglie e può essere prevenuta mantenendo sempre acido il terreno per il Rododendro.
Coltivare rododendro in vaso
È possibile coltivare il rododendro in vaso, purché sia delle dimensioni giuste. La maggior parte delle varietà infatti raggiunge delle dimensioni superiori a 1 metro. Le indicazioni per la coltivazione e il terreno sono identiche, anche l’esposizione. Va rinvasato ogni 2 anni circa in un vaso più grande arricchendo il terreno con sostanze nutritive a base acida.
Consociazioni
Non esistono particolari abbinamenti per le piante ornamentali, l’importante è che siano esteticamente gradevoli quando accostate e che abbiano le stesse esigenze se devono condividere il terreno di crescita.
Proprietà e Benefici
Il Rododendro vanta delle grandi proprietà diuretiche date dalle sostanze contenute nelle foglie opportunamente trattate. Inoltre ha proprietà ipotensive ed antireumatiche.
Tossicità
Il Rododendro è una pianta velenosa, sia per gli umani che per gli animali, che può causare sintomi molto gravi se ingerita fino a portare alla morte.
Varietà di rododendro
Rododendro Augustinii – Esemplare della flora cinese, è un cespuglio di circa due metri e mezzo, ramificato e rigido; le sue foglie sono allungate, lanceolate, acute, color verde scuro; Ha fiori raggruppati in tre o quattro, a forma di campanula con un diametro fino a 4 o 5 cm; i colori malva chiaro o addirittura blu lavanda con macchie giallo pallido in una delle sue varietà. È sempreverde, raramente con foglie caduche, fiorisce in primavera.
Rododendro Arboreo – Originario dell’Himalaya, è un albero che può superare i dieci metri di altezza; si è adattato bene ad altri climi ma non raggiunge mai l’altezza che porta nei luoghi originari.
Di forma compatta, presenta foglie dure, appuntite, color verde scuro, talvolta color ruggine nella pagina inferiore. Fiori rossi a forma di campana, raggruppati in infiorescenze terminali sferiche, che si aprono all’inizio della primavera. Non si trova facilmente in commercio.
Rododendro Catawbiense – Tra i rododendri più rustici che si possono trovare è originario del Nord America, comunemente usato come portainnesto, proprio per la sua rusticità e adattabilità al terreno e per la sua resistenza al freddo.
Arbusto sempreverde, ramificato, di grandi dimensioni, si espande più in larghezza che in lunghezza. Fiorisce in primavera con fiori lilla-viola, ma esistono anche con fiori bianchi e con fiori lilla intenso o malva bluastro.
Rododendro Auriculatum – Il nome deriva dal fatto che le foglie sono munite alla base di due padiglioni auricolari o spighe che permettono l’identificazione di questa specie anche se non è in fiore e la rendono molto particolare rispetto agli altri rododendri.
Sembra un cespuglio, ma può raggiungere notevoli altezze; le sue foglie sono oblunghe, dure e color verde chiaro possono essere lunghe fino a 30 cm. I fiori, bianchi o rosa, sono profumati e raggruppati in infiorescenze. Fiorisce in estate all’inizio o alla fine.
Rododendro Ferrugineum – È la varietà anche conosciuta come “Rosa delle Alpi”. L’arbusto dall’aspetto irregolare, a forma di cespuglio; non supera mai il metro di altezza. Le foglie sono piccole, allungate o lanceolate, verde brillante nella pagina superiore, color ruggine nella pagina inferiore.
Fiorisce in tarda primavera o inizio estate e si ricopre di fiori rossi o viola. Si adatta molto bene ai climi freddi. Non si trova facilmente in commercio.
Rododentro Griersonianum – Un arbusto dall’aspetto vigoroso, ma anche elegante è originario della Cina. Può raggiungere i tre metri di altezza e presenta foglie lunghe, lanceolate, acute di un bel colore verde con riflessi bronzei sulla faccia superiore; quella inferiore è invece coperta di peluria. Fiorisce a inizio estate e si ricopre di infiorescenze color rosso.
Rododendro Caucasicum – Come dice il nome è originario del Caucaso.È un arbusto compatto, sempreverde di piccole dimensioni, ampiamente utilizzato per ottenere ibridi e varietà coltivate. I fiori sono color bianco crema, punteggiati di lilla, a forma di campana e raggruppati in infiorescenze. Fiorisce in tarda primavera. Non si trova facilmente in commercio.
Rododendro Hirsutum – Specie originaria dell’Europa centrale, si tratta di un arbusto sempreverde cespuglioso con rami tortuosi. Le foglie, raggruppate all’estremità dei rami, sono ovali o ellittiche, con peli ai margini, intere o dentate. I fiori sono color rosa pallido, si aprono all’inizio dell’estate e continuano a fiorire per circa 2 mesi. Non si trova facilmente in commercio.
Rododendro Molle – È un arbusto a foglie caduche, originario della Cina. Ha un aspetto rigido, eretto sul tronco, le foglie sono color verde scuro, ovali o arrotondate, lunghe da 5 a 10 cm.
I fiori crescono in gruppi da 6 a 10, con colori dal rosa pallido a rosa arancio, si aprono durante i primi due mesi di primavera, prima della comparsa delle foglie. Ha dato origine a tutta una serie di varietà coltivate, conosciute con il nome di “Hibridos mollis”.
Rododendro Ponticum – Un arbusto sempreverde originario dell’Asia Minore, ma naturalizzato in molti paesi europei. Forma stuoie spesse e scure con belle foglie verdi lucide. I fiori di color malva o lilla compaiono in novembre e dicembre. Data la rapidità della sua crescita e per il suo aspetto, viene talvolta utilizzato anche per siepi. Si riproduce facilmente anche per seme ed è resistente quindi ampiamente utilizzato come portainnesto.
Rododendro bonsai – Moltissime, se non tutte tra le specie di Rododendro esistenti sono adatte alla coltivazione bonsai. Il tronco rugoso, le radici a raggiera e le foglie piccole sono le qualità che ne fanno un’ottima piccola pianta. La fioritura spettacolare dà ancora più soddisfazione sui bonsai.
Curiosità
Il Rododendro è una pianta molto antica, le prime notizie su di esso sono riportate da Senofonte e i suoi soldati che sulle colline vicino Babilonia finirono quasi avvelenati per il miele fatto con il nettare di questa pianta.
Il primo botanico a classificarlo fu il francese Clusius che lo trovò sui monti dell’arco alpino e lo chiamò anche “rosa alpina” appunto. I primi a portare le specie asiatiche in Europa furono invece gli inglese tra il 1600 e il 1700.
Significato dei fiori: rododendro
Quello del Rododendro, per la sua bellezza e fragilità, è per antonomasia il fiore che viene regalato nelle dichiarazioni d’amore, tuttavia non ha nessun particolare significato di per sé.