
Scegliere di coltivare il sambuco è tra le scelte maggiormente apprezzate grazie alle proprietà di cui è dotato.
La coltivazione è a prova di principiante e non prevede particolari attenzioni; che sia per marmellate o sia per rimedi naturali contro i malanni il sambuco è di gran lunga la bacca maggiormente apprezzata.
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La pianta di sambuco
Il sambuco, meglio noto come sambucus, è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae.
Questa è di grandi dimensioni e talvolta assume la forma di piccolo albero che può raggiungere un massimo di 10 metri. Non è difficile scovarlo tra i boschi planiziari e submontani.
La pianta di sambuco si presenta con rami dal midollo spesso, bianco e leggerissimo, il cui legno è largamente utilizzato per la costruzione di giocattoli popolari come la cerbottana Le foglie sono opposte e di solito la pianta presenta alcune foglioline, in genere cinque, lanceolate e appuntite con margini seghettati.
I famosi fiori di sambuco sono ermafroditi e germogliano in primavera. Questi si presentano di piccole dimensioni, bianchi e profumatissimi. Le bacche di colore nero violaco sono il punto cardine di questa pianta e rappresentano un valido colorante per i vini o come esca nella pesca dei cavedani.

Coltivare sambuco
La pianta aromatica e commestibile di sambuco viene coltivato anche dai meno esperti, grazie alla facilità con la quale conduce la propria crescita a prescindere dalle cure. Apprezzata anche come elegante pianta ornamentale, la scelta di coltivare la pianta di sambuco svetta in classifica tra le richieste maggiori. Qui di seguito o alcuni utili consigli per avviare una copiosa coltura di sambuco.
Esposizione
Anche se non è difficile individuare il sambuco in zone semi ombreggiate, è bene sapere che questa pianta predilige zone soleggiate e ben esposte alla luce diretta, questa esposizione favorirà una copiosa e invidiabile fioritura e la conseguente crescita di bacche.
È importante sapere che ma tollera i venti forti ed è quindi preferibile che venga posizionata in una zona soleggiata ma ben riparata. Si consiglia per una riuscita maggiore un terreno particolarmente calcareo e con un buon tasso di umidità.
Irrigazione
Come già anticipato, la coltivazione è nettamente facilitata dall’adattabilità della pianta. In ogni caso per una maggiore riuscita è importante che la pianta di sambuco abbia acqua a sufficienza. In genere si accontenta dell’acqua piovana ma laddove il clima sia mite o tendente a periodi di siccità è bene intervenire con annaffiature regolari e abbondanti.

Concime
Anche la concimazione della pianta di sambuco non va sottovalutata, questa pratica è in genere compito del periodo primaverile, in concomitanza con la ripresa vegetativa.
In questo periodo va inserito ai piedi delle piante soprattutto azoto, potassio e fosforo che ne favorirà la crescita copiosa di fiori e frutti.
Moltiplicazione del sambuco
La moltiplicazione della pianta di sambuco avviene tramite seme ma può facilmente moltiplicarsi anche tramite talea. Per semina bisogna sapere che si effettua interrando direttamente a dimore delle bacche ben mature in buche profonde circa 3 cm.
È importante che durante la coltivazione il terreno venga mantenuto costantemente umido e mai inzuppato, per evitare i dannosi ristagni idrici e le malattie fungine che ne comporta. Una volta ottenute nuove piante da seme, andranno diradate mentre le talee dovranno essere interrate a circa 30 cm e staccate poi nel corso della stagione autunnale. Le talee andranno recuperate attraverso il sapiente uso di cesoie ben affilate e disinfettate.
Il ricavo andrà poi messo a radicare in un miscuglio di torba e sabbia divise in parti uguali.
Potatura
Questa imponente pianta arbustiva andrà potata ogni anno prima della ripresa vegetativa, questa favorirà la fioritura e la produzione delle bacche. Durante questa pratica andranno potati i rami più vecchi mentre quello giovani andranno accorciati di circa 1 metro dalla superficie del suolo.

Raccolto e conservazione
Del fiore di sambuco va conservato tutto e va raccolto allo stesso modo ogni parte. La raccolta di fiori e foglie di sambuco va da aprile a maggio, mentre i frutti si raccolgono a fine agosto. La corteccia, invece, andrà raccolta in autunno.
Per la conservazione, i fiori andranno fatti essiccare all’aria e in un luogo asciutto. Una volta terminato il processo di essiccazione si scuotono in sacchetti di carta per separarli dai raspi e andranno infine riposti in barattoli di vetro con chiusura ermetica. Le bacche si lavano sotto il getto corrente della fontana e andranno asciugati in un telo pulito, per poi essere congelate.
Proprietà e benefici: i fiori di sambuco
Che sia in cucina o per rimedi officinali, il sambuco offre un ventaglio di proposte invidiabili. In cucina viene usato per la preparazione di deliziose e aromatiche frittelle, torte, sciroppi e fresche insalate miste ricavate dalle bacche.
I fiori invece hanno numerose proprietà e benefici, infatti gli estratti sembrano avere efficacia nella cura delle infezioni dell’apparato respiratorio come bronchite o tosse.
Il sambuco è ricco di principi attivi grazie ai quali i fiori sono diuretici e hanno proprietà diaforetiche, emollienti, pettorali e rinfrescanti. Il tradizionale infuso di fiori di sambuco è un antico rimedio della nonna che ancora oggi viene largamente utilizzato.