Il sedano, conosciuto col nome scientifico di Apium graveolens, è una pianta biennale appartenente alla famiglia delle Apiaceae. Coltivare questa pianta dalle origini mediterranee è utile non solo per le tavole ma anche grazie alle proprietà e ai benefici di cui è dotata. Largamente utilizzata in medicina ed erboristeria, la coltivazione del sedano è la saggia scelta di chi ha l’ambizione di coltivare ortaggi a km 0 da utilizzare per la propria tavola.
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La pianta di sedano
Originaria dell’area mediterranea e coltivata sin dall’antichità, così come le carote e il prezzemolo, il sedano è una pianta ombrellifera a ciclo biennale semplice da coltivare. Questa pianta può raggiungere fino a 80 cm di altezza e durante il primo anno sviluppa la forma a cespo con costole carnose che costituiscono i piccioli delle foglie; queste si presentano di colore verde intenso e si sviluppano alla base delle scanalature lungo le costole. Durante il secondo anno il sedano crea uno scapo ramificato sul quasi germogliano fiori in infiorescenza a ombrella.
Coltivare sedano: quando e dove
Coltivare il sedano è un gioco da ragazzi. Questa splendida pianta infatti costituisce un’alternativa resistenza a tutti i tipi di orti, sebbene prediliga i climi temperati che segnino intorno ai 20°C. L’unico nemico della pianta di sedano è il gelo quindi è bene prediligere il sole o la mezz’ombra.
La semina della pianta è bene avvenga a fine autunno o inizio inverno, in questo secondo caso è bene scegliere i mesi di febbraio e marzo.
Terreno
Il terreno ideale per ottenere un’ottima coltivazione di sedano è quello ricco di sostanze organiche e ben drenato. Il terreno soffice e drenato, infatti, permette al sedano di avere un suolo umido e privo dei fastidiosi ristagni idrici.
Esposizione
Come già anticipato questa pianta dall’origine mediterranea ama il clima temperato e non tollera il gelo. A tal proposito è necessario scegliere per il sedano una collocazione adeguata. L’esposizione è bene avvenga al sole o in zone di mezz’ombra.
Trapianto
Il trapianto del sedano avviene sempre nell’orto dopo la semina. Essendo la sua fase iniziale di crescita molto lenta, non andrà messo a dimora immediatamente. Il trapianto del sedano è da consigliarsi solo una volta cresciuto 4-5 cm.
Irrigazione
Questa pianta ama l’acqua per cui l’irrigazione richiesta non deve scarseggiare. E’ a tal proposito che gioca un ruolo fondamentale il terreno, se non è ben drenato può causare i fastidiosi quanto dannosi ristagni idrici. Le irrigazioni del sedano dovranno avvenire ogni 2 o 3 giorni. Una pratica utile alla pianta è quella della pacciamatura per sfruttare sia l’acqua sia il calore.
Concimazione
Già abbiamo parlato di terreno soffice e ben drenato che permetta al sedano di evitare i ristagni idrici. Un altro punto necessario è che il suolo sia nutrito di sostanze organiche e a questo punto interviene il compost o il letame maturo da distribuire con moderazione. Il concime può essere quindi a base letamica o a base organica, come per esempio il solfato di ammonio che può essere somministrato in granuli.
Raccolto
Dopo una giusta coltivazione del sedano, veloce se avviata alla giusta temperatura, si può procedere al raccolto dell’ortaggio. La raccolta avviene tra settembre e ottobre e bisogna in questo caso utilizzare il momento appropriato: caso contrario il sedano ingiallirà e seccherà. Una volta finito il ciclo biennale si raccoglie tagliando la pianta al colletto e una volta recisa è lì che ricrescerà un nuovo fusto; essendo però la pianta ormai vecchia avrà una minore produttività.
Moltiplicazione della pianta di sedano
La moltiplicazione della pianta di sedano avviene per semina. Questa deve avvenire in semenzaio a file ravvicinate o in vasetti contenenti torba e dall’uno a tre semi. Il seme dovrà essere ricoperto con un leggerissimo strato di terreno da mantenere sempre umido fino allo sviluppo della pianta. Una volta seminato e la pianta avrà sviluppato 4-5 foglie si può procedere col trapianto e la messa a dimora, continuando però con le abbondanti irrigazioni.
Malattie e parassiti di sedano
Così come il prezzemolo la pianta di sedano subisce i maggiori danni a causa del lungo tempo di crescita. La cercospora è sicuramente tra le principali malattie che interessano questo ortaggio. Si presenta con macchie che seccano la pianta e la malattia si prolifera soprattutto nelle zone con elevate temperature. Anche i parassiti costituiscono un potenziale nemico della coltivazione, in particolare i fastidiosi afidi neri o altri insetti come la mosca del sedano e le nottue terricole.
Coltivare sedano in vaso
Per chi non avesse a disposizione uno spazio aperto nel quale coltivare il sedano, è utile procedere con la pianta in vaso. La pianta di sedano ama i climi miti e odia gli sbalzi di temperatura ed è per tale ragione che si raccomanda di inserire la pianta in vaso ai primi freddi e lasciarla in una zona ben illuminata e dal clima temperato. Per il terreno è necessario sia ben drenato e la concimazione prevede l’utilizzo di solfato di ammonio. E’ importante tenere la pianta sempre umida attraverso il sapiente utilizzo di irrigazioni regolari. Per la coltivazione in vaso si consiglia un vaso dal diametro di 25 cm.
Consociazioni
Per ovviare al problema dello spazio e fornire una soluzione valida e benefica per l’ecosistema è importante impreziosire le piante con la consociazione. Anche nel caso del sedano è importante abbinare consociazioni adeguate. In questo caso si consigliano: cavoli, cavoli rapa, cetrioli, fagioli rampicanti, pomodori e porri. Attenzione però alla vicinanza di lattuga, mais e patate che sono fortemente sconsigliate.
Proprietà e Benefici
Questo straordinari ortaggio può essere consumato crudo, in insalate o cotto in minestre, zuppe e soffritti. Oltre che utile a benefiche centrifughe. Le proprietà del sedano sono innumerevoli ed è largamente usato anche in medicina ed erboristeria. Questo alimento è povero di calorie e contiene vitamina A, B1, B2, C, E e K. Oltre che ricco sali minerali quali magnesio, fosforo, calcio e sodio. Avendo una buona quantità di sodio il sedano viene essiccato e utilizzato come sostituto del sale ed è un ottimo compromesso per chi soffre di ipertensione arteriosa. Fin dai tempi degli Egizi, questo ortaggio viene annoverato tra le erbe officinali grazie agli oli essenziali di cui è dotato: il limonene in particolare che ha proprietà digestive.
Curiosità
Una curiosità legata al sedano, e in particolar modo al sedano rapa, è il fatto che questo ortaggio, durante le guerre mondiali, veniva servito agli ospiti nei collegi di frati e suore, crudo e grattugiato.
Varietà di sedano
Le varietà di sedano si dividono in tre famiglie: il sedano tradizionale, il sedano rapa e quello da taglio. Del primo tipo si consuma e raccoglie la parte area, tagliando la pianta dal colletto e all’interno della cui famiglia troviamo il Monterey, il verde di Chioggia e il Golden Boy. Del secondo tipo, il sedano rapa, troviamo il largo utilizzo in Italia. Questo si consuma crudo all’insalata ma anche cotto e viene chiamato anche sedano di Verona. Il terzo e ultimo tipo, a cui appartiene la varietà Safir, appartiene al consumo a foglie che danno vita a più di un raccolto durante tutta la stagione.