Il tiglio comune, nome diffuso per tilia vulgaris, è un albero molto bello, appartenente alla famiglia delle Tiliacee. Il suo nome deriva dal termine greco “ptilon” con il significato di ala, in riferimento alla sua brattea foliacea che agevola la diffusione dei grappoli di frutto grazie al soffiare del vento. Le diverse specie sono originarie di diverse zone del mondo, dall’Europa, all’America all’Asia. Scopriamo come coltivare questa pianta.
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Terreno
Il tiglio per crescere in maniera corretta ha bisogno di un terreno equilibrato. È uno dei fattori sui quali bisogna prestare la maggiore attenzione. Parliamo infatti di un albero che sopporta abbastanza facilmente l’inquinamento atmosferico al punto di essere una delle scelte di elezione in ambito urbano. Ma affinché le sue radici attecchiscano bene e siano in grado di nutrire la pianta, il terreno non deve essere né troppo umido né troppo asciutto.
Esposizione
Il tiglio comune predilige posizioni di sole, tollerando ugualmente climi torridi e climi a inverno rigido. Ha ottime capacità di adattamento agli ambienti urbani, e comunque ottime capacità di adattamento alle diverse temperature. Per il tiglio da interni, meglio mantenere durante l’anno una temperatura che si aggiri intorno ai 10 o 15 gradi.
Trapianto
Il trapianto e la messa a dimora del tiglio sono i primi passi per avviare questa coltivazione. al momento del trapianto del tiglio, è consigliato interrare 5 kg di letame o composto ben maturo. In caso di terreni poveri, è bene somministrare 5 kg di letame o composto ben maturo almeno una volta all’anno.
Irrigazione
Il tiglio non richiede particolari annaffiature, si accontenta delle piogge, fatta eccezione per i periodi di lunga siccità, in quel caso deve essere annaffiata, evitando però i ristagni idrici.
Concimazione
Il tiglio non ha bisogno di particolari concimazioni se il terreno è abbastanza ricco naturalmente. È una pianta che necessita di molto poco da questo punto di vista, quindi del letame mescolato con la terra al momento dell’impianto o della semina può essere considerato sufficiente.
Fioritura
La fioritura avviene intorno al mese di giugno. I fiori hanno proprietà medicamentose e non ha particolari esigenze, dal profumo eccezionale, sono commestibili. I fiori, riuniti in infiorescenze, hanno un intenso profumo e producono piccoli frutti sferici dal diametro di 4-5 mm e di colore verdastro. I frutti, più scuri a maturazione ultimata, sono pelosi e contengono un seme marrone. La raccolta dei fiori va eseguita prima che siano completamente schiusi, quindi all’inizio della fioritura. Prima di essere consumati, i fiori di tiglio vanno essiccati.
Raccolto
I fiori di tiglio trovano innumerevoli usi erboristici. Vanno raccolti con la loro brattea, possibilmente la mattina e quando non siano ancora del tutto aperti. Il metodo più comune di conservazione è l’essiccazione: si pongono su delle griglie, in una zona ombreggiata, ma ventilata. Rigiriamoli frequentemente e conserviamoli poi in sacchetti di carta o barattoli a chiusura ermetica.
Potatura e cimatura
Gli alberi giovani possono necessitare di potature di formazione; in seguito questo tipo di interventi non sarà più necessario, soprattutto se lo spazio che avremo lasciato per la crescita sarà adeguato. Il periodo migliore per la potatura è senz’altro l’autunno inoltrato, in alternativa possiamo operare ad agosto. Vanno assolutamente evitati invece i momenti di ripresa vegetativa e la fine dell’estate.
Moltiplicazione della pianta di tiglio
Le nuove piante si possono ottenere da seme, da talea da pollone di ceppaia.
La semina si esegue alla fine dell’inverno o in primavera in semenzai all’aperto o in vaso. Per facilitare la germinazione dei semi, spesso duri e lenti a germinare, occorre intervenire con stratificazione per 4-5 mesi a temperatura di 25-27 °C e poi per lo stesso periodo a 2°C. Un’ altra tecnica consiste nel trattare i semi con acido nitrico concentrato per circa un’ora e mezzo-due, quindi, occorre lavarli, asciugarli e successivamente immergerli per circa 15 minuti in una soluzione di acido solforico concentrato per intaccare il tegumento seminale, interrandoli successivamente per 4 mesi a 2°C. Se possibile, conviene raccogliere i semi direttamente dalla pianta, e questa operazione va eseguita quando i tegumenti seminali iniziano a virare al bruno. L’immediata messa in semenzaio accelera il momento della germinazione, permettendo di avere piccole piantine pronte per la messa a dimora in vivaio già nell’autunno successivo.
La moltiplicazione per talea semi legnosa si esegue impiegando i polloni che crescono alla base dell’albero. La capacità di radicare dei polloni è molto elevata e su questi è possibile eseguire anche delle margotte. Nella fase di radicazione delle giovani piantine, sarà importante apportare acqua frequentemente distribuendola anche per nebulizzazione. Sulle giovani piante di tiglio è possibile intervenire con l’innesto per ottenere piante omogenee o di varietà particolari.
Malattie e parassiti del tiglio
Gli alberi di tiglio vengono spesso attaccati massicciamente dagli afidi, che solitamente non causano danni irreparabili alla pianta ma che possono causare problemi a persone o oggetti che godono dell’ombra sotto la pianta, infatti le presenze degli afidi causano la fuoriuscita della cosiddetta melata, una sostanza densa e appiccicosa che precipita al suolo.
Alcuni tigli possono essere attaccati dal bruco americano, Hyphantria cunea, che divora rapidamente la maggior parte della chioma, causando anche seri danni. I fiori del tiglio attirano le api, di questo fatto dovrebbero tener conto le persone allergiche alla puntura di questi insetti nel caso in cui desiderassero piantare un tiglio nel loro giardino. Il tiglio, sebbene molto resistente, è spesso vittima di attacchi di insetti. I più comuni sono gli afidi e la cocciniglia. Gli afidi sono causa di abbondante caduta di melata e, in caso di gravi infestazioni, possono indebolire notevolmente l’albero: interveniamo con prodotti specifici e laviamo via l’eventuale fumaggine con appositi saponi. Abbastanza frequente è anche la comparsa di galle causate da acari: non causano gravi danni, se non dal punto di vista estetico. Eliminiamo eventualmente i rami colpiti, se il problema è esteso.
Coltivare tiglio in vaso
Il tiglio è un albero di semplice coltivazione: prima di inserirlo nel nostro giardino dobbiamo però accertarci di avere sufficiente spazio a disposizione. Una collocazione sottodimensionata ci costringerebbe, in futuro, a potature drastiche, dannose per la pianta e poco eleganti. Quindi anche per la coltivazione in vaso, è bene seguire delle piccole manovre. Scaviamo una buca larga e profonda circa 1 metro e rompiamo bene le pareti con un forcone. Inseriamo il pane di terra (o le radici) e riempiamo con una miscela: preferibilmente terra di campo leggermente argillosa mescolata ad abbondante stallatico sfarinato. Inseriamo subito accanto uno o più tutori, cui legheremo il tronco. Compattiamo bene e irrighiamo abbondantemente.
Gli esemplari isolati necessitano di almeno 15 metri di spazio libero in ogni direzione (esistono però varietà più contenute che si accontentano anche solo di 6). Se vogliamo realizzare un viale potremo lasciare anche solo 6-7 metri, a patto poi di effettuare regolari potature.
Consociazioni
La consociazione è una tecnica che prevede la coltivazione contemporanea di due o più specie di piante sullo stesso terreno, è tipica anche del tiglio, e Possiamo trovare il tiglio, spesso in consociazione con carpino, farnia, olmo campestre, ontano nero, frassino maggiore, acero di monte, olmo montano e faggio. In Italia è poco comune allo stato spontaneo, si trova frequentemente in parchi e giardini.
Proprietà e benefici
Nelle foglie e nei fiori del tiglio sono presenti flavonoidi, cumarine, oli essenziali, mucillaggini, tannini e zuccheri, tutti principi attivi che vengono usati in fitoterapia per combattere l’insonnia, la tachicardia, il mal di testa e gli stati d’ansia e di stress, dato che questa pianta svolge un’azione rilassante sul sistema circolatorio. Molto utile è anche il gemmoderivato di tiglio che si ottiene dalle gemme fresche e si usa per la sua azione sedativa e contro le palpitazioni e l’ipertensione da stress. Il tiglio inoltre, è un ottimo antispasmodico da usare in caso di intestino irritabile.
Curiosità
Il tiglio rappresenta la femminilità. Questo è dovuto al fatto che per i greci il tiglio è sempre stato un albero caro ad Afrodite. Raccontano le leggende che Filira, una delle ninfe figlie di Oceano, ebbe un figlio da Crono, il centauro di Chirone. Spaventata dall’essere che diede al mondo, chiede al padre di essere uccisa: il dio decise di trasformarla in una pianta di tiglio. Quest’albero viene considerato anche simbolo dell’amore coniugale. E sempre grazie ai greci. Essi infatti raccontavano di una coppia di vecchi sposi, Bauci e Filemone, ancora fortemente innamorati come appena uniti in matrimonio. Un giorno bussarono alla porta Ermes e Zeus sotto sembianze umane. I due furono gli unici a non trattar male i due dei. Decisero per questo di salvare la vita alla coppia senza infliggere loro la punizione prevista per gli altri, facendogli un ulteriore regalo: la possibilità di “morire insieme”. Nel momento in cui iniziarono a star male, i due sposi iniziarono a trasformarsi in due alberi, Bauci in una quercia e Filemone in un tiglio riuscendo a rimanere uniti per sempre.
Varietà di tiglio
Ci sono molte varietà di Tiglio, le più importanti sono: Tilia cordata
Detto tiglio selvatico, ha foglie rotonde, fino a 8 cm, finemente dentellate. Produce fiori crema, molto profumati. La chioma ha forma conica e raggiunge i 30 metri di altezza. Molto rustico, adatto a tutta Italia.
Tilia platyphyllos – Detto tiglio dalle foglie grandi; le foglie sono rotonde, larghe fino a 20 cm, verde chiaro e virano in autunno al giallo acceso. Produce abbondanti fiori gialli. Può raggiungere i 35 m di altezza. Molto rustico.
Tilia europea – Detto anche tiglio comune, ha foglie verde acido, con il retro vellutato. Fiore giallo molto profumato. Cresce fino a 30 metri. Molto rustico.
Tilia americana – Foglie fino a 20 cm di diametro, bruscamente affusolate all’apice, dentellate. Produce fiori gialli a mazzetti. Ha portamento a colonna larga, alto fino a 30 metri. Molto rustico.
Tilia mongolica – Ha foglie largamente ovali, lunghe fino a 7,5 cm e divise in 3-5 lobi. Da giovani sono rossastre, poi verdi lucide con retro glauco. I fiori sono giallo pallido, a grappoli, molto profumati. Cresce fino a 15 m, adatto a medi giardini. Rusticissimo, anche da metà montagna.
Grazie!
La chiarezza e la semplicità della descrizione sono rare e mi piacciono molto.
Ho trovato qui un luogo dove ricevere informazioni nei miei tentativi un pò ingenui ed istintivi di riempire un terrazzino di 23/24 metri quadrati! Mi piaccioni gli alberi, quindi non sarà semplice…