Come coltivare topinambur

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Il topinambur è un ingrediente che da poco è entrato a far parte della nostra alimentazione, riscuotendo un discreto successo. Mi sembra doveroso, di conseguenza, dedicargli uno spazio, cercando di spiegarvi nei minimi dettagli come e con quale semplicità può essere coltivato, ma anche perché è un alimento meritevole di rimanere sulle nostre tavole.

La pianta di topinambur

Il topinambur è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae e, più in generale, al genere heliantus. In realtà questa pianta possiede un’infinità di nomi: viene chiamata rapa tedesca o anche carciofo di Gerusalemme o ancora girasole del Canada. Quest’ultimo nome deriva proprio dalla sua inflorescenza, infatti i fiori della pianta somigliano proprio a dei girasoli, ma molto più piccoli (con diametro dai 4 ai 10 cm) e che come i primi seguono il moto solare. Il topinambur rientra tra le erbacee perenni ed è una pianta veramente molto grande con l’altezza del fusto di 3 m.

La parte più preziosa e conosciuta di questa pianta sono proprio i suoi tuberi. Il tubero è commestibile e spesso viene usato in cucina. Questi hanno un vero e proprio tempo di maturazione che va dopo la fioritura, ovvero da agosto a settembre. Proprio la fioritura è un’altra parte molto importante della pianta di topinambur, infatti questa finisce con i mesi invernale, proprio il momento durante il quale la pianta si secca e finisce il suo ciclo vegetativo.  Questo inizierà nuovamente con la nascita dei tuberi nei mesi primaverili.

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Topinambur fiore (Foto©Pixabay)

Dove e quando coltivare topinambur

Prima di coltivare una pianta di questo tipo, devi assolutamente considerare che si sta parlando di una pianta infestante, quindi dovrai pensare bene a quale spazio affidargli. Ovunque tu voglia posizionarla, delimita bene lo spazio che gli puoi dedicare, in modo che il topinambur occupi esclusivamente quest’ultimo, senza rovinare le altre coltivazione. Nonostante sia una pianta poco esigente, quindi qualsiasi posto può essere l’ideale, ricorda che il suo habitat naturale è quello di riva del fiume, quindi caratterizzato da un terreno umido. Generalmente i tuberi vengono raccolti quando è inverno, detto ciò ti consiglio di coltivare la pianta a fine inverno in modo da rispettare questa usanza.

Terreno

Come abbiamo detto questa pianta non ha grandi esigenze, nonostante ciò dobbiamo comunque impegnarci a ricreare un habitat che sia vicino a quello natio e che sia confortevole per la pianta. Avremmo bisogno di un terreno umido, poco compatto e a medio impasto. Quindi un terreno arioso e con almeno un 50% di sabbia che permetterà di garantire una buona umidità, evitando i ristagni idrici.

radice topinambur
Fiori di topinambur (Foto©Pixabay)

Irrigazione

Questa pianta non necessita di un irrigazione costante. Nonostante ciò il carciofo di Gerusalemme non ama affatto i terreni aridi, quindi l’irrigazione si renderà importantissima da svolgere durante le estati più torride. In questo caso effettua in irrigazione leggera, ma costante e facendo attenzione a non bagnare le foglie.

Concimazione

Per quanto riguarda la concimazione, in realtà quest’ultima non è strettamente necessario. Se proprio volessi assicurarti una pianta forte e vigorosa,  potresti somministrargli durante l’inverno del concime organico come il letame di cavallo; quale dovrai porre sulla superficie del terreno per stimolare la crescita di nuovi germogli.

tubero topinambur
Fiore del topinambur (Foto©Pixabay)

Raccolto

Abbiamo già accennato alla maturazione del tubero che avviene proprio dopo la fioritura. Il raccolto è da effettuarsi in concomitanza con la prima, quindi durante i mesi autunnali in particolar modo ottobre. La grandezza dei tuberi che ti puoi aspettare, la si può precedentemente definire dalla grandezza del fusto. Quest’ultimo più è grande e pesante più avrà necessità di essere sorretto da radici grandi e ramificate e, di conseguenza, maggiormente i tuberi saranno grandi, ma anche maggiore sarà la loro quantità.

Raccogli i tuberi aiutandoti con una zappa, attraverso la quale potrai scavare e farti strada. Proprio perché le radici della pianta in questione tendono a estendersi di molto, ti consiglio vivamente di andare in profondità (10 cm-25 cm in profondità), in modo da raccogliere tutti i topinambur, se non fosse così la pianta crescerebbe nuovamente in modo incontrollato. Una volta effettuato il raccolto lasciali seccare due giorni all’aria e di seguito procedi a togliere tutto il terriccio che è rimasto attaccato loro.

Conservazione dei tuberi di topinambur

La conservazione del topinambur è importantissima, in modo da avere un ortaggio sempre fresco. La nostra rapa tedesca, una volta venuta alla luce, diviene delicatissima e teme l’umidità; proprio per questo la si dovrà conservare in un posto fresco e asciutto, magari dentro un po’ di sabbia o di riso. La conservazione deve essere effettuata nel modo più corretto possibile o potresti rischiare di far marcire tutto il tuo sudato raccolto.

carciofi di gerusalemme
Come coltivare il topinambur (Foto©Pixabay)

Moltiplicazione per seme e per tubero

Il topinambur si moltiplica pressoché come le patate, ovvero in due modi: per seme e per tubero. La moltiplicazione per tubero è quella più semplice perché rispetta il ciclo naturale della pianta. In questo caso dovrai prendere un topinambur dal tuo raccolto e impiantarlo nuovamente dove vuoi. Fatto ciò la pianta si moltiplicherà in modo autonomo. La moltiplicazione per seme è poco più complicata. I semi dovranno essere raccolti direttamente dai fiori; dovrai poi seminarli in un terriccio da mantenere umido. Quando i germogli raggiungeranno i 10 cm saranno pronti per essere impiantanti in pieno campo.

Coltivazione domestica del topinambur

La coltivazione domestica, quindi in vaso o sul balcone, di questa pianta è ostacolata da un solo fattore: la grandezza effettiva di questa pianta. detto ciò, non solo si presenta poco conveniente se finalizzata esclusivamente alla raccolta dei tuberi in quanto le radici non avranno mai tanto spazio per estendersi quanto devono, ma nel caso avessi desiderio di effettuarla, dovrai considerare effettivamente gli spazi che hai a disposizione. Importantissima sono le misure che il tuo vaso dovrà avere, quindi all’incirca dovrà essere profondo 20 cm e avere un diametro di 50 cm e questo per una sola pianta; di conseguenza ribadisco l’importanza di considerare gli spazi che hai a disposizione. Per quanto riguarda le cure che devi dedicare alla pianta, queste differiscono dalla normale coltivazione solo per l’irrigazione che dovrà essere più frequente, in quanto in questo caso il terriccio non prenderà l’umidità della quale ha bisogno dall’ambiente circostante.

patata topinambur
Pianta del topinambur (Foto©Pixabay)

Malattie e parassiti

Per quanto riguarda ciò il topinambur si dimostra una delle piante più semplici da coltivare e degna anche dei veri e propri pollici neri. Data la sua resistenza e la sua capacità di crescere ovunque, questa pianta non teme gli attacchi di vari parassiti, né tanto meno di malattie e con ciò si intende anche quelli più comuni. L’unico problema potrebbe derivare dai topi che tendono a rovinare i tuberi, quindi cerca di limitarne la presenza in giardino.

Proprietà e benefici

Il topinambur grazie a tutte le sue proprietà si dimostra un perfetto alleato da inserire quotidianamente nella nostra dieta, anche semplicemente per vivere meglio. Innanzitutto questo tubero contiene della vitamina B che ci aiuta a sconfiggere la stanchezza. È ricco anche di vitamina A,C ed E che insieme e con l’aggiunta di carotenoidi e flavoinoidi è ottimo per la battaglia ai radicali liberi. Ricordiamo che, a differenza della patata, per le sue proprietà nutrizionali è da considerarsi a tutti gli effetti un ortaggio, quindi non solo arricchirà la nostra alimentazione di sali minerali e antiossidanti, ma essendo ricco di fibre ci aiuterà a evitare la stipsi.

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