La violetta africana, conosciuta anche come Saintpaulia Ionantha, è una splendida piantina, piccola, ma dall’immenso fascino.
Una specie perfetta per essere coltivata in vaso e capace di adattarsi a qualsiasi ambiente domestico, trasformandolo con la sua colorata eleganza. Scopriamo qualche nozione in più.
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Violetta africana
La violetta africana appartiene alla famiglia delle Gesneriaceae, ed il genere di appartenenza (Saintpaulia). È una pianta erbacea sempre verde, originaria dell’Africa per questo prende il nome di “Violetta africana”.
Oltre ad essere una pianta di semplice coltivazione, questa attira molto per la sua bellezza. È una pianta di piccole dimensioni, e come si dice: “nella botte piccola c’è il vino buono”, ed è proprio il caso di questa splendida piantina; le foglie partono direttamente dalla radice con la loro splendida forma a cuore, ricoperte da una sottile peluria e caratterizzate da nervature ben visibili su di uno sfondo verde intenso, creando una vera e propria nuvoletta, che sembra sorreggere la parte superiore della stessa pianta, dove i tanti fiori si mostrano in tutta la loro bellezza.
Questi ultimi sono riuniti in gruppi da un minimo di due unità ad un massimo di otto ed hanno un bel colore viola intenso.
Coltivare violetta africana: quando e dove
La splendida violetta può essere coltivata ovunque, purché ci sia luce a sufficienza, sul terrazzo, in giardino, in casa o in una splendida aiuola in cortile. Viene spesso coltivata come pianta annuale, ma se si vuole tenerla come perenne e avere una buona fioritura anche l’anno successivo, durante l’inverno va tenuta a temperature fra i 12 e i 15 gradi, in modo da mantenerla a riposo vegetativo e al suo risveglio primaverile poter rifiorire copiosamente.
Quindi il periodo perfetto per la coltivazione è l’autunno.
Terreno
Il terreno perfetto per la violetta è un terreno soffice ben drenato, ma non saturo di acqua, concimato e leggermente acidulo.
Esposizione
Come già preannunciato, la violetta africana predilige l’esposizione alla luce del sole, per questo sarebbe ottimo posizionarla alla luce, ma non al sole diretto, e soprattutto a temperature non inferiori a 15°.
Trapianto
Il trapianto della violetta avviene all’incirca ogni 2/3 anni, quando le radici fuoriescono dal vaso.
Irrigazione
La Violetta africana va annaffiata con regolarità e moderazione. Poche semplici accortezze per garantire le migliori condizioni di crescita alla pianta.
Durante il periodo più caldo dell’anno, ad esempio, le annaffiature devono essere continue, mentre in inverno la frequenza degli interventi deve abbassarsi notevolmente. Bisogna procedere solo quando lo strato superiore del terriccio è completamente asciugato, utilizzando sempre acqua non fredda; essa ama l’umidità, ma non gli eccessi di acqua che possono causare ristagni.
Inoltre, prestare la massima attenzione nel non bagnare direttamente le carnose foglie, che potrebbero essere soggette a marciume e muffe.
Concimazione
Ma quale concime possiamo utilizzare per la nostra splendida piantina? Beh, le risposte sono diverse, ma sicuramente per un’ottima riuscita di quest’ultima, si può optare per una soluzione liquida e con maggiori percentuali di potassio e fosforo che sarà poi in realtà, da preferire a qualsiasi altro concime.
Le operazioni di fertilizzazione devono avvenire ogni 15 giorni circa durante il periodo primaverile, diluendo il concime nell’acqua utilizzata per l’irrigazione, in questo modo, la pianta avrà tutto il nutrimento necessario per avviarsi verso una copiosa fioritura. Nel periodo invernale basterà intervenire invece, ogni 30/40 giorni circa.
Fioritura
Quando il termometro si trova tra i 18° ed i 25° si sviluppa la fioritura; quindi, più o meno con l’inizio della primavera quando le giornate iniziano a riscaldarsi, per poi farci godere della loro bellezza per tutta l’estate. I fiori sono splendidi, di un colore viola intenso, fiori semplici formati da cinque petali e stami centrali molto evidenti.
Moltiplicazione della pianta di violetta africana
La moltiplicazione della Violetta africana può avvenire seguendo due diverse strade, entrambe percorribili anche da chi non si identifica come esperto dal pollice verde, ossia può avvenire per talea o per immersione di foglie in acqua.
Malattie e parassiti
Molto bella e non solo amata da tutti noi, ma la povera violetta africana, è molto amata anche dai piccoli parassiti che tendono spesso a colpirla. È da fare attenzione agli afidi, essi sono soliti attaccare le foglie ed i fiori della violetta, succhiando la linfa e provocando gravi danni.
Poi c’è la cocciniglia cotonosa che attacca la pianta quando il clima risulta essere particolarmente caldo e secco, poi ancora troviamo gli acari che attaccano fiori e foglie, ed infine troviamo i funghi: sempre massima attenzione deve essere prestata alle irrigazioni, evitando squilibri idrici (che possono provocare ingiallimento e appassimento delle foglie) e ristagni, che causano il marciume radicale.
Funghi come il Fusarium, il Rhizoctonia o la Phytophtora sono sempre pronti ad attaccare queste deliziose piantine.
Curiosità
Ci sono diverse curiosità su questa splendida piantina. Noi sappiamo che la violetta africana è conosciuta anche con il nome di Saintpaulia Ionantha, ma cosa significherà questo nome “Ionantha”? La traduzione del termine indicato è “con fiori simili a violette”: la somiglianza tra i fiori delle due specie è a dir poco incredibile, anche se tra Saintpaulie e Viole non c’è alcuna relazione botanica.
Sono piante unite dal colore dei fiori, ed il genere prende il nome dal barone Walter Von Saint Paul- lellare (berlinese, vissuto fra il 1860 ed il 1910), il quale scoprì nel 1892 la specie più nota, la Saintpaulia Ionantha, proveniente dalla Tanzania, più precisamente dai Monti Usambara.
La violetta africana viene anche chiamata “Violetta del Capo”, “Violetta del Kilimangiaro” e “Viola di velluto”. Inoltre molti pensano che sia una pianta tossica per i propri animali, ma la vera e propria curiosità e scoperta è proprio questa, ovvero che è una pianta commestibile per gli animali domestici quali cani e gatti, quindi non è tossica
Significato dei fiori: Violetta africana
Nel linguaggio dei fiori il significato della Violetta africana è ben preciso: “io ritornerò sempre”.
Regalare la Violetta africana alla persona amata o ad una persona alla quale si è legati da un particolare rapporto, quindi un’amica, un amico, un parente, è la scelta giusta. In contemporanea, alla stessa pianta è anche collegato il significato di umiltà e modestia.