La pianta di zafferano ha origini antichissime, se ne parla addirittura nei papiri egiziani e fin da subito gli viene riconosciuto un gran valore. Infatti visto il modo in cui lo zafferano deve esser trattato (rigorosamente a mano) è considerata la spezia più costosa al mondo.
Lo zafferano viene importato dall’Asia fino alla Spagna per poi diffondersi in tutta Europa. Appartiene alla famiglia delle Iridacee ed è coltivato soprattutto in India e in Iran, ma anche in Italia c’è una piccola produzione a marchio DOP concentrata tra Toscana, Umbria, Sardegna e Marche.
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Come ricavare lo zafferano dalla pianta
La pianta dello zafferano è composta da un bulbo circolare dal quale spuntano foglie e fiori, da quest’ultimi viene ricavato lo stimma (parte femminile del fiore che riceve il polline) che viene essiccato e utilizzato in cucina in vari modi. Si capisce bene perché lo zafferano è uno dei dieci cibi più cari al mondo: 1 kg di pistilli costa circa 12mila euro e per ricavare questo peso occorrono migliaia e migliaia di piante.
Coltivazione dello zafferano
Coltivare zafferano non è un’impresa facile, si devono conoscere bene le nozioni base dell’agricoltore, si deve avere molta pazienza e qualche soldo in tasca. Coltivare zafferano in orto o in vaso vuol dire produrre una dose di spezie per consumo familiare.
Quando coltivare zafferano
Il periodo giusto per piantare lo zafferano è agli inizi di settembre, mentre la preparazione del terreno avviene durante la primavera.
Condizioni climatiche adatte
Lo zafferano è una pianta che riesce a sopportare sia inverni rigidi (-10°C) sia estati calde (38-40°C) ma marcisce quando c’è eccessiva pioggia a causa dei ristagni d’acqua.
Preparazione del terreno per la semina
Prima di iniziare una produzione di zafferano bisogna scegliere un terreno adatto alle sue esigenze, in linea di massima riesce ad adattarsi bene a qualunque orto con un buon drenaggio, prediligendo inoltre terreni sabbiosi.
Prima della piantagione (che avviene come abbiamo detto a settembre) bisogna preparare il terreno durante la primavera attraverso:
- Aratura: ovvero smovere il terreno fino a 30-35 cm. utilizzando una zappa o una vanga;
- Concimazione: ossia interrare del concime organico maturo (2 kg. per mq.), ricoprire poi con il letame e con zolle di terra utilizzando una zappa o un rastrello.
Come impiantare i bulbi
I bulbi di zafferano possono essere acquistati presso rivenditori specializzati o anche online; per avere un raccolto già dal primo anno bisogna piantare bulbi dal diametro maggiore di 3 cm. altrimenti la crescita richiederà un anno in più.
I bulbi devono essere interrati a una profondità di 10-15 cm. e distanti tra loro 8-10 cm., tra le file ci deve essere uno spazio di 60-70 cm. per le operazioni di manutenzione e di crescita delle piantine.
Dopo il primo anno e dopo la fioritura, il bulbo vecchio lascia spazio a bulbi nuovi che sono nati vicino. Verso fino agosto del successivo anno i bulbi giovani possono essere scavati e riposti in uno scatolo ad asciugare, dopo pochi giorni possono essere ripiantati per una nuova produzione; prima però bisogna ripreparare il terreno dell’orto o cambiare il terreno nei vasi, se si tratta di una coltivazione in vaso.
Periodicamente, durante la crescita dello zafferano, bisogna eliminare l’erbaccia che nasce vicino, meglio se si estirpa a mano senza utilizzare prodotti chimici.
Irrigazione
Le piantine di zafferano non hanno bisogno di molta acqua, se la coltivazione è in pieno campo e se è in Italia, basta anche solo l’acqua piovana a irrigare.
Raccolto
Per un raccolto di zafferano soddisfacente si consiglia di utilizzare lo stesso orto solo per 3 anni di seguito e poi lasciarlo a riposo per 5-6 anni. Altra tecnica è alternare un raccolto di zafferano con uno di legumi per nutrire il terreno. I fiori di zafferano fioriscono verso ottobre e la raccolta avviene al mattino presto quanto i fiori sono ancora chiusi; successivamente si estraggono manualmente i pistilli dal fiore.
Essiccazione dei pistilli
L’essicazione dei pistilli può essere fatta in forni, camini o braci, l’essicazione deve essere fatta lo stesso giorno che vengono raccolti i pistilli per non fargli perdere l’aroma.
I nemici e le malattie della pianta di zafferano
Le coltivazioni di zafferano in campo aperto vanno difese da roditori quali topi e conigli: ai conigli è sufficiente mettere delle recinzioni, per i topi invece risolvere il problema è più complicato ma ci sono ugualmente 3 tecniche:
- Adottare altri animali come volpi, serpenti e corvi nemici dei topi;
- Arare spesso il terreno porta alla distruzione dei nidi di topi;
- Utilizzare trappole per topi da impiantare nel terreno.
In ogni caso l’importante è non utilizzare prodotti chimici nocivi per tutti gli animali e per tutte le piantagioni.
Tra le malattie della pianta ricordiamo il marciume a colletto e si riesce ad evitare con la prevenzione di ristagni e rispettando le varie regole prima esposte.
Grazie
Mi è stato da aiuto .
Lorena