In Italia da tempo è esplosa la mania dell’orto fai da te e molte persone hanno sviluppato un particolare pollice verde per coltivare in casa ortaggi, legumi, verdure e altri prodotti che finiscono direttamente sulle proprie tavole.
Una tendenza che si è sviluppata soprattutto durante la pandemia quando, chi aveva la fortuna di avere un orto o un giardino, si è dilettato con la coltivazione fai da te.
Negli ultimi anni gli italiani hanno imparato anche a seguire una nutrizione qualitativamente più attenta, scegliendo prodotti biologici e dall’alto contenuto nutrizionale. Ecco perché la quinoa è un alimento sempre più presente nell’alimentazione italiana, considerata adatta a quasi ogni tipo di regime alimentare.
La quinoa si può coltivare in autonomia? Certamente, infatti in questo articolo ti spieghiamo in dettaglio come coltivare la quinoa, quali sono le sue principali caratteristiche e tutte le informazioni che possono tornarti utili.
Contenuti dell'articolo
- 1 La pianta di quinoa
- 2 Coltivare la quinoa: quando e dove
- 3 Terreno
- 4 Esposizione
- 5 Trapianto
- 6 Irrigazione
- 7 Concimazione
- 8 Fioritura
- 9 Raccolto
- 10 Come conservare la quinoa
- 11 Potatura e cimatura
- 12 Moltiplicazione della pianta di quinoa
- 13 Malattie e parassiti della quinoa
- 14 Coltivare la quinoa in vaso
- 15 Consociazioni
- 16 Proprietà e benefici
- 17 Varietà di quinoa
- 18 Curiosità
La pianta di quinoa
La quinoa è una pianta erbacea, originaria del Sud America e in particolare degli altipiani andini, e appartiene alla famiglia delle Amaranthaceae.
Viene definita un pseudocereale poiché, pur non essendo un cereale vero e proprio, ne presenta comunque caratteristiche molto simili. È infatti classificata nel III gruppo fondamentale degli alimenti e contiene amido, calorie, fibre alimentari, alcuni minerali e vitamine e proteine a medio valore biologico.
È priva di glutine, ragion per cui viene spesso indicata per l’alimentazione dei celiaci.
Da un punto di vista botanico la quinoa si presenta con un apparato radicale fittonante, profondo e ramificato, caratteristiche che la rendono una pianta stabile e abbastanza resistente alla siccità. Il fusto, legnoso ed eretto, può arrivare ad un’altezza variabile da 30 cm fino a 3 m e il suo colore può variare a seconda della varietà e della fase fenologica.
Le foglie sono alternate con piccioli lunghi e sottili e con una forma variabile a seconda della varietà. I fiori sono molto piccoli, senza petali e composti da una corolla costituita da tepali e solitamente da 5 sepali di colore verde. I fiori possono essere ermafroditi e autofertili e l’impollinazione risulta anemofila, cioè si verifica grazie al vento.
Il frutto è un achenio indeiscente dalla forma piccola, tondeggiante e appiattita, dal diametro di circa 2 mm, protetto dal perigonio. Anche il seme è appiattito e si ottiene dai frutti maturi senza perigonio.
Coltivare la quinoa: quando e dove
La quinoa gradisce climi miti e asciutti, perciò i periodi migliori per la coltivazione sono la primavera e l’autunno. In alcune regioni d’Italia anche queste due stagioni possono essere piuttosto umide, quindi l’ideale sarebbe coltivare la quinoa in una zona esposta alla luce diretta del sole.
Va inoltre protetta dalle piogge eccessive, quindi potresti creare una piccola serra soprattutto nei periodi più piovosi. La pianta cresce senza acqua, quindi non esagerare con l’irrigazione soprattutto se il clima è abbastanza umido.
La quinoa non tollera il freddo e, per proteggerla dalle gelate, usa una serra a freddo per evitare che un’ondata di gelo tardiva possa compromettere la fioritura.
Terreno
Il terreno ideale per la quinoa è limoso, ben drenato, dotato di una buona quantità di sostanza organica e con pendenze moderate. La pianta si adatta bene a terreni sabbiosi o argillosi, purché ci siano le sostanze nutrienti necessarie, a partire dall’azoto e dal calcio e in misura più moderata fosforo e potassio. Non devono esserci problemi di ristagno, poiché la quinoa non va molto d’accordo con l’acqua e l’umidità eccessiva soprattutto nelle prime fasi di vegetazione.
Il pH non è un grande problema per la quinoa, che può crescere bene su terreni alcalini con pH fino a 9 ma anche su terreni acidi con pH pari a 4,5.
Esposizione
La quinoa è una pianta abituata a crescere sulle Ande, quindi ha bisogno di un’esposizione continua al sole con un terreno ben drenato. Non gradisce l’acqua e l’umidità, quindi va protetta con delle serre adeguate soprattutto nei periodi invernali e particolarmente piovosi.
Trapianto
Ecco gli step necessari per coltivare la quinoa:
- Riempite i vasetti con un terriccio soffice e ben areato;
- Mettete 3-4 semi in ogni vasetto e copriteli con un leggero strato di terriccio;
- Inumidite il terreno con uno spruzzino;
- Dopo 4-5 giorni i semi dovrebbero iniziare a germogliare;
- Quando le piante arrivano a 3 cm di altezza, mettetele a dimora.
Irrigazione
La quinoa è una pianta resistente alla siccità e non ha bisogno di particolari irrigazioni. Può comunque essere utile irrigare la pianta subito dopo la semina o in prefioritura soprattutto se l’annata risulta eccessivamente secca. Tra le cose da valutare, oltre alle condizioni climatiche, c’è anche la varietà di pianta.
Concimazione
Per la quinoa è richiesta una concimazione pre-semina, che può essere organica oppure di sintesi a seconda della disciplinare che intendi seguire.
Fioritura
La fioritura inizia da 90 a 100 giorni dopo la semina e la pianta in questa fase risulta particolarmente sensibile al gelo. I fiori sono aperti durante il giorno e si chiudono invece la notte. Quando le temperature superano i 38° potrebbero esserci aborti floreali.
Raccolto
La semina della quinoa in Italia avviene in primavera e si può realizzare con seminatrici di precisione, indicate per i terreni leggeri, o con seminatrici da cereali a fila continua, più adatte a terreni pesanti.
La raccolta va eseguita al mattino presto con estrema premura per evitare perdite di semi o il deterioramento della qualità della granella. Il periodo migliore per la raccolta oscilla tra agosto e settembre. La raccolta può essere effettuata manualmente, oppure ricorrendo alla meccanizzazione seguendo 3 fasi:
- Trebbiatura;
- Essiccazione e cernita;
- Confezionamento e stoccaggio.
Come conservare la quinoa
La quinoa cruda può essere conservata a temperatura ambiente fino ad un massimo di 3 anni. Se cotta, va invece conservata in frigorifero per 4-5 giorni oppure congelata per 8-12 mesi.
Potatura e cimatura
La quinoa è un tipo di pianta annuale, quindi non ha bisogno di particolari potature.
Moltiplicazione della pianta di quinoa
Generalmente è sconsigliato moltiplicare la quinoa e forzare la produzione in tutti i modi, poiché ne potrebbe risentire la qualità.
Malattie e parassiti della quinoa
Tra i principali nemici della quinoa ci sono i coleotteri fogliari, una classe di insetti colorati delle dimensioni di 10-20 mm. Rosicchiano i petali e le foglie provocando piccoli fori rotondi sulla superficie. Se l’infestazione non è molto estesa è sufficiente rimuovere i coleotteri, le ninfe e le uova e metterli in un secchio di acqua calda e sapone per eliminarli.
Altrettanto pericolosi sono gli insetti succhiatori di linfa che possono causare diverse macchie gialle o bianche sulle foglie. Anche in questo caso dovrebbe essere sufficiente la raccolta e la rimozione manuale di insetti e uova.
Altro pericolo è l’oidio, noto anche come mal bianco, una malattia trofica delle piante causata da funghi Ascomycota. Le spore oidio vengono trasportate dal vento, quindi può risultare complicato eliminare definitivamente la diffusione del fungo. Puoi comunque usare fungicidi naturali come il latte, da diluire con l’acqua, il bicarbonato di potassio o lo zolfo. In alternativa ci sono i biofungicidi che non lasciano residui tossici e risultano particolarmente efficienti contro l’oidio.
Coltivare la quinoa in vaso
Coltivare la quinoa in vaso è difficile, ma non impossibile. Servono delle condizioni particolari, come un balcone o una terrazza ampia con esposizione a sud e mancanza di forti venti. Hai inoltre bisogno di vasi rettangolari dalle dimensioni molto ampie ed eventualmente di un tutore. Considera che comunque la coltivazione della quinoa in vaso ha esclusivamente uno scopo ricreativo, non alimentare, infatti da un paio di piante si possono ricavare solo pochi semi.
Ecco gli step per coltivare la quinoa in vaso:
- Fate germogliare i semi di quinoa;
- Per favorire il processo di germinazione riempite un piatto di terreno soffice. Potete usare anche un contenitore, un sottovaso o un coperchio, l’importante è che sia forato alla base per consentire il passaggio dell’aria. Poggiate sopra i semi di quinoa e ricopriteli con un ulteriore strato di terriccio e bagnate il terreno regolarmente;
- Aspettate 4-5 giorni;
- Quando le piantine raggiungono i 3 cm di altezza, mettetele a dimora;
- Aspettate 90-120 giorni per poi procedere al raccolto.
Consociazioni
Esistono diverse varianti della quinoa che vengono coltivate insieme perché la diversità in campo riduce l’impatto dei parassiti e contrasta gli effetti negativi degli eventi climatici estremi.
La quinoa resta comunque difficilmente coltivabile in ambienti con un clima diverso dal suo habitat naturale, cioè le Ande, perciò andrebbe fatta una ricerca attenta per la consociazione della pianta in un modello di agricoltura di tipo agroecologico.
Proprietà e benefici
La quinoa, essendo ricca di flavonoidi, ha eccellenti proprietà antinfiammatorie, antivirali, antidepressive e antitumorali. Inoltre contiene un quantitativo sufficiente di tutti gli amminoacidi essenziali, quindi è un’ottima fonte di proteine.
Possiede un indice glicemico pari a 35, quindi riduce i rischi dello sviluppo di diabete di tipo 2 e di altre malattie cardiache. E ancora è ricca di magnesio, zinco, ferro e potassio e garantisce un ottimo apporto nutrizionale.
Varietà di quinoa
Possiamo individuare tantissime varietà di quinoa che, per comodità, generalmente vengono raggruppate in 3 grandi famiglie:
- Quinoa bianca. È la più diffusa poiché è facile da coltivare e per il suo gustoso sapore, inoltre vanta proprietà nutrizionali molto simili ai cereali. La stessa quinoa bianca si suddivide in varie tipologie e le più apprezzate sono: Mantaro, Cheweca, Blanca de Junìn, Salcedo INIA, Real e Dave 407;
- Quinoa rossa. Una varietà meno comune che vanta comunque una notevole capacità nutritiva e un sapore molto caratteristico. Tra le migliori varietà di quinoa rossa rientrano: la Pasankalla, la Cherry vanilla, la Phisanqalla 3 hermanos, la Phisanqalla amarantiforme e la Q’uitu rojo;
- Quinoa nera. Come quella rossa, anche la quinoa nera è difficile da reperire ma i suoi semi sono ricchi di proprietà. Tra le varianti più apprezzate ci sono: la Negra, la Collana Negra e la Q’uitu.
Curiosità
Per circa 5.000 anni la quinoa è stata coltivata dalle popolazioni andine, ma durante la dominazione spagnola fu proibita la coltivazione per sradicare le tradizioni indigene e per imporre la cultura cattolica che invece dava centralità al pane di frumento nel rito eucaristico, quindi al grano. La coltivazione della quinoa non solo era parte integrante della cultura indigena, ma era considerata una pratica sacra e spirituale.
Gli Inca chiamavano la quinoa “chisiya mama”, che in lingua quechua significa “madre di tutti i semi” e che in seguito fu ribattezzata “riso degli Inca”.
Negli anni ’90 la NASA dichiarò che la quinoa era il miglior alimento per gli astronauti poiché era ricca di proteine, amminoacidi, sali minerali e vitamine.