La ninfea è una pianta con fiori bellissimi, di grande effetto per chi la guarda e sembra molto complicate da coltivare e gestire, ma in realtà non è così. Le ninfee sono piante acquatiche e per questo motivo si può pensare che sia impossibile coltivarle in casa o sul balcone, invece è possibile e nemmeno troppo difficile.
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La ninfea
La pianta appartiene alla famiglia delle Nymphaeaceae, piante acquatiche radicanti tipicamente perenni, originaria del Sud Africa e dell’Australia, ma ormai coltivata in tutto il mondo. Esistono molte specie diverse di ninfea, circa 50, quasi tutte caratterizzate da radici piccole rizomatose. Le foglie sono espanse e tondeggianti e leggere tanto da galleggiare sull’acqua.
L’altezza delle piante dipende dalla profondità del bacino idrico in cui crescono, comunque raramente superano i 2 metri di altezza. Alcuni tipi hanno necessità di stare in acqua mentre altre possono sopportare temporanei abbassamenti del livello di acqua.
Le radici sono normalmente fissate sul fondo del bacino fangoso e se si staccano la pianta muore. Queste fuoriescono dal fusto della pianta crescendo in direzione opposta alle foglie che si dirigono verso la luce del sole.
I fiori sono la parte più bella della pianta, sono profumatissimi e con stupende tonalità di colore che vanno dal bianco al rosa al rosso al viola al celeste e tutte le varie sfumature in mezzo. Questi sono ermafroditi e galleggiano come le foglie, composti da petali esterni orizzontali e molti carpelli che formano un pistillo unico. Si schiudono al sole per poi richiudersi al tramonto quando la luce diminuisce. La pianta fiorisce in primavera fino a tarda estate.
Come coltivare ninfee
Le ninfee devono avere dell’acqua sempre intorno soprattutto al fusto e alle radici. Alcune delle più piccole crescono bene anche in 25 cm d’acqua, mentre alle più grandi ne servono almeno 50 di profondità. L’ideale per posizionare le piante sono degli appositi vasi forati o cestini per piante acquatiche che si trovano in commercio. Questi consentono di maneggiare la pianta, estrarla e curarla molto più velocemente, inoltre impediscono che questa si diffonda troppo e infesti tutto lo spazio acquatico.
I vasetti vanno riempiti per 2/3 di terra apposita per piante acquatiche e in ognuno va inserito un solo rizoma per la riproduzione insieme a del fertilizzante minerale a lento rilascio. Una volta inserito tutto bisogna coprire la superficie con ghiaia o sassolini in modo che se ci sono pesci o altri esseri non smuovano la preparazione fatta.
Esposizione e posizionamento
La ninfea giovane, quando ha pochi giorni di vita fino a poche settimane, va posizionata in mezz’ombra, in modo che abbia accesso a più di qualche ora di sole, almeno 6 ore al giorno, ma che non sia completamente esposta, soprattutto se la temperatura è molto alta.
Quando raggiunge almeno il mese di vita (meglio se di più) potete metterla direttamente in pieno sole e lasciarla crescere in quella posizione, ricordandovi soltanto di rimboccare l’acqua ogni tanto se la tenete in vaso.
Messa a dimora
La ninfea deve essere messa in vasi forati ancorati al fondo di un vaso contenitore più grande riempito d’acqua. Se volete potete trasferirla in uno stagno o laghetto dopo le prime fasi di crescita. Una volta superata la fase giovane, non è più necessario spostarla, ma può essere curata direttamente dove si trova. La messa dimora definitiva dovrebbe avvenire alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera.
Moltiplicazione delle ninfee
La ninfea si moltiplica soltanto per divisione dei rizomi. Questi vanno prima puliti dal fango con dell’acqua corrente ancora prima di separarli delicatamente dalla pianta madre, a volte si riesce a farlo anche a mani nude, altrimenti usare un coltellino ben affilato e disinfettato. I rizomi vanno poi piantati in piccoli vasi forati e immersi in acqua poco profonda. La nuova piantina dovrebbe poi iniziare a emettere radici e foglioline, quando ne avrà emesse 3 o 4 sarà pronta per la messa a dimora definitiva.
Malattie e parassiti
I parassiti che possono colpire le ninfee sono molti. La maggior parte di essi si elimina con parassiti specifici per pianta acquatiche.
Alcuni di questi sono:
• Afidi neri, se sono presenti in numero limitato possono essere eliminati mettendo la pianta completamente sott’acqua per qualche minuto in modo da ucciderli.
• Galeruca, un piccolo coleottero che deposita le uova nei pressi della pianta, le sue larve si nutrono delle foglie una volta nate. Le uova si eliminano facilmente e si trovano facilmente perché sono gialle e riunite in gruppi numerosi.
Per quanto riguarda le malattie coltiviamo la ninfea in maniera corretta in modo da prevenirle, ma se dovessero presentarsi crittogame o marciume eliminiamo immediatamente le foglie interessate e cerchiamo di capire cosa non va.
Un insetto non pericoloso per la ninfea, ma fastidioso per noi è la zanzara, che sicuramente si presenterà con le alte temperature intorno alle zone d’acqua dove state coltivando ninfee. Per eliminarla in modo naturale potete comprare delle fialette da spargere sulla superficie, che formeranno una patina di azoto evitando che le zanzare possano deporre le uova. Se invece volete un rimedio che dura più a lungo allora dovrete procedere con la disinfestazione quando la stagione arriva.
Varietà di ninfee
Le circa 50 specie di ninfea si possono dividere in 2 varietà: le tropicali e le rustiche.
• Le tropicali sono piante che hanno necessariamente bisogno di acqua calda per vivere, non riusciranno mai a prosperare in acque con temperature inferiori ai 25 gradi. Queste tendono ad avere fiori molto grandi e colorati che si mantengono al di sopra dell’acqua grazie a robusti steli. Alcune tra queste sono a fioritura diurna e altre notturna e generalmente i fiori si mantengono aperti anche per 3 o 4 giorni in modo continuo. Di solito questo tipo è il più apprezzato dai coltivatori.
• Le rustiche sono piante che crescono anche nelle regioni temperate, tendono ad essere più piccole di dimensioni, in particolare per quanto riguarda le foglie e i fiori che rispetto a quelli delle tropicali galleggiano sull’acqua e non sono sorretti da nessuno stelo. Gli stessi fiori però non sono belli e sgargianti come quelli delle tropicali, rimangono aperti per pochi giorni e di solito, durante questo periodo, cambiano colore o tonalità gradualmente.
Queste piante resistono ad ogni genere di temperatura dell’acqua e dell’aria, a patto che queste non congelino mai.
Esiste un ulteriore tipo di ninfea, molto di moda e molto coltivata in casa per ovvi motivo: la ninfea nana. Non ha nulla di più e nulla di meno della ninfea tradizionale, a parte il fatto che è di dimensioni molto piccole e perciò adatta a ornare spazi più piccoli, come balconi e acquari.
Il fior di loto
Le ninfee vengono a volte scambiate o chiamate in modo errato Fior di Loto, in realtà le due piante appartengono a due generi diversi. Il genere del fior di loto è il nelumbo, si tratta sempre di una pianta acquatica che produce fiori grandi, ma meno spessi di quelli delle ninfee e spesso di colore esclusivamente rosa. Gran parte delle foglie del fior di loto si sviluppano al di sopra dell’acqua, al contrario di quelle della ninfea che sono immerse, e spesso finiscono per coprire completamente lo specchio d’acqua in cui si trovano.