Si parla di letame, il prodotto della fermentazione delle deiezioni degli animali come urina o feci, mischiato con paglia, sabbia, segatura, ecc. Scopriamo qual è la funzione di questo letame.
Contenuti dell'articolo
- 1 Composizione del letame
- 2 Maturazione del letame
- 3 Come si usa il letame
- 4 Tipi di letame
- 5 Quando usare il letame
- 6 Quanto letame usare
- 7 Quali sono le piante che richiedono la letamazione
- 8 Perché il letame è il miglior concime organico
- 9 Alternative al letame (compost- humus di lombrico- stallatico pellattato)
Composizione del letame
Il letame non ha un odore gradevole, ma ha grandi funzioni. È composto dal 18% di composti organici; 0,6% di azoto; 0,3% di anidride fosforica; 0,5% di carbonato di potassio.
Maturazione del letame
Il letame ha bisogno di un periodo di maturazione, cioè “riposo” prima di essere utilizzato, per far sì che i nutrimenti in esso contenuti diventino disponibili all’apparato radicale delle piante, devono avvenire delle trasformazioni.
Inizialmente il letame puzza, e contiene virus e batteri, per questo si fa maturare, la maturazione deve esser fatta idealmente in un cumulo, che andrebbe lasciato su terreno drenante, in modo da evitare ristagni di acqua e da permettere ai microrganismi presenti nel suolo di interagire con le deiezioni equine. Nel cumulo è ottimo mischiare una parte secca, come paglia, oppure un altro elemento che può arricchire e migliorare il fertilizzante e una bella spolverata di cenere di legna. Ovviamente più tempo matura più sarà perfetto.
Come si usa il letame
Questo concime si può usare in diversi momenti, la cosa migliore è sempre e comunque metterlo prima di iniziare a coltivare, precedendo di almeno 10 giorni la semina o il trapianto delle piante che si devono coltivare. Subito dopo averlo distribuito va incorporato nel terreno zappettandolo nei 15/20 cm di suolo, in modo da mantenere l’azoto. I periodi migliori per concimare l’orto sono fine febbraio e settembre. Ovviamente importantissimo è che prima di utilizzarlo deve essere maturo e non fresco!
Tipi di letame
Esistono ovviamente vari tipi di letame, bovino, equino, ovino e avicolo. Ovviamente in base alla nostra coltivazione così utilizziamo il letame. Ognuna di queste tipologie ha una composizione diversa, fatta di acqua e sostanza secca. Quella più facile da reperire è quella bovina, ma è anche quello più povero di sostanza organica ed elementi. Quello ovino è ottimo in quanto a composizione, ma è difficile trovare chi ci cederà volentieri grandi quantità di tale prodotto. Il letame equino è probabilmente la soluzione più pratica. Sono molti i maneggi presenti nelle nostre campagne, dove gli animali vengono allevati in modo corretto, ed infine quello avicolo che è quello più ricco di nutrienti, ma difficile da trovare.
Quando usare il letame
Di solito, la concimazione biologica avviene tra fine inverno e inizio primavera, al via di un lungo ciclo di coltivazione. Altri fertilizzano con il letame in autunno, cioè alla fine dei lunghi cicli estivi.
Quanto letame usare
La concimazione con letame per un orto si può approssimare intorno ai 3/4 chili al metro quadro. Quindi se si prende in considerazione un terreno di circa 100 mq, la quantità giusta è di 3/4 quintali di letame.
Quali sono le piante che richiedono la letamazione
Ci sono diverse piante che richiedono la letamazione, alcune in modo diretto come: fragole, pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo, anguria, melone, cardo, sedano, carciofi, asparagi, zucca, zucchina o alcune piante ornamentali.
Altre invece non preferiscono la concimazione diretta ma preferiscono beneficiare degli effetti a lungo termine del letame. Questa preferenza si sposa benissimo con le rotazioni colturali da fare nell’orto. Se nell’anno precedente si ha effettuato la concimazione con letame per esempio si sono coltivati pomodori, fragole o uno dei prodotti che richiedono la letamazione diretta, nell’anno successivo, in quella zona dell’orto, non bisogna somministrare letame, e coltivare piante come: porro, aglio, scalogno, cipolla, fagiolo, fagiolino, bietole, carote, ravanelli, spinaci.
Perché il letame è il miglior concime organico
Il letame è uno dei migliori concimi organici perché contiene un’ottima quantità di elementi nutritivi necessari alle piante, e soprattutto contiene tutti e tre gli elementi principali che servono agli ortaggi per crescere sani. Inoltre, con il letame, il terreno dell’orto diventa più soffice e tende meno a compattarsi, con un notevole risparmio di fatica nel lavorarlo, e trattiene meglio l’umidità.
Alternative al letame (compost- humus di lombrico- stallatico pellattato)
Non sempre si ha a disposizione una stalla con degli animali per questo in sostituzione del letame si può utilizzare sostanze organiche ma bio. Il compost si può usare nella concimazione di fondo al posto del letame ma è meno ricco e quindi meno efficace come concime organico, però è più facile da avere perché si può autoprodurlo, poi c’è l’humus di lombrico, che ha tutte le caratteristiche positive del letame, migliorate ulteriormente dal lavoro dei lombrichi. Infine c’è lo stallatico pellattato, letame essiccato e quindi concentrato che non fornisce molta sostanza organica e quindi ottimo effetto fertilizzante ma scarso effetto ammendante.