Rogna dell’olivo, prevenzione e cura per salvare i tuoi alberi

malattie olivo

La rogna dell’olivo è una vera e propria malattia batterica che molto spesso colpisce qualunque organo della pianta in questione. Essendo un pericolo piuttosto importante e diffuso è bene che anche tu la conosca, soprattutto se hai queste piante nel tuo giardino.

È sempre meglio prevenire che curare, come dice il detto, ma ovviamente a volte non basta: ecco perché dovrai cominciare ad accorgerti di cosa capita alle varie parti della pianta in presenza di questa malattia per provare a fermarla evitando conseguenze anche infelici.

 

Che cos’è la rogna dell’olivo

Tra le malattie dell’olivo questa è di sicuro la più diffusa: la rogna dell’olivo infatti attecchisce facilmente alle piante. All’origine di tutto ciò c’è un batterio bastoncelliforme, noto comunemente come Pseudomonas siringae pv. Savastanoi. Tale batterio si insinua con grande semplicità nelle varie parti della pianta, attaccando qualunque organo della stessa, nel momento in cui vi sono delle ferite.

Le ferite sono praticamente delle aperture, anche minime, che possono essere causate da eventi atmosferici avversi, dagli insetti o piccoli animaletti, o addirittura dall’uomo quando non è in grado di attuare le corrette operazioni colturali che servono alla pianta. La probabilità che la rogna si presenti diventa più alta quando c’è un’elevata percentuale di umidità e iniziano i primi caldi, quindi temperature non troppo elevate, tanto che spesso le ferite che stiamo considerando si formano proprio nei periodi primaverili più freddi.

Il periodo di incubazione della malattia varia dai 30 ai 90 giorni. Quando la rogna colpisce un organo può poi propagarsi anche negli altri attraverso il flusso linfatico: ricordiamo che le zone sensibili sono l’oliva, il fusto, le foglie, i rami e purtroppo anche le radici.

malattia degli ulivi

 

Cause della rogna dell’olivo

Come abbiamo appena accennato, la malattia dell’olivo in questione, compare in primo luogo in caso di ferite presenti sulla pianta che possono provenire da molteplici cause, da un’azione umana sbagliata nella pratica colturale alla presenza di piccoli insetti o eventi atmosferici dannosi e improvvisi.

Se ad esempio tu hai un olivo devi stare attento al momento della raccolta delle olive perché spesso abbacchiatori e scuotitori possono essere talmente violenti da causare le ferite pericolose per la pianta che vengono utilizzate dal batterio per entrare nella stessa.

Non solo: anche i fitofagi, come la mosca dell’olivo, sono tra i principali causatori di rogna. Tra gli altri appunto la mosca crea piccoli fori nei rami o lungo il tronco dell’olivo per depositare le uova. Inevitabilmente si formano spazi aperti affinché la malattia si presenti.

Sintomi della rogna dell’olivo

Purtroppo, soprattutto se è causata da fattori esterni, la rogna degli ulivi è difficile da prendere per tempo. Per curarla tempestivamente però hai la possibilità di riconoscere sin dai primi giorni i sintomi che la contraddistinguono in modo da intervenire successivamente con rapidità per evitare la propagazione della malattia.

La parte attaccata è infatti ben visibile poiché sulla stessa si formano diversi tumori globosi, dunque delle vere e proprie protuberanze che hanno una superficie rugosa e a volte sono anche caratterizzati da piccole aperture. Ovviamente la dimensione delle escrescenze tumorali cambia in base a quanto e quando la malattia si è diffusa.

La gravità di questa malattia varia in base a come la stessa si è propagata nella pianta e all’età del tuo olivo. Molto spesso infatti nel caso in cui esso sia giovane, la rogna diventa una nemica molto più fastidiosa tanto da portare l’infezione a crescere sempre più sino alla morte della pianta. Nelle piante meno giovani invece è più facile fermarla, anche se è comunque molto pericolosa.

Quando le olive vengono attaccate da questa malattia iniziano a deformarsi oppure può accadere che si formino delle macchie di colore scuro nelle zone in cui l’oliva sarebbe più chiara. Più difficile è combattere la rogna alle radici perché, non essendo le stesse visibili ad occhio nudo, è molto complicato individuare dove agire per fermare il propagarsi della malattia.

Come si cura la rogna dell’olivo

Attraverso queste prime indicazioni avrai sicuramente capito come riconoscerla. Ora non ti resta che affrontare il passaggio successivo, ovvero capire come curare la rogna dell’olivo. Sebbene sia difficile da debellare devi agire con un intervento preventivo agronomico, cioè isolando la parte infetta evitando che la malattia si diffonda e successivamente eliminando la parte presa in considerazione.

Un buon metodo per iniziare ad opporsi alla malattia è quello di fare una potatura di rimonda, ovvero quella potatura che viene attuata quando si hanno dei sospetti, tagliando non solo i rami più vecchi, ma anche quelli secchi o spezzati e in generale tutti quelli che, in questo caso, presentano i sintomi della rogna dell’olivo. Dopo il taglio bisogna ovviamente sbarazzarsi dei rami infetti bruciandoli; in seguito dovrai lavare e disinfettare accuratamente tutti gli strumenti da te utilizzati in modo da non rischiare di infettare altre piante.

Di solito è anche possibile curare quelle ferite che si presentano come fessure nei vari organi attaccati semplicemente utilizzando un prodotto specifico, in questo caso uno prodotto rameico a base di Sali di rame. Ovviamente nel momento in cui dovrai andare a fare nuovi innesti nella zona in cui la rogna si è presentata, innanzitutto scegli di piantare varietà di olivo più resistenti e cerca poi di disinfettare tutta la zona per evitare possibili contatti. Durante la raccolta delle olive è meglio se non procedi ad abbacchiatura per non compromettere la delicata situazione.

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