Se non hai mai mangiato le orecchiette con le cime di rapa non sai cosa ti perdi. La cosa più bella è che tale cima di rapa puoi coltivarla benissimo nel tuo orto. Il suo habitat naturale è la zona mediterranea, tanto da essere diventato un ortaggio immancabile tra primi e secondi di tantissime regioni meridionali.
Non solo: devi sapere che se impari a coltivare le cime di rapa, impari anche a coltivare i friarielli visto che appartengono esattamente alla stessa pianta. Quando si avvicina l’inverno e non sai cosa coltivare, non ti resta che avvicinarti alla possibilità di coltivare appunto le fantastiche cime di rapa.
Contenuti dell'articolo
- 1 La pianta di friarielli napoletani o cime di rapa
- 2 Quando coltivare i friarielli
- 3 Clima e terreno per i friarielli
- 4 Semina in semenzaio e trapianto
- 5 Concimazione, pacciamatura, irrigazione
- 6 Raccolto per le cime di rapa
- 7 Coltivare cime di rapa in vaso
- 8 Malattie e parassiti delle cime di rapa
- 9 Consociazioni per le cime di rapa
- 10 Perché certe volte i friarielli sono amari
- 11 Come pulire le cime di rapa
La pianta di friarielli napoletani o cime di rapa
Sulla pizza sono una bontà unica e riuscire a coltivarli non è per niente difficile: i friarielli non sono altro che le infiorescenze più giovani delle cime di rapa, per cui se decidi di coltivare l’uno saprai anche come coltivare l’altra. Questa pianta fa parte della famiglia alla quale appartengono anche cavoli e broccoletti, dunque quella delle brassicacee o crucifere.
Il nome botanico di questa pianta è Brassica rapa sub sylvestris e varietà esculenta. La cima di rapa è ottima in cucina perché ricca di nutrienti, soprattutto di vitamine, ma povera di calorie. Le sue foglie sono di colore verde chiaro e l’altezza della pianta arriva al massimo fino al metro e mezzo di altezza. I fiori si presentano a grappolo e sono di colore giallo.
Quando coltivare i friarielli
Se ti chiedi quando coltivare cime di rapa o friarielli, devi tener conto del fatto che sono prettamente piante che sono coltivabili durante il periodo invernale, ma attenzione: in base al periodo preciso in cui deciderai di piantarla il gusto delle stesse potrebbe cambiare.
Comunque, sebbene siano ortaggi di piena coltivazione invernale, i problemi con il freddo ci sono. Se infatti decidi di coltivarle in territori a nord Italia devi avere qualche precauzione in più, soprattutto se si presentano inverni rigidi e con gelate. Le gelate possono essere un problema importante che danneggia le piante.
Clima e terreno per i friarielli
Come appena detto, i broccoli di rapa, altro nome con cui vengono chiamate queste piante, sono tipiche dell’inverno, ma non di quello rigido. Se infatti a sud gli inverni sono perfetti per la crescita della pianta, a nord, per le temperature basse e le gelate, possono diventare pericolosi e bisogna adottare delle difese funzionali.
Il terreno che richiedono le cime di rapa non è così complicato da trovare e addirittura anche la concimazione non è fondamentale. Le piante infatti hanno l’unico bisogno di stare in un terreno ben drenato, dunque lavorato a lungo da solerti vangature. Non servono altre cose complicate, se non un’attenzione e una cura costante, propria di tutte le piante.
Semina in semenzaio e trapianto
La cima di rapa viene fatta solitamente crescere a partire proprio dai semi. Essendo operazioni molto delicate, il processo viene realizzato in semenzaio. Per le piantine presenti nel Nord Italia il periodo in semenzaio parte ad inizio luglio e dura circa un mesetto. Le piante che invece sono a Sud hanno un periodo di semina più lungo.
Dopo tale periodo ovviamente arriva il momento del trapianto. Lo si fa in un pane di terra ad un mese dalla semina. La cosa più importante dopo il trapianto è quella di continuare a dare da bere alle piante. L’irrigazione infatti deve essere costante, quotidiana e piuttosto abbondante nel primo periodo di vita della pianta stessa.
Concimazione, pacciamatura, irrigazione
Una operazione importante per i nostri broccoli di rapa è la pacciamatura. La potrai realizzare con semplicità o con la paglia o con dei teli. Nel caso in cui non avessi la possibilità di procedere con queste operazioni, cerca di diserbare il terreno attorno con costanza e di vangare soprattutto nei periodi di piogge.
Per quanto riguarda invece l’irrigazione, è un’altra operazione ovviamente necessaria per la vita delle tue piante, soprattutto perché i friarielli hanno necessità costante di essere annaffiati e di un terreno non arido o secco. Se vuoi provare a concimare prima della semina, ricorda che il letame deve essere ben maturo. È anche molto diffusa una concimazione minerale per il periodo precedente alla semina. Se invece vuoi concimare durante la crescita della pianta, procedi ad inserire azoto.
Raccolto per le cime di rapa
Per far crescere la tua cima di rapa, il ciclo colturale previsto varia in base alla specie che hai scelto, se tardiva o precoce. Il periodo può variare dai 2 ai 6 mesi. Per raccogliere i friarielli, ovvero le infiorescenze, bisogna procedere alla raccolta quando ancora i fiori sono chiusi perché è il momento in cui il prodotto è migliore.
Le cime di rapa più diffuse sono le cosiddette quarantine, ovvero quelle che si raccolgono 40 giorni dopo la semina, ma ci sono anche le sessantine o novantine che ovviamente prendono il proprio nome dalla lunghezza del periodo prevista per la raccolta.
Coltivare cime di rapa in vaso
Una modalità che ti può essere utile è capire come coltivare cime di rapa in vaso. Lo puoi fare tranquillamente se magari vivi in una casa non troppo grande e senza un orto da sfruttare. L’unica cosa per la quale devi avere attenzione è di non chiudere tante cime di rapa in poco spazio.
Le radici di queste piante infatti hanno bisogno di grandi spazi per crescere bene. Avrai forse qualche cima di rapa in meno se le tieni nei vasi, ma il risultato sarà comunque ottimo se tieni conto di non ammassare tante radici in poco spazio.
Malattie e parassiti delle cime di rapa
Come per ogni pianta, un difficile problema da affrontare sono piccoli e grandi nemici dei nostri friarielli napoletani e non solo. Il nemico numero uno sono gli afidi, piccoli parassiti che vanno ad intaccare foglie ed infiorescenze e che bisogna sconfiggere non appena se ne intravedono i primi sintomi.
Non mancano le lumache che sono ghiotte delle foglie della pianta. L’alternariosi invece è una malattia molto complicata, tipica di queste colture, che può danneggiare il raccolto.
Consociazioni per le cime di rapa
In tema di consociazioni e avvicendamenti per le cime di rapa, dovrai calcolare che esse sono all’incirca le stesse previste per i cavoli. Zucchine e zucca vanno per la maggiore. Una cosa che ti deve mettere in allarme è di non coltivare le tue cime di rapa in presenza di altre crucifere.
Perché certe volte i friarielli sono amari
Il problema dei friarielli amari è molto comune e riguarda non solo la varietà di cime di rapa utilizzate, ma soprattutto riguarda il periodo della raccolta. Se infatti i friarielli non vengono raccolti al momento giusto e magari si aspettano alcune settimane in più, il gusto cambia totalmente e non avrai il medesimo risultato che avresti avuto se fossero stati raccolti nel periodo giusto.
Come pulire le cime di rapa
Un’altra operazione che devi tenere a mente riguarda la pulizia cime di rapa, che non è complicata da eseguire ma è fondamentale per la salute della tua pianta. Elimina le foglie più vecchie e quelle più dure. Della cima di rapa puoi mangiare le foglie e gli steli teneri. Ovviamente puoi usare anche le infiorescenze giovani, che non sono altro che i friarielli, una vera bontà meridionale.
i friarelli e le cime di rapa sono piante molto simili ma non sono la stessa cosa. La pianta dei friarelli è meno vigorosa rispetto alla cima di rapa. Queste ultime hanno un sapore più amarognolo. In vivaio vengono vendute separatamente.
Ciao Alfredo. Lo so che friarielli e rape non sono la stessa cosa ma si coltivano più o meno nello stesso modo. Correggerò l’articolo per fare capire meglio. Grazie ♥