Se hai anche tu a che fare con un giardino o un orto o entrambi più o meno grandi, saprai benissimo che devi avere a che fare con tante piccole accortezze che, se non messe in pratica, potrebbero diventare un rischio anche per le tue stesse piante.
Tra le cose più importanti che devi fare per loro, devi assolutamente mettere in pratica diverse tipologie di potatura, in base a quelle che più prediligono le piante che hai nel tuo spazio verde. Tra le altre, anche se forse non troppo comune, vi è la cosiddetta potatura di ritorno. Vediamo dunque come procedere per cercare di fare un buon lavoro sulla tua pianta.
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Potatura di ritorno: cos’è
La prima cosa che vogliamo dirti, prima di parlare direttamente di quando eseguire tale procedimento, è capire cosa vuol dire potatura di ritorno. Questa particolare tipologia di potatura non è semplicemente un mezzo attraverso cui rendere più carino il tuo arbusto sul quale la andrai ad eseguire, ma è importante per il fatto che questo tipo di taglio viene realizzato per non creare effettivi problemi sui rami delle piante.
Accorciare i rami significa tagliarli, ma con una tecnica precisa che è quella del taglio di ritorno, da eseguire in prossimità di un ramo o di una branca laterale che deve essere di diametro anche di poco inferiore al ramo eliminato. Cosa significa? Significa semplicemente che dovrai avere l’accortezza di non lasciare monconi. La presenza di moncone, come già saprai, significa approntare il pezzo tagliato per l’emissione di una grande quantità di rametti deboli, i cosiddetti “ricacci”. La conseguenza più grave è che l’alterazione del legno può estendersi anche al resto, fino a diventare sempre più invasiva.
Quando fare il taglio di ritorno
In secondo luogo bisogna capire quando è il momento migliore per eseguire la potatura o taglio di ritorno. Solitamente, essendo eseguita su alberi di grossa taglia, precisamente quelli da frutto, è bene effettuare questo procedimento durante il periodo di riposo invernale. Attenzione però ad effettuarla sin da subito su alberi giovani: non stiamo parlando di un taglio di siepe per sfoltire una pianta, bensì di tutt’altro, ovvero di una tecnica che ci permette di salvare la nostra bella pianta, facendola produrre negli anni successivi. Per questo motivo non è detto sia sicuro farla su una pianta giovane.
Su quali piante si effettua la potatura di ritorno
Se ne sente parlare per diverse tipologie di piante, ma sicuramente tra le più diffuse vi è la potatura di ritorno del melo. Stretto parente del melo è il pero e anche su di esso molto spesso si arriva ad intervenire attraverso il taglio di ritorno.
In genere quasi tutti gli alberi da frutto imponenti necessitano di essere tagliati in questo modo in alcune parti. Ad esempio anche il ciliegio molto spesso viene trattato in questo modo e di esso vengono tagliati i rami affinché non si realizzino per i pericolosi monconi.