advertisement

Coltivazione indoor

La coltivazione indoor ha origini piuttosto antiche: le prime tracce risalgono al 19° secolo, in territori inglesi, dove, per via del freddo e delle basse temperature, non era possibile coltivare alcuni tipi di piante. La creazione di colture e orti interni, ad esempio nella propria abitazione, ha permesso la crescita (lontano da parassiti e da problemi di inquinamento) di ortaggi e fiori che, altrimenti, non avrebbero mai visto la luce.

Coltivazione indoor: terra, idroponica e aeroponica

A questo proposito, è bene distinguere due tecniche di coltivazione: idroponica e aeroponica:

  • Coltivazione idroponica: conosciuta anche come idrocoltura, permette la crescita delle piante senza la terra ma, in sostituzione, su uno strado di argilla, fibra e perlite. In sostanza, la coltura viene irrigata mediante acqua e altri composti (inorganici) volti alla sostituzione dei minerali solitamente assunti dal suolo. In questo modo, la crescita è molto più veloce anche grazie alla riduzione dell’utilizzo di fertilizzanti.
  • Coltivazione aeroponica: Oltre a prevedere anch’essa l’assenza di terra, permette la crescita delle piante in serra, alimentate – tramite nebulizzazioni – con i fertilizzanti minerali che vanno a influire sullo sviluppo. L’obiettivo è quello di incrementare una sana fioritura mediante l’utilizzo di un ambiente chiuso (che impedisce ad agenti esterni di danneggiare la pianta) ricco di aria e di sostanze nutritive, nebulizzate sulla stessa radice per fortificarla.
coltivazione indoor
Coltivare indoor (Foto©Pixabay)

Come creare un orto in casa con lampade LED

Le lampade LED sono create apposta per sostituire la luce del sole da chi non ha possibilità di coltivare all’esterno o, semplicemente, non desidera farlo. Rispetto alle lampade classiche, queste consumano ed emettono meno calore, perciò non si rischia che le piante si brucino. Inoltre, durano anche fino a 75.000 ore. Grazie a esse, è possibile coltivare diverse piante, fra cui ortaggi, piante grasse e aromatiche. In molti – al giorno d’oggi – si sono convertiti a questo tipo di coltivazione e dai risultati si è potuto notare che le piante crescono molto più velocemente, oltre che in maniera del tutto sana.

Creare una coltivazione indoor mediante l’utilizzo di lampade LED, all’interno della nostra abitazione, è semplice, se si sa come farlo. Innanzi tutto, è necessario individuare cosa vogliamo far crescere. Questo perché, naturalmente, ogni pianta ha bisogno di un tipo di temperatura e illuminazione differenti.

Ci sono infatti:

  • Piante che fruttano solo durante le giornate corte, che necessitano di periodi di buio più lunghi.
  • Piante che fruttano in giornate neutre, la cui crescita non viene influenzata dalla quantità di luce.
  • Piante che fruttano solo durante le giornate lunghe, che necessitano di periodi di luce più lunghi.

Andiamo ora a elencare alcune caratteristiche e altrettanti consigli volti all’utilizzo intelligente delle lampade LED:

  • Dato il poco consumo di calore, è bene sfruttarle nel periodo estivo perché alcune piante, se coltivate all’esterno, potrebbero crescere male per via della temperatura eccessivamente alta.
  • Permettono l’ottimizzazione dello spazio perché, emettendo poco calore, è possibile posizionarle a diretto contatto con le piante, senza correre il rischio di bruciarle.
  • Grazie a esse non è necessaria un’irrigazione continua perché, avendo il pieno controllo della temperatura, l’evaporazione non è così frequente e, di conseguenza, anche l’assorbimento delle sostanze nutritive diminuisce.
  • Quando si va ad acquistare una lampada LED per la coltivazione indoor è bene seguire le indicazioni volte all’ottimizzazione di quest’ultime; ad esempio, alcune fra quelle prodotte più di recente, permettono anche l’utilizzo di infrarossi, che garantiscono una migliore infiltrazione di luce.

Quali sono le piante più usate per la coltivazione indoor

Trattandosi di coltivazione interna, ci sono diverse piante che crescono con molta difficoltà, in assenza di un suolo fertile e dell’illuminazione giusta. In maniera indicativa, le piante più utilizzate per la coltivazione indoor sono:

  • Il Filodendro: conosciuta come pianta da appartamento, appartiene alla famiglia delle Aracee e presenta una fioritura molto scarna (se coltivata in casa). Per far sì che cresca in modo sano, bisogna evitare di esporla alla luce diretta o alle correnti d’aria troppo forti. Va invece innaffiata molto spesso (anche ogni tre giorni).
  • L’Aphelandra: appartiene alla famiglia delle Acanthaceae, è alta meno di un metro e fiorisce nel periodo primaverile/estivo. Per coltivarla in modo sano è necessario innaffiarla soprattutto d’destate, regolare la temperatura in modo che arrivi almeno a 25° C. e concimarla di continuo.
  • L’Albero della giada: originario dell’Africa e appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, non necessita di molta luce né di acqua eccessiva per crescere.
  • La Pianta ragno: chiamata anche Clorofito, necessita di un’esposizione luminosa ma non a diretto contatto con il sole, per via della sensibilità delle sue foglie. Ha bisogno di un terreno umido e di una temperatura elevata, e va protetta dalle correnti troppo fredde.
  • Aloe: essendo una pianta dai molti benefici, è necessaria una coltivazione attenta se la si vuole far crescere in casa. Va esposta al sole e innaffiata abbastanza spesso (due volte al mese), mentre invece è bene evitare che prenda freddo.
come coltivare indoor
Coltivazioni indoor (Foto©Pixabay)

I vantaggi della coltivazione indoor

I benefici offerti dalla coltivazione indoor sono numerosi, primi fra quali:

  • Svolgendosi all’interno, permette una maggiore disponibilità di terreno libero.
  • Offre l’opportunità di coltivare tutte le piante che si preferiscono in qualsiasi periodo dell’anno (anche tutto l’anno), perché, data l’assenza di cambiamenti climatici, è possibile modificare e personalizzare a proprio piacimento la stanza ospitante la coltivazione.
  • Permette la supervisione della propria coltivazione, che può essere osservata da vicino, senza interferenze esterne (come i parassiti, la cui invadenza necessita poi l’utilizzo di pesticidi). È infatti possibile regolare l’umidità, la temperatura e anche il livello di illuminazione.
  • La creazione di un ambiente sano e supervisionato permette, allo stesso tempo, il prosperare di una florida coltura.
  • Incoraggia la produzione di alimenti biologici.

A questo proposito, le lampade LED:

  • Evitano il consumo energetico e la dispersione del calore.
  • Riducono l’inquinamento, non avendo mercurio al loro interno.
  • Non necessitano alcun tipo di ventola o di altri congegni volti al controllo della temperatura.

Ormai sono in molti, al giorno d’oggi, ad aver scelto la coltivazione indoor tramite le lampade LED. La pratica ha iniziato ad espandersi e, superato l’ostacolo iniziale dovuto al costo dei prodotti, i vantaggi che porta mostrano la convenienza di queste lampade e rispetto ad altri prodotti più economici.

Lascia un Commento

WordPress Lightbox Plugin