Anemone significa “fiore del vento” e si tratta di un delizioso fiore primaverile, elegante, raffinato e scenografico. Nel linguaggio delle piante è simbolo della brevità delle gioie d’amore infatti il suo aspetto fragile e delicato, costituito da fragili corolle variamente colorate, racchiude l’intensa e precaria bellezza di tutto ciò che è fuggevole. E’ la scelta giusta per chi desidera decorare balconi e giardini perché, date le moltissime sfumature di colore, sembrerà di avere delle farfalle svolazzanti e variopinte.
Contenuti dell'articolo
L’anemone
La pianta dell’anemone appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee ed è una delle più ricche e variegate in botanica, comprendente un centinaio di specie di cui alcune spontanee dell’Europa mentre altre provenienti dal Sudafrica o dal Sud America. Dal punto di vista scientifico, l’anemone è una pianta erbacea perenne, alta dai 15 centimetri ad oltre il metro. E’ caratterizzata da un fusto generalmente cespuglioso, petali generosi, leggeri e mobili dal vento, foglie eleganti ed un profumo molto piacevole.
Dove, quando e come coltivare anemone
La coltivazione dell’anemone non richiede particolare esigenze e non comporta un eccessivo dispendio di tempo; basta seguire i giusti consigli. Il terreno deve essere tendenzialmente acido ma ricco di sostanze nutritive ed è importante che sia ben drenato ma che rimanga, allo stesso tempo, costantemente umido.
La coltivazione può essere fatta in due momenti dell’anno: nel trimestre che da va da Gennaio a Marzo, oppure in un periodo che va da Agosto fino all’autunno più inoltrato.
Il clima ideale è quello primaverile, con una temperatura che si aggira tra i 14 e i 20 gradi. La pianta deve essere esposta in media ombra ed in una zona riparata dal vento.
Messa a dimora
La messa a dimora avviene tramite l’inserimento del bulbo a circa 7-10 centimetri di profondità. In attesa dello sviluppo della pianta, quando le temperature sono ancora fredde, è necessario coprire il terreno con foglie o paglia.
Coltivare anemone in giardino e in vaso
Per la coltivazione in vaso e in giardino, sono da prediligere l’anemone coronaria e l’anemone blanda. Queste due varietà sono anche le più diffuse e si caratterizzano per foglie delicate, fusti eretti e fiori rizomatosi.
Bisogna scegliere spazi e contenitori abbastanza ampi per permettere alle radici di espandersi nel terreno, favorendo lo sviluppo della piante sia in altezza che in larghezza. Il fondo del vaso, prima che esso sia riempito da terreno drenante e fertile, deve essere cosparso di ghiaia e cocci, oppure di palline d’argilla, per favorire il deflusso dell’acqua. Il terreno del giardino invece deve essere opportunamente zappato per favorire la distribuzione delle sostanze nutritive.
Irrigazione
E’ necessario innaffiare costantemente la pianta ma bisogna stare attenti perché l’eccessivo apporto di acqua potrebbe essere deleterio. Nella fase di crescita è sufficiente annaffiare un paio di volte a settimana, regolando la portata dell’irrigazione con l’abbondanza e la frequenza delle precipitazioni atmosferiche. Durante la fioritura che normalmente cade in concomitanza con l’aumento delle temperature, si consiglia di aumentare l’apporto d’acqua.
Concimazione
Bisogna preparare il terreno con una fertilizzazione costante ed uniforme ad alta percentuale di potassio. Si possono utilizzare concimi azotati, concimi organici ma anche da compost già preparati con cui realizzare cicli di fertilizzazione. Il terreno prima della semina deve essere blandamente zappato.
Fioritura
La fioritura avviene generalmente in primavera ma, a seconda del periodo di messa a riposo, può anche iniziare a metà autunno e protrarsi per tutti i mesi invernali. Se invece la coltivazione della pianta è avvenuta tramite semina, la fioritura avverrà dopo 1-2 anni e si otterranno piante più robuste e fiorifere.
Moltiplicazione
La moltiplicazione di queste piante avviene prevalentemente per via vegetativa, utilizzando i piccoli rizomi tolti dal terreno durante il periodo di riposo estivo e che, dopo un periodo di riposo vengono piantati in autunno, per fioriture all’aperto dalla fine dell’inverno fino a Maggio. Queste piante si moltiplicano facilmente anche per divisione dei cespi, per talea di radici oppure con la semina.
Malattie e parassiti della pianta di anemone
La bellezza dell’anemone nasconde un difetto insidioso: questi fiori sono debolmente velenosi sia per gli uomini che per gli animali. La pianta infatti contiene una sostanza irritante per le mucose e per la pelle, nota come protoanemonina. Questa sostanza però, con l’essiccamento, diventa innocua trasformandosi in anemonina.
Proprietà e benefici
Un tempo l’anemone era indicato per la cura delle mestruazioni dolorose e delle infiammazioni dell’apparato genito-urina. La pianta era anche utilizzata come “depurativo del sangue”, pur essendo ugualmente tossica. Proprio la proprietà di essere velenosa ha causato una diminuzione sempre maggiore dell’anemone in campo farmacologico e, infatti, oggi non è più utilizzato in terapia.
Varietà di anemoni
Vi sono moltissime varietà di Anemone che appartengono alla stessa famiglia, anche molto diverse tra loro. I dati parlano di 150 specie, che differiscono tra loro, in particolare, per la morfologia del fiore. Esso può presentare petali a margherita, ad esempio, ma anche forme più complesse come le varietà giapponesi o quelle boschive.
Tra queste una delle più diffuse è l’Anemone Coronaria, caratterizzata per il suo fiore reciso. Vi sono poi le varietà del gruppo di De Caen, a fiore semplice, tra cui: la Hollandia a fiore rosso scarlatto, la Fokker e la Sylphide rosa-violetto. Va annoverato, infine, il gruppo di Saint Brigid, a fiore semi-doppio o doppio, che comprende le varietà: Lord Lieutenant blu scuro, Governor e Rosette rosa-bianco e numerose altre ancora.
Significato dei fiori: l’anemone
La storia di questa pianta è affascinante e risale a tempi antichissimi. Oggi indica l’amore perduto e le delusioni mal riposte, regalarlo vuol dire comunicare a qualcuno la propria delusione ma in passato ha assunto significati diversi.
Per gli antichi Egizi era un segno di malattia, per gli Etruschi, invece, era il fiore dei morti, mentre per secondo il mito greco era la personificazione di una ninfa, Anemone appunto. La sua bellezza era così grande che fece innamorare Zefiro e Borea, i quali iniziarono a competere per il suo amore. La ninfa Flora, per invidia, la trasformò per sempre in un fiore meraviglioso, che porta proprio il suo nome: Anemone.
Trattazione ineressante
Grazie mille ♥♥♥