I fagiolini sono degli ottimi alleati per la nostra salute, quindi averne una coltivazione biologica ed eco-sostenibile nel giardino di casa o sul balcone potrebbe rivelarsi un’ottima idea. Ci sono io qui per aiutarti a capire come coltivare questa pianta in bilico tra un ortaggio e un legume. Vedremo tutti i passaggi più importanti e le caratteristiche principali dei fagiolini, ma anche quali sono i benefici e le proprietà che portano con loro.
Contenuti dell'articolo
- 1 I fagiolini o cornetto
- 2 Come e quando coltivare fagiolini
- 3 Esposizione
- 4 Trapianto
- 5 Irrigazione
- 6 Concimazione
- 7 Pacciamatura
- 8 Raccolto
- 9 Moltiplicazione
- 10 Malattie e parassiti di zucchine
- 11 Consociazioni
- 12 Proprietà e benefici
- 13 Fagiolini nani o rampicanti
- 14 Fagiolino precoce o fagiolino tardivo
- 15 Varietà di fagiolini
I fagiolini o cornetto
Ebbene sì, i fagiolini come lo stesso nome rivela fanno parte della famiglia delle leguminose che usiamo consumare come fosse un ortaggio. Così come i fagioli, anche questi si diffondono in Europa a seguito della scoperta dell’America, diventando popolarissimi.
Come e quando coltivare fagiolini
Il fagiolino, di qualsiasi specie sia, ha bisogno di un terreno ricco di sostanza organica. Se quindi desideri coltivare questa pianta in vaso dovrai utilizzare un terreno per leguminose, se invece desiderassi coltivarli in piena terra, allora dovrai interrare del compost o del letame ben maturo. La pianta di fagiolini è veramente semplice dal coltivare e per ottenere un’ottima coltura basta partire dalla semina.
I semi devono essere collocati a una profondità di 3-5 cm con una distanza tra le piantine di 15-20 cm. disponete tutti i semini in file che devono tra le quali passeranno 50 cm per i fagiolini nani e 80 cm per quelli rampicanti, in quanto quest’ultimi necessitano della presenza di un sostegno che agevoli la loro crescita. Questo sostegno deve essere formato da un sistema di reti di plastica da fissare a pali verticali, distanti tra loro un metro. Ricorda che una volta effettuata la semina, dovrai bagnare leggermente il terreno. Il periodo migliore per coltivare i fagiolini è quello che va da marzo a giugno.
Esposizione
Il fagiolino tollera un clima mite, infatti la temperatura ideale per ottenere delle piantine ottime è tra i 13 e i 14°C. Per tanto se abitassi nel meridione non coltivare i fagiolini in piena estate e riserva loro un posto ombreggiato. Se, invece, abitassi a settentrione puoi pensare anche di coltivare questa pianta durante il periodo estivo e con una buona esposizione al sole, in quanto solitamente le temperature non sono elevatissime.
Trapianto
Il trapianto è da effettuarsi da marzo a settembre. Dovrai quindi asportare la pianta ormai abbastanza sviluppata o in una buca più grande oppure in vaso anch’esso più grande e che permetta al fagiolino di svilupparsi in libertà. Ricorda che il terreno deve essere fertile. Scava con la vanga il solco e trapianta la piantina con delicatezza, compatta poi il terreno e inumidiscilo.
Irrigazione
I fagiolini sono una pianta bisognosa di moltissima acqua, infatti dovrai annaffiarli regolarmente una o due volte al giorno in base alla secchezza del clima. Ti consiglio vivamente di diminuire le innaffiature durante la fioritura, in modo da favorire la crescita del frutto e ottenere un raccolto abbondante.
Concimazione
Anche da questo punto di vista la gestione del fagiolino è relativamente semplice, infatti il concime che sarà lo stallatico maturo distribuito con un peso di 2.5 kg per metro quadro di terreno- dovrà essere unito al terreno durante la sua preparazione come ho già spiegato. Nel caso però la piantina non dovesse crescere bene, allora aiutati con una concimazione a base di fosforo e potassio, elementi ottimi per la crescita di quasi tutti i vegetali.
Pacciamatura
Quest’ultima si dimostra un ottimo alleato contro le tanto temute erbacce, parassite del fagiolino. Potrai svolgere la pacciamatura attraverso il metodo classico e versatile della paglia, ma potrai proteggere la tua piantina anche con teli biodegradabili o in juta per evitare di produrre rifiuti di plastiche monouso.
Raccolto
La raccolta è da effettuarsi nel momento in cui i frutti si saranno formati, ma quando non saranno troppo maturi. Essendo delle piante leguminose, questi ultimi se troppo maturi si induriranno, lasciando spazio alla formazione totale del seme, quale a noi non interessa. Attento a staccare il baccello in modo delicato, in quanto i fagiolini sono piuttosto fragili e potrebbero rompersi a una presa troppo forte.
Moltiplicazione
L’unico metodo per moltiplicare la pianta di fagiolini è tramite semina che potrai realizzare facilmente interrando i semi.
Malattie e parassiti di zucchine
Le malattie tipiche dei fagiolini sono l’antracnosi che è riconoscibile da delle macchie brune sulle foglie e sul baccello, ma anche il mosaico per il quale le foglie si vanno deformando e la comunissima muffa bianca, riconoscibile per la sua peluria biancastra. Dei parassiti che possono attaccare la pianta e che tra l’altro sono comunissimi sono gli afidi. Per combattere al meglio tutte queste problematiche esistono dei pratici rimedi in commercio.
Consociazioni
I fagiolini in orto possono essere consociati con risultati ottimi con fragole, pomodori cetrioli, cavoli, lattuga, ma anche sedano.
Proprietà e benefici
I fagiolini non dovrebbero mai mancare sulla nostra tavola, in quanto hanno proprità benefiche non indifferenti e che ci aiutano a vivere in salute. Sono innanzitutto fonte di vitamine come la vitamina A, la vitamina C, ma anche potassio, fosforo e ferro. Inoltre, contengono calcio e silicio, quali sono importanti per le nostre ossa. Inoltre, contengono antiossidanti che in questo caso particolare sono benefichi per il cuore e la circolazione sanguigna, ma anche per proteggere l’organismo da varie infiammazioni.
Fagiolini nani o rampicanti
Tra i fagiolini nani e rampicanti non cambia soltanto il modo in cui questi ultimi si sviluppano, ma anche il loro ciclo di coltura, ecco perché è bene tener conto delle loro caratteristiche a fine di scegliere una specie adatta alle nostre esigenze.
I fagiolini nani hanno un periodo di coltura molto più breve e lasciano spazio ad altre colture, una volta effettuato il raccolto, quindi sono la pianta ideale per chi non ha molto tempo da dedicare alla loro coltivazione o per chi vuole effettuare una coltura a rotazione. Hanno ciclo più lungo i fagiolini rampicanti, ma hanno un raccolto molto più abbondante, quindi per chi ha un po’ di pazienza questa potrebbe rivelarsi la specie migliore. Considera comunque che comunque questa pianta, una volta finito il suo ciclo, non lascia spazio ad altre colture.
Fagiolino precoce o fagiolino tardivo
Come già anticipato nel paragrafo precedente i fagiolini possono avere una ciclo colturale più o meno veloce. Abbiamo dei fagiolini dalla coltura precoce ovvero con un ciclo che va dai 60 ai 70 giorni, oppure dei fagiolini tardivi ovvero con un crescita che va dagli 80 ai 90 giorni.
Varietà di fagiolini
Ne esistono moltissime sia che sia tra i nani che tra i rampicanti. Qui andrò a citare esclusivamente quelli più comuni.
Tra i fagiolini nani troviamo:
- il Boby bianco, dal baccello verde e cilindrico con raccolta dopo i 55 giorni;
- il Purple queen dall’ inconfondibile colore viola, lungo 15 cm;
- il Rocquencourt, con un ciclo di crescita di 60 giorni, caratterizzato da baccelli gialli lunghi e piatti.
Tra i fagiolini rampicanti si annoverano:
- l’Anellino verde, con uno sviluppo di 85 giorni;
- il Cossè Violette, coltivabile sia in montagna che in pianura e a baccelli lunghi 22-25 cm e larghi 1,5 circa e dal colore violetto.