Il pomodoro può considerarsi, insieme al caffè, un’immancabile sulla tavola italiana. Da sempre apprezzato e versatile in cucina, è tra gli ortaggi maggiormente corteggiati in giardino. Dopo avere spiegato come coltivare pomodori nel generico, ora passerò a presentarvi i vari tipi di pomodori esistenti in natura.
Qui ci occuperemo in particolare del pomodoro costoluto, una varietà conosciuta anche come pomodoro fiorentino e straordinariamente saporita per sughi e insalate.
Contenuti dell'articolo
Il pomodoro costoluto
Rosso, succoso e gustoso. Il pomodoro costoluto o pomodoro fiorentino può essere rapidamente descritto sotto questi tre aggettivi. Come si evince dal nome il frutto ha una forma globosa e appiattita, molto costoluta. In media un grappolo è costituito da 3 o 4 pomodori e ogni pianta può rendere mediamente 5 kg. In genere il raccolto può effettuarsi quando il frutto è verde/rosa nel caso delle insalate o rosso nel caso dei sughi. Ad ogni modo il pomodoro fiorentino costituisce una scelta vincente per chi ha il desiderio di un ortaggio saporito, salutar e facile da coltivare. Qui di seguito tutto ciò di cui necessita la pianta.
Terreno ed esposizione
Il pomodoro è corteggiato dai coltivatori soprattutto per la versatilità di cui è dotato. Questo ortaggio infatti è in grado di crescere su quasi tutti i terreni ma predilige quelli con un maggior numero di sostanze organiche, irrigui, drenati e a medio impasto. Su questi ultimi infatti svettano le possibilità di risultati ottimali. Questo si adatta alle più disparate condizioni climatiche, preferendo quello caldo e temperato mentre in inverno si consiglia di coltivarlo in serra. E’ flessibile anche per quanto riguarda l’esposizione, che sia a mezz’ombra o esposta al sole.
Trapianto
Per il passaggio del trapianto nel pomodoro fiorentino è importante non sottovalutare due fattori: che sia fatto nelle ore fresche del mattino e che il terreno sia ben umido. A questo punto, dopo le dovute accortezze, si può procedere al passaggio. Bisognerà inumidire bene la zolletta prima dell’impianto al suolo per facilitarne l’attecchimento e dovrà poi essere interrata solo la zolletta. E’ preferibile in giardino coltivarli in fila e separare una pianta dall’altra di 35 – 40 cm.
Irrigazione
Tra le cure richieste del pomodoro costoluto da non sottovalutare è quella dell’irrigazione. Questo passaggio è fondamentale soprattutto durante la stagione calda. E’ consigliato, per un maggior risultato e il risparmio idrico, l’impianto a goccia con manichetta forata gestita da un elettrovalvola. Nel caso in cui non fosse possibile disporre di questo, allora è importante innaffiarlo a intervalli regolari ed evitare squilibri idrici. Attenzione però con l’abbondanza d’acqua: il ristagno idrico è uno degli acerrimi nemici per eccellenza e portatore sano di danni permanenti.
Concimazione
Per garantire il terreno fertile e ricco di sostanze organiche di cui necessita il pomodoro costoluto, è importante prestare attenzione alla concimazione. Si consiglia, per un risultato ottimale, di concimare il terreno con letame fermentato maturo e compost o con concimi minerali a rilascio graduale di azoto, fosforo e potassio. Per quanto concerne invece la concimazione da copertura, è richiesta a cadenza settimanale l’utilizzo di concimi minerali equilibrati contenenti azoto, fosforo, potassio, ferro e magnesio.
Scacchiatura o sfemminellatura (Potatura)
Una pratica diffusa che ogni pollice verde conosce per garantire salute alla propria pianta è la potatura. Nel caso del pomodoro fiorentino parliamo di scacchiatura o sfemminellatura: si tratta di una pratica che prevede l’eliminazione dei germogli ascellari. Questa garantisce il doppio della produttività.
Eventualmente si può scegliere anche di procedere con la cimatura dell’apice dopo il quarto o quinto palco fiorale. Questa anticipa invece la maturazione.
Raccolto
Il momento atteso per eccellenza, soprattutto per il palato, è quello del raccolto. Il pomodoro costoluto o fiorentino è indicato per insalate o sughi e a seconda dell’utilizzo bisognerà raccoglierlo verde, nel caso delle insalate, rosso vivo nel caso invece dei sughi. I pomodori da conserva infatti richiedono la completa maturazione. In genere la raccolta dista dal trapianto 60 – 80 giorni e una pianta può creare dai 2 ai 5 kg di frutti.
Malattie e parassiti
Il nemico per eccellezza delle nostre colture sono le malattie e i parassiti. Conoscerne cause e rimedi può evitare che la pianta si danneggi. Innanzitutto è importante sapere che eliminare le piante infestanti e provvedere a una adeguata pacciamatura può drasticamente ridurre il rischio che si estendano malattie funginee.
Tra le malattie più diffuse che i pomodori possono contrarre troviamo il marciume del colletto: una malattia che si manifesta con un marciume secco e bruno a livello del colletto e le foglie si staccheranno con notevole facilità; la tracheomicosi: che si manifesta con ingiallimenti e la cui prevenzione è legata alla sterilizzazione del terreno e ancora: il mal bianco. Tra i parassiti a cui bisogna prestare attenzione troviamo: la Nottua Gialla, una larva che aggredisce foglie, fiori e frutti e la Tuta, un microlepidottero diffuso di recente nelle coltivazioni di pomodori.
Consociazioni
Le consociazioni permettono a chi ha a disposizione uno spazio esterno limitato di abbinare più colture insieme e ottenerne poi risultati vantaggiosi. Al pomodoro costoluto vanno abbinati aglio, carote, cavoli, cicoria, insalate da taglio, lattuga, mais, menta, porri, prezzemolo, ravanello, rape, sedano e spinaci. Sconsigliati come consociazione al pomodoro fiorentino sono cetrioli, finocchi, patate e piselli.
Ottimo il Costoluto fiorentino…stavo cercando delle piantine per la serra..ma in ogni modo un buon indirizzo per essere in tempo ordinando le piantine a tempo
Debito…nominatemi un buon produttore me ne voglio ordinare un bel quantitativo
Grazie what’s up 3407756041
Saluti a.v.parma
Quando sistemare nel terreno le piantine di 40 cm a Brescia per avere frutti prima di giugno in un orto scolastico?
Grazie
Ciao Enzo, purtroppo dipende molto dal fattore climatico. È capitato in passato che un forte vento e un pioggia dirompente hanno distrutto piantine ancora con fiori. Il mio consiglio è quello di piantare i pomodorini in un luogo protetto e solare. Direi a marzo potresti piantarli e… speriamo in una primavera mite ♥