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Come coltivare pero

coltivare il pero

Spesso si pensa che gli alberi da frutto siano più impegnativi da coltivare. In realtà in poche semplici mosse anche essi possono dare tantissime soddisfazioni, soprattutto perché i loro frutti li rendono unici e speciali.

Tra gli alberi da frutto più belli e dai frutti più golosi soprattutto nelle stagioni estivo-autunnali, ci sono gli alberi di pero. Ce ne sono tantissime varietà, come sicuramente sai. Starà a te scegliere la migliore e la più adatta al luogo in cui vivi. Ecco dunque cosa devi fare per avere sempre frutta fresca a casa tua, da usare per dolci buoni o gustose marmellate.

La pianta del pero

Innanzitutto partiamo dando qualche informazione riguardante le caratteristiche e la storia dell’albero di pero. Questo tipo di albero, ha vita lunga. Se decidi di piantarlo, curandolo nei giusti modi, vedrai che rimarrà nel tuo giardino o nel tuo vaso per lungo tempo. Sì, perché vi sono alcune varietà che possono essere addirittura coltivare in vaso.

Il suo nome scientifico è pyrus communis e appartiene alla famiglia delle rosacee. È un albero molto vicino al melo perché appartengono entrambi al sottogruppo delle pomacee.
Ha un portamento eretto e può raggiungere anche dimensioni maestose. Pensa infatti che può toccare i 10-15 metri di altezza: niente male! Le foglie sono di forma ellittica e sono di colore verde scuro. I fiori sono di colori delicati, tra il bianco e il rosa, e piccola curiosità: la pera non è esattamente il frutto del pero. Il frutto vero e proprio sarebbe infatti quello che noi scartiamo, ovvero il torsolo.

potature pero

Come coltivare il pero: clima e terreno

Cosa fondamentale che devi considerare per coltivare il pero è indubbiamente l’ambiente in cui lo stesso dovrà rimanere per lungo tempo, dunque essenzialmente il terreno in cui piantarlo e anche il clima in cui è inserito.

Diciamo che in linea generale non ci sono particolari problemi per qualunque zona in cui tu ti trovi a livello climatico perché ci sono talmente tante varietà che puoi scegliere quella più adatta all’ambiente in cui vivi.

Ad esempio, sebbene il pero sia soggetto ad essere molto sensibile alle temperature fredde e alle gelate invernali che riguardano anche la sua fioritura precoce, vi sono alcune varietà, come ad esempio la Williams, che grazie alla fioritura tardiva ti permetteranno di procedere a coltivazione in zone più fredde. A livello di terreno invece la cosa più importante è non farlo stare su superficie calcarea, per il resto non ci sono particolari problemi.

Come piantare un pero e messa a dimora

Di tipi di pere ce ne sono davvero moltissimi, ma di possibilità di piantarne la pianta non ce ne sono poi così molte. Come procedere è semplice. Per scavalcare il problema della parte iniziale del primo periodo di crescita, ti consigliamo di avvalerti di una piantina già cresciuta che trovi direttamente in vivaio.

Di solito comunemente si realizza l’innesto su franco, ma la seconda ipotesi è di procedere a innesto su cotogno, anche se il procedimento richiede più attenzioni. Poi ci sono i metodi per seme, per propaggine e per margotta che però sono più complicati.

Come già detto però ti consigliamo di partire direttamente dalla piantina che metterai a dimora in una buca piuttosto profonda e arricchita di concime. In seconda battuta dovrai pensare di non avere piante troppo vicine alla stessa per non impedirle di ricevere il nutrimento dalle grandi radici che presenterà nel tempo.

potatura pero

Irrigazione e concimazione del pero

Cosa importantissima è capire quali accorgimenti avere nei confronti della tua pianta, poi procederemo invece parlando di potatura del pero, che ha un’altra importanza fondamentale. Quello che devi fare innanzitutto è irrigare. L’irrigazione è procedimento importante soprattutto nei primi anni di vita della pianta e nei periodi più caldi perché necessita di crescere e di avere dunque buone dosi di acqua a cui far riferimento.

Per quanto riguarda invece la concimazione, puoi procedere dopo la messa a dimora con concime a base di abbondante letame. Anche il solfato di ammonio, se somministrato in giuste dosi, si può rivelare un buon alleato per la tua pianta.

Fioritura e raccolto della frutta

Una delle cose più belle da vedere è sicuramente il tuo pero in fiore. I suoi fiori rigogliosi e delicati sono uno spettacolo per gli occhi. Come abbiamo già accennato vi sono diversi tipi di fioritura che variano in base al tipo di pero con cui hai a che fare, se a fioritura precoce, ovvero ad inizio primavera, o tardiva, ovvero verso tarda primavera – inizio estate.

Per quanto riguarda invece il raccolto, esso dovrà essere eseguito quando i frutti avranno all’incirca un colore uniforme e la loro dimensione standard. In base al periodo di fioritura, il raccolto potrà avvenire dall’inizio dell’estate fino alla stagione autunnale.

pero in fiore

Potatura e cimatura del pero

È arrivato ora il fatidico momento di imparare come potare un pero. Di solito, anche quando non siamo in presenza di coltivazioni estese, il pero prende la forma piramidale o a fusto libero. Ma la cosa più importante è considerare dove il nostro pero fruttifica.

E fruttifica su rami misti, lamburde e brindilli. Bisogna dunque cercare di rafforzare le parti in cui vi è produzione che di solito avviene su rami giovani. La prima cosa da togliere sono sicuramente le cosiddette “zampe di gallo”. In secondo luogo bisogna accorciare i rami vecchi e a livello di chioma bisogna cercare sempre di mantenere arieggiato lo spazio.

Malattie e parassiti dell’albero di pero

Ci sono tre principali nemici della nostra pianta, tra cui molto pericolosa è la ticchiolatura del pero. Il problema crea macchie scure tondeggianti in gran parte del vegetale. Abbiamo poi il problema dell’oidio, che spesso attacca gli alberi da frutto e che però si può benissimo combattere con lo zolfo. Infine non va sottovalutata la maculatura bruna. In questo caso, dopo la pioggia, è cosa opportuna intervenire con il rame.

quando maturano le pere

Coltivazione in vaso

Tra le possibilità che hai, come già accennato, vi è anche quella di coltivare la tua pianta in vaso. La più diffusa è il pero nano che avendo dimensioni ridotte può rientrare in un contenitore chiuso. Non vi sono particolari indicazioni da tenere a mente per la coltivazione in vaso più di quanto già detto.

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