Tra i prodotti più utilizzati in cucina grazie alla particolare spendibilità che lo contraddistingue, c’è il sedano rapa. È un parente molto stretto del sedano a coste, tanto che quando impari a coltivare il sedano a coste, passare poi al sedano rapa non sarà di sicuro molto difficile.
Ci sono solo alcuni piccoli accorgimenti che devi tenere a mente per migliorare questa tipologia di coltivazione. Se anche tu vuoi dunque addentrarti nel mondo del sedano rapa, non ti resta che seguire questi piccoli consigli per poi iniziare a coltivarlo a casa tua.
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La pianta sedano rapa
La grande famiglia dei sedani rapa è quella delle Apiaceae, ovvero la stessa del sedano più comune. Cosa differenzia il sedano rapa dal sedano comune? Semplicemente l’utilizzo dell’ortaggio: del sedano rapa infatti si utilizza in cucina la radice, sia cruda che cotta. La radice è tondeggiante, a forma di globo ed è di colore bianco.
Ovviamente ha molte foglie di colore verde intenso che crescono su fusti e steli cavi. Noterai comunque che la vera particolarità di questo tipo di sedano è proprio la radice, che è molto ingombrante e per questo le piantine dovranno stare a debita distanza quando vengono piantate. Dopo aver capito che forma ha il sedano rapa è il momento di imparare a coltivarlo.
Quando e dove coltivare i sedani rapa
Possiamo dire che la coltivazione del sedano rapa non è molto difficile, anzi. Si adatta bene infatti a differenti situazioni. In linea generale non ha particolari problemi se si trova in un terreno ricco di sostanza organica, in cui ti consigliamo di trapiantarlo dopo un periodo in vaso visto che i tempi di crescita sono piuttosto lunghi e richiedono qualche mese.
Per quanto riguarda il clima, predilige una temperatura non troppo elevata, meglio se attorno ai 20 gradi, dunque un clima fresco ma non troppo freddo. Teme infatti le gelate. L’esposizione deve essere a pieno sole, ma non manca chi decide di mettere le piante in zone di mezz’ombra, scelta che non darà particolari problemi. La semina avviene alla fine dell’inverno, precisamente nel periodo tra febbraio e marzo.
Come abbiamo detto dovrà essere trapiantato nell’orto solo successivamente, quando la piantina sarà più grande perché questo tipo di coltivazione richiede molto tempo. Ricorda soprattutto una cosa: quando trapianti il tuo sedano nell’orto, mantieni una distanza abbastanza elevata tra le piantine, di circa 40 cm per permettere alle radici di svilupparsi al meglio.
Irrigazione e concimazione
Tappa fondamentale nel coltivare il sedano rapa così come per tutte le altre piante, è capire in che modalità nutrirlo, dunque come procedere in primo luogo ad irrigazione ed in seguito a concimazione. L’irrigazione per questa pianta è molto importante perché è nata e si è sviluppata in luoghi umidi, quindi ha bisogno costantemente di acqua. Questo non significa inondarla, ma essere costanti ogni 2 o 3 giorni, cosa che cambia ovviamente in base alla stagione in cui ti trovi.
Per la concimazione puoi utilizzare del letame organico, magari di vacca, che dovrai aggiungere al terreno prima della stagione di semina. Se vuoi adoperare agenti chimici, ti consigliamo di utilizzare prodotti principalmente a base di azoto.
Pacciamatura e raccolto del sedano rapa
La rapa di sedano ama molto la pacciamatura, così come il sedano comune. Amando infatti i luoghi umidi, la procedura a pacciamatura che tiene il terreno umido e caldo, ricoprendolo di fogliame vario, è necessaria, non indispensabile ma consigliabile sicuramente.
Per quanto riguarda invece il momento del raccolto, essa avviene nel primo periodo autunnale, dunque tra settembre e ottobre in base alle variazioni climatiche possibili. Come raccogliere il sedano rana è molto semplice: devi tagliare la pianta al colletto. Da qui poi partirà un nuovo fusto ma ti sconsigliamo di utilizzare in cucina il ricaccio perché la qualità sarà minore rispetto al primo ortaggio raccolto.
Malattie e parassiti del sedano rapa
Come condivide la stessa tipologia di coltura con il sedano comune, così condivide anche gli stessi nemici. Le malattie fungine del sedano sono molto pericolose e per questo bisogna cercare di evitarle in tutti i modi. Septoriosi, ticchiolatura e cercosporiosi sono le più diffuse. Per evitarle abbi buona cura della pianta e soprattutto, anche se ama molto un terreno umido, evita di accumulare ristagni idrici.
Non mancano ovviamente piccoli nemici pericolosi da combattere. Anche in questo caso sono gli stessi del sedano comune e più in generale della famiglia delle ombrellifere. La più antipatica è la mosca del sedano: le femmine spesso depongono le uova e le larve sono molto pericolose.
Consociazioni
Per sostenere la successiva crescita dopo la semina del sedano rapa, devi cercare quelle consociazioni in grado di aumentare la produttività dell’ortaggio. Piselli e fagioli sono le piante più quotate per la crescita del sedano rapa, ma vanno bene anche altri tipi di consociazioni, come quella con il cavolo o con il pomodoro o con la melanzana.
Proprietà e benefici del sedano rapa
Come la maggior parte degli ortaggi, anche il sedano rapa ha le sue positive proprietà.
Un’insalata di sedano rapa è molto utile in quanto condivide molte proprietà con il sedano comune, dunque ha proprietà diuretiche e disinfettanti molto buone. Aggiungerlo a crudo è sempre la scelta migliore per poter assumere tutti i benefici nutrizionali di questo ortaggio forse ancora poco conosciuto.
È utile in diverse occasioni, anche importanti: ad esempio è utile contro i reumatismi, le affezioni polmonari, i calcoli renali, l’insufficienza epatica e per la demineralizzazione. Le proprietà diuretiche e disinfettanti dunque non mancano.
Varietà di sedano rapa
Le varietà di sedano rapa sono abbastanza, ma ce ne sono di più note rispetto ad altre. Tra le più utilizzate negli orti ricordiamo la rapa di Verona, il gigante di Praga, il Marble Ball, il sedano alabastro, lo snow white e il Balder.
Punto Saliente | Dettagli |
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Periodo di semina | Fine inverno o inizio primavera |
Terreno ideale | Profondo, fertile, ben drenato |
Esposizione | Pieno sole |
Distanza tra le piante | 30-40 cm |
Irrigazione | Regolare, mantenere il terreno umido |
Concimazione | Concime organico o compost maturo prima della semina |
Raccolta | Circa 120-150 giorni dopo la semina |
Malattie comuni | Afidi, Peronospora, marciume radicale |