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Come coltivare il porro

aglio porro

Porri utilizzati già dagli antichi romani per depurarsi. Vediamo come coltivare il porro e curarlo.

Il porro

Il porro o allium porrum è una pianta orticola appartenente alla famiglia delle lilliacee. È una pianta dai molteplici utilizzi in cucina e che si raccoglie quasi tutto l’anno tanto da essere classificabile come ortaggio invernale. Il suo gusto marcato ne fa ricondurre subito la parentela con l’aglio e soprattutto la cipolla.

semina porri
Raccolta porri (Foto©Pixabay)

Coltivare i porri: quando e dove

Il porro essendo una pianta che ben resiste al freddo può essere seminato in qualsiasi periodo dell’anno. Il suo clima ideale è intorno ai 15 e i 20 gradi, ma riesce a sopportare fino ai 5 gradi. La semina del porro si diversifica a seconda delle varietà, ci sono varietà più indicate per la coltura estiva, altre invece rispondono meglio al freddo e possono essere coltivate in periodi invernali.

Deve essere coltivata in un terreno costantemente umido ma al tempo stesso non ama l’eccesso di acqua. Infatti i ristagni d’acqua rischierebbero di farla marcire.

Terreno

Il terreno adatto ai porri deve essere sciolto, ricco di sostanza organica e ben drenante. Prima di piantare il porro è bene smuovere il terreno per almeno 25 cm di profondità rendendolo soffice, un lavoro da effettuare almeno dieci giorni prima della semina o del trapianto.

Esposizione

È importante una buona esposizione solare per ottenere buoni risultati.

Trapianto

Il trapianto può essere effettuato quando le piantine superano i dodici centimetri di altezza, i porri si dispongono in file distanziati di 40 cm, e le piantine devono essere distanti tra loro almeno 15 cm.

porri coltivazione
Coltivazione del porro (Foto©Pixabay)

Irrigazione

L’irrigazione del porro dipende da diversi fattori. Non hanno particolati esigenze di acqua ma non per questo bisogna lasciare seccare il suolo.

L’irrigazione potrebbe non essere necessaria se si sceglie di coltivare i porri in autunno o nei primi mesi della primavera, perché sarebbero sufficienti le piogge stagionali. Diverso il discorso se la coltura avviene durante i mesi caldi. Quando le piantine sono giovani poiché le radici non sono ancora sviluppate hanno bisogno di maggiori quantità d’acqua.

Concimazione

la concimazione deve essere organica e profonda 30-40 cm. In fase di lavorazione invece si può concimare utilizzando un compost maturo.

Raccolto

Il raccolto del porro può essere effettuato dopo 4/6 mesi dalla semina. Si raccoglie tutta la pianta, si utilizza la parte delle foglie soprattutto in cucina soprattutto la parte bianca. Le foglie sempre commestibili. Per cogliere il porro bisogna aspettare che questo sia ingrossato.

Potatura e cimatura

Per i porri non si parla di potatura nel senso che si conosce, ma le operazioni che si eseguono nel momento del trapianto sono simili. Per guadagnare spazio i porri non si seminano al posto finale ma in vivaio, solo dopo due mesi si possono trapiantare al loro posto finale. In questo momento è utile eliminare quello più debole e magro.

Per recuperare invece quelli trapiantati bisogna vestirli ovvero tagliare le radici di un terzo e le foglie a metà. In caso contrario potrebbero restare troppo sottili o addirittura non riprendersi perché non sudando perderebbero troppa acqua.

porro coltivazione
Fiori di porro (Foto©Pixabay)

Moltiplicazione della pianta di porri

Per moltiplicare le piante di porri basta immergere gli scarti tagliati di un paio di cm sopra le radici in acqua e lasciarli qualche giorno. Quando sono cresciuti e si sono ripresi si possono interrare per coltivare la nuova verdura.

Malattie e parassiti dei porri

Il nemico del porro è una mosca chiamata dittero , questa rovina le piante deponendo le uova nel terreno all’interno della pianta. Si può combattere con insetticidi, anche naturali, come pietro e olio neem. Altra malattia del porro è la peronospora . Nel caso in cui la pianta del porro dovesse infettarsi l’unica soluzione è tagliare i porri alla base, distruggendo la parte tagliata. La pianta ricresce in due mesi anche se resta meno sviluppata.

Coltivare porri in vaso

Per coltivare i porri in vaso è importante la dimensione di quest’ultimo. Dovrebbe essere alto 30 cm con un diametro di 20 cm. Le dimensioni aumentano dal numero di piante che si vogliono seminare tenendo conto che devono essere distanti 15 cm l’uno dall’altra. Per avere un terreno ideale sarebbe meglio mescolare il terreno dell’orto con sabbia , terriccio universale e letame ben decomposto e maturo.

Consociazioni

Possono essere coltivate con il porro le carote, seguite dall’aglio, il sedano, le cipolle, i pomodori, le lattughe e i cavoli. Da evitare piselli, fagioli e rape.

Proprietà e benefici

Il porro è dotato di particolari proprietà terapeutiche come la cipolla. Ricco di calorie. Ha proprietà diuretiche, depurative, disintossicanti e antiossidanti.

Varietà di porri

I porri si suddividono i quattro varietà distinte in base al periodo di coltura.

Ci sono i porri estivi che si seminano da gennaio a marzo. Le varietà più importanti sono gigante precoce che è pronto per la raccoltà all’inizio di maggio. Il lungo d’estate che rispetto al precedente è più tardivo.

Ci sono poi i porri autunnali che si seminano da febbraio ad aprile, poco resistenti al freddo e ne fanno parte il mostruoso di carentan piuttosto rustico e l’elefante che ha raccolta precoce.

Poi ci sono i porri invernali che si seminano da aprile a maggio, sono resistenti al freddo e riescono a superare l’inverno senza danni. Ne fanno parte il gigante d’inverno ,il mercato di copenaghen e l’olaf.

Infine i porri bastoncini chiamati cosi perché sottili, che si seminano da fine agosto a settembre e ne fanno parte il porro di liegi e il blu solaise.

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