Il timo o thymus è una pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Il nome di questa tipica pianta aromatica deriva dal greco e significa forza e coraggio. Questa infatti veniva utilizzata dal filosofo e botanico Teofrasto come incenso nei sacrifici. Oggi il timo è un aroma largamente diffuso in cucina e la sua coltivazione ha conquistato un consenso sempre maggiore.
Contenuti dell'articolo
Il timo
Il timo è una pianta arbustiva, semiarbustiva o erbacea appartenente alle Laminaceae. Questa è una pianta perenne e legnosa e la forma è estremamente ramificata con gemme svernanti che vanno dai 2 ai 30 cm di altezza dal suolo. Questa pianta ha una serie di ghiandole essenziali disposte in in croce sulle foglie, saranno queste ghiandole ad assicurare al timo l’aroma tanto agognato. Le foglie sono piccole e appena picciolate, disposte a coppie di due.
Coltivare timo: dove e quando
Questa pianta perenne è originaria delle zone temperate d’Europa e il clima favorevole è quello delle zone dal clima mediterraneo con poche precipitazioni. E’ possibile coltivare il timo sia in orto sia in vaso, qui di seguito alcuni utili consigli per farlo al meglio.
Terreno
Il terreno favorevole per una prospera coltivazione di timo è quello leggero, drenato e calcareo. Da evitare assolutamente per evitare di comprometterne la riuscita è il terreno dal pH acido. E’ preferibile sempre un terreno specifico dal pH leggero e dal pH alcalino.
Esposizione
Una volta individuato il terreno adatto alla coltivazione di timo è bene non sottovalutarne l’esposizione. Questa pianta nasce nelle zone dal clima mediterraneo e predilige luoghi aridi e soleggiati. E’ consigliabile anche coltivarlo tra le rocce e le ghiaie di un giardino roccioso. Sebbene sia particolarmente incline ai climi temperati non teme il gelo, il freddo e il caldo torrido per cui la sua cura e coltivazione sarà a portata di tutti i pollici verdi.
Irrigazione
Questa pianta aromatica cresce bene nelle zone dal clima mediterraneo e con carenza di piogge. Per quanto concerne l’irrigazione quindi è bene non eccedere mai con l’acqua ma intervenire solo a terreno asciutto ed evitare così che si formino i dannosi ristagni idrici. Il timo, infatti, resiste bene alla siccità ma patisce in presenza dei ristagni.
Concimazione
Da non sottovalutare per la resa di questa pianta perenne la concimazione. E’ consigliabile infatti utilizzare 300 q/ettaro di letame o 50 kg/ettaro di azoto fosforo o potassio. Queste applicazioni poi potranno essere meno frequenti una volta avviata la pianta. Il timo in fatto di concimazione non è particolarmente esigente.
Fioritura
La prima fioritura di timo si ha nei mesi estivi, in particolare tra maggio e giugno mentre la seconda, dopo la potatura di qualche centimetro da terra, avverrà a settembre. La massima produttività del timo avverrà al terzo anno.
Raccolto e conservazione
La raccolta del timo avviene da maggio e occupa il periodo che va dalla primavera alla fine dell’estate. Di questa pianta viene utilizzata soprattutto la parte aerea, comprensivo dunque di foglie e fiori. Per la conservazione del timo fresco si consiglia di tenerlo in frigo in un contenitore forato per massimo 6 giorni. L’essiccazione della pianta, invece, deve avvenire in un posto chiuso e all’ombra. E’ consigliabile un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce. Il timo essiccato rimarrà invariato per circa 5 mesi.
Moltiplicazione della pianta di timo
La moltiplicazione di questa pianta può avvenire tramite semina o talea.
La semina in campo aperto prevede l’interramento del seme non troppo in profondità, da effettuare nel mese di aprile. Se invece questa viene effettuata in semenzaio può avvenire anche nei mesi di giugno e luglio, purché venga garantita alla pianta la giusta umidità del terreno.
La moltiplicazione del timo tramite talea invece, consiste nel tagliare trasversalmente un rametto di circa 10 cm da una pianta adulta. Questo andrà poi interrato in un vaso all’interno del quale verrà posta della torba e lasciato al chiuso fino a quando non spunteranno i primi germogli. Questo passaggio è consigliabile alla fine di agosto.
Malattie e parassiti del timo
La pianta di timo teme maggiormente i ristagni idrici ed è per questo che bisogna monitorarne l’irrigazione affinché queste non portino poi a sviluppare umido e malattie fungine. Le muffe e i marciumi della pianta si evitano curandone il terreno e permettendo a quest’ultimo di essere ben drenato. In generale la pianta resiste bene alle malattie per cui sarà difficile che ne contragga nel corso della coltivazione.
Il timo attrae molti insetti, sia quelli benefici che quelli dannosi, ecco perché è necessario monitorarne la crescita. Può essere oggetto di desiderio delle coccinelle, ben utili alla coltivazione ma anche a piccoli insetti come gli afidi che ne danneggiano la coltura. In genere questi piccoli invasori puntano alla pianta in periodo di fioritura.
Coltivare timo in vaso
Le piante aromatiche possono essere oggetto del desiderio anche di chi non ha a disposizione orto o campi aperti ma nessun problema al riguardo. Il timo, infatti, può essere coltivato anche in vaso. Basterà posizionare all’interno del vaso in ceramica del terriccio ben drenato e inserire all’interno uno strato di argilla espansa. Il vaso andrà poi ubicato in un luogo ben soleggiato. In primavera e autunno l’irrigazione potrà anche essere sporadica mentre in estate è bene intensificarla.
Consociazioni
Le consociazioni spesso si rivelano vincenti per chi vuole dare all’orto un notevole slancio colturale. Nel caso specifico delle piante aromatiche è bene tenere presente che queste sono una presenza utile per l’ecosistema. Ecco perché si consiglia di alternare le consociazioni con piccoli cespugli di erbe aromatiche. Il timo in particolare evita i lepidotteri e la cavolaia ed attrae le coccinelle. Così come il coriandolo, infatti, questa pianta aromatica ben si presta a tutti i tipi di consociazioni e l’orto non potrà che giovarne.
Proprietà e Benefici
Coltivare il timo è una scelta vincente non solo per la tavola ma anche per le proprietà e benefici di cui è dotato. A questa pianta officinale, infatti, vengono attribuite proprietà antisettiche e balsamiche e contiene una buona dose di vitamine. L’olio essenziale di timo è diffuso e particolarmente richiesto e l’infuso della pianta è invece utilizzato come digestivo. Da non sottovalutarne poi il consumo in cucina che ben si presta ai piatti più disparati.
Varietà di timo
Questa pianta aromatica porta con sé diverse varietà. La più comune è indubbiamente il thimus vulgaris, la specie più diffusa e largamente utilizzata tanto negli orti quanto in cucina. E’ un cespuglio arbustivo dalle foglie di piccole dimensioni. Bisogna annoverare poi tra le varietà anche il thimus serpillo, la cui caratteristica è quella di essere una pianta dal portamento strisciante e che si sviluppa orizzontalmente e resta bassa sul manto erboso. Troviamo infine anche il thimus citronium, detto anche timo limone o timo dorato, conosciuto per il suo intenso aroma che ricorda quello del limone. Il nome si deve anche al colore delle foglie che tende al giallo.