L’agricoltura sinergica non consiste soltanto in una serie di regole e prescrizioni da seguire per coltivare un orto sinergico. L’intero processo è un approccio olistico alla terra e all’atto del coltivarla, che ci rimette al centro del nostro ecosistema e ci fa riscoprire parte integrante e attiva di esso.
Tra le regole d’oro di un orto di tipo sinergico ci sono la resilienza e la ciclicità, che servono per non consumare più risorse di quante se ne possano rigenerare e la mutualità, ovvero un principio secondo cui ogni elemento inserito deve essere funzionale e di supporto agli altri elementi.
Queste regole provengono da un sistema di progettazione chiamato permacultura, l’orto sinergico non è l’unico modo di fare permacultura, ma è sicuramente uno dei modi più efficaci e preziosi.
La permacultura è un metodo di progettazione per creare spazi vivibili e territori per attività e stili di vita che siano ispirati alla natura e a tutto ciò che essa offre. Non è un sistema che si usa soltanto per gli orti, ma anche per giardini, parchi, per trovare soluzioni sull’abitare e per progettare le nostre relazioni. Per approfondire: scarica la guida gratuita sulla permacultura
Nel caso dell’orto sinergico collegato al concetto di permacultura significa imitare le strategie della natura per poter coltivare e avviare una produzione agricola sostenibile, rispettosa dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi (compresi gli umani), efficiente dal punto di vista energetico e lasciando quanto più possibile spazio alla natura stessa per agire secondo le sue leggi.
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A cosa serve l’orto sinergico
Ci sono tanti motivi per cui si può decidere di avviare un proprio orto in permacultura. In generale però attività che seguono questo sistema sono molto utili all’ambiente; l’idea di base è di riuscire a produrre cibo sano, acqua pura e potabile, energia sostenibile, materiali da costruzione ecologici, rigenerare le risorse naturali, preservare la biodiversità degli ambienti naturali e migliorare la salute e il benessere degli esseri viventi presenti nel territorio progettato a permacultura. Tutto ciò, se applicato su larga scala, potrebbe permettere all’umanità di sostenersi per i prossimi secoli, riducendo al minimo l’impatto negativo che gli esseri umani come sappiamo stanno avendo sul pianeta.
15 cose da sapere su come realizzare un orto sinergico
- L’orto sinergico è una struttura permanente, proprio per questo motivo va progettata adeguatamente prendendosi tutto il tempo necessario, senza avere fretta di mettersi all’opera. Prendete quindi carta e matita e disegnate il vostro progetto, facendo una scala dello spazio che avete a disposizione, finché non sarà completamente soddisfacente.
- Il terreno (con le coltivazioni) non andrà mai e poi mai calpestato; occorrerà quindi progettare degli spazi adatti al passaggio e dei camminamenti per attraversare l’orto. I camminamenti per essere comodi e consentire i lavori sulle parti coltivate dovrebbero essere di almeno 50 cm di larghezza.
- Gli spazi coltivati sono organizzati in rialzamenti di terreno detti bancali. La dimensione di ogni bancale dovrebbe essere di 120 cm alla base. I bancali possono essere disposti in file lineari o a spirale (se disponete di abbastanza spazio). I bancali si costruiscono accumulando la terra su un punto specifico fino a circa 60 cm di altezza. Lo scopo è formare dei cumuli a forma di trapezio, sui cui lati inclinati e sul piano vanno posizionate le piante da coltivare, in modo da avere una struttura dove avvicendare le coltivazioni che sia sempre areata e con la terra soffice e smossa.
- Per irrigare un orto sinergico l’ideale è un sistema di irrigazione a goccia, che possa garantire acqua alle piante anche nei periodi di maggiore siccità. Realizzarlo è impegnativo e necessita di manutenzione ordinaria, ma una volta fatto è permanente. Il metodo migliore è poggiare direttamente un tubo forato su ogni bancale collegato al rubinetto dell’acqua che volendo può anche essere azionato da un timer, da regolare a seconda delle stagioni, in modo da rendere tutto automatizzato e risparmiare la maggior quantità d’acqua possibile. Sarà utile prima di coltivare provare l’impianto e verificare che tutte le zone vengano ben raggiunte dall’acqua.
- La pacciamatura, cioè la copertura del suolo con materiali naturali, secchi e organici di solito paglia, che protegger il suolo da sbalzi termici, inaridimento e allagamento, consente anche di mantenere il suolo umido più a lungo e quindi di ottimizzare la quantità d’acqua fornita, andrà sostituita ogni tanto;
- Tutori per le piante, cioè delle strutture fisse sulle quali le piante possono aggrapparsi e sostenersi durante la crescita, ce ne sono di diversi tipi e quale costruirete dipenderà dalla forma e dimensione del vostro orto sinergico, assicuratevi che sia di un materiale ecosostenibile;
- Arare e smuovere la terra è consentito soltanto durante la costruzione dei bancali, dopo non andrà più toccato nulla. Lo stesso vale per la concimazione, sempre ovviamente con letame o compost naturale;
- La biodiversità è fondamentale per la buona riuscita dell’orto sinergico, la varietà e la diversità sono sempre fonte di ricchezza, per ogni bancale si possono alternare tutte le specie diverse che vogliamo poiché ognuna interagisce con il terreno in modo differente e non si rischierà mai di vederlo impoverirsi;
- Alcuni tipi di piante non dovrebbero mai mancare su un bancale ben progettato, ad esempio: erbe aromatiche, leguminose, liliacee e piante fiorite. Ognuna di queste ha dei benefici da passare sia al terreno che all’ambiente circostante;
- Disporre le piante in modo intelligente durante la semina è la chiave, dobbiamo infatti pensare a come sarà la pianta una volta cresciuta e quanto spazio andrà ad occupare, così da non spezzarci la schiena per raccoglierla o metterla in un punto che non garantisce uno spazio vitale;
- L’orto sinergico ha bisogno di una componente del tutto naturale che comporta la crescita selvatica e disordinata, potremmo non essere abituati all’inizio, ma dobbiamo imparare a lasciare andare;
- Durante il raccolto le piante dell’orto sinergico non vanno mai sradicate ma recise e i frutti andranno raccolti così da poter lasciare spazio ad una successiva crescita, finché la pianta non avrà completato il suo ciclo di vita naturale, allora le radici andranno lasciate nel suolo per nutrirlo e la pianta andrà macerata come nuova pacciamatura o nuovo compost;
- Le erbe spontanee vanno eliminate nella misura in sui soffocano le nostre coltivazioni oppure occupano troppo spazio sui bancali, imparando a riconoscere quelle commestibili possiamo anche farci una bella insalata quando le rimoviamo;
- Nell’orto sinergico il rischio di diffusione di parassiti e malattie è molto ridotto, se dovesse succedere si devono adattare rimedi naturali autoprodotti come decotti e macerati a base di ortica, camomilla, aglio, etc;
- Non abbiate paura di accogliere varie specie di animali, compresi uccelli e rettili, questi infatti bilanceranno l’ecosistema e controlleranno gli insetti e altra eventuale fauna.
Realizzare un orto sinergico con la permacultura (regole e principi)
David Holmgren, uno dei due fondatori della permacultura, ha definito un elenco di 12 principi di permacultura. Questi offrono una prospettiva iniziale per cominciare a ragionare sul proprio orto sinergico con la permacultura, e possono essere usati per analizzare il terreno e capire come impostare la propria strategia di coltivazione o giardinaggio.
- Osserva e interagisci;
- Raccogli e immagazzina energia;
- Crea una produzione;
- Autoregolati e accetta il feedback della natura;
- Utilizza e sviluppa risorse e servizi rinnovabili;
- Non produrre rifiuti;
- Passa dal design generale ai dettagli;
- Integra piuttosto che separare;
- Usa soluzioni lente e su piccola scala;
- Usa e valorizza la diversità;
- Usa le interfacce e migliora gli elementi del bordo;
- Sii creativo e reagisci al cambiamento.
Vediamo però nello specifico a cosa si riferiscono questi consigli:
Osservazione iniziale
Dovete guardare il vostro orto e capire come funziona. Quali sono le piante che crescono spontaneamente? Quali tipi di insetti e animali ci vivono? Come è esposto, al sole in penombra o ombra completa? Le stagioni sono miti o rigide? Il vento tira forte? Si tratta di una zona umida o secca? Tutte queste domande riguardano una valutazione e un’idea generale del vostro spazio che dovete tenere a mente prima di avviare un orto. In questa fase potete anche iniziare a domandarvi di quante risorse, di quanto spazio, budget e tempo avete a disposizione o dovete procurarvi per questo progetto.
Progettazione
Di questa sezione fanno parte moltissime operazioni importanti, anzi fondamentali, per la buona riuscita del progetto. Selezionare le verdure, gli ortaggi, la frutta, le erbe a coltivare, ma comprendere fare anche attenzione alle altre piante, quelle che magari non sono utili per il raccolto, ma funzionano da ausiliari che proteggono e nutrono. Attenzione anche alle interazioni che i vari tipi di piante possono avere tra di lor, studiate bene quali mettere vicine e le varie consociazioni.
Disegno del progetto
Come proteggere le piante dal vento? Come fare in modo che ognuna sia posizionata esattamente nell’ambiente più favorevole alla sua crescita? Per rispondere a queste e altre domande bisogna conoscere il proprio terreno e scegliere piante che vi si adattino senza problemi, per questo vanno studiate tutte le possibili variabili e messe nero su bianco in un disegno o progetto dell’interno sistema, ovviamente prima di costruirlo. Questa operazione vi aiuterà anche ad accorgervi di eventuali errori prima di realizzarli.
Disegno degli spazi
Dovete progettare esattamente le varie zone del vostro orto. Ci deve essere ad esempio un centro raggiungibile, delle zone di passaggio e altri accorgimenti che dipendono strettamente dal tipo di spazio che avete a disposizione.
Ad oggi non esiste un metodo per creare un orto sinergico con la permacultura unico, ogni coltivatore può impostare il proprio orto come meglio crede, l’importante è che sia in linea con i principi e con la filosofia specifica della permacultura e che sia sostenibile e produttivo.