La Calceolaria è un genere della famiglia delle Scrophulariaceae originaria dell’America. Comunemente chiamata fiore scarpetta o Pantofolina per il design particolare dei suoi fiori, è un genere sempreverde, che teme molto il freddo, quindi in genere vengono coltivate come piante annuali, oppure come pianta d’appartamento. Producono piccoli cespugli tondeggianti, alti 30-40 cm, con fogliame di colore verde scuro, ovale, leggermente opaco. I fiori, prodotti per tutto l’arco dell’anno, hanno una particolare forma a sacchetto. Sono di colore giallo, arancio o rosso; presentano sempre punteggiature o variegature in colore contrastante. Scopriamo insieme come coltivare questa pianta.
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Come coltivare calceolaria
La calceolaria, va coltivata come pianta annuale, o in appartamento, solitamente vengono poste nelle fioriere accanto ai gerani, quindi è prettamente una pianta adatta al terrazzo. Non sempre è possibile coltivare la calceolaria in giardino, ma ci sono alcune specie più resistenti che riescono a sopportare abbastanza bene temperature più basse, ma mai troppo vicine allo zero. Le piantine dovranno essere messe a dimora nel periodo primaverile, lavorando con cura il terreno che mai dovrà essere troppo compatto. Sia in vaso quindi che in terrazzo o in appartamento e sia in giardino ovviamente sarà importante la scelta del terreno, l’esposizione e tanti altri fattori che caratterizzano la buona crescita di questa piantina.
Esposizione e Terreno
Le calceolarie temono temperature inferiori ai 10°C, quindi si coltivano come annuali, o anche come piante da appartamento. Durante l’inverno è consigliabile coltivarle in luogo protetto e luminoso. Non hanno problemi a sopportare le temperature elevate estive, ma vanno sistemate in modo tale che non vengano colpite direttamente dai raggi solari, pur avendo bisogno di essere sistemate in un luogo luminoso. Predilige i luoghi luminosi e soleggiati anche se si sviluppa abbastanza bene in quelli parzialmente ombreggiati.
Inoltre, per un buon sviluppo, è bene utilizzare un terreno soffice e sciolto, ricco di sostanza organica e ben drenato con un valore di pH leggermente acido. Il composto più adatto è formato da sabbia, torba e terra, così da avere un substrato che consenta il corretto drenaggio ed eviti la formazione di ristagni idrici pericolosi.
Irrigazione
La calceolaria è una pianta che richiede regolari apporti idrici dalla primavera all’estate ma solo quando il terreno è completamente asciutto. In inverno limitare al minimo le annaffiature se si tratta di una specie perenne, infatti bisogna far assolutamente attenzione ai ristagni idrici!
Concimazione
Un concime specifico per piante da fiore è quello che ci vuole per aiutare la calceolaria nella ripresa vegetativa e supportarla per la produzione dei fiori. Bisogna utilizzare sempre un concime liquido, da diluire con l’acqua delle annaffiature, somministrandolo alla pianta ogni 20 giorni circa dall’inizio della primavera fino alla fine dell’estate.
Potatura
Non sono necessari interventi drastici di potatura, ma basterà eliminare solo i fusti che sorreggono ancora dei fiori appassiti.
Messa a dimora
La messa a dimora delle calceolarie va effettuata durante il periodo primaverile estraendo la pianta dal vaso e ripulendo le radici dalla troppa terra, dopo di che si deve scavare una buca che sia abbastanza profonda da contenere le radici ed inseriamo la pianta nel terreno. Una volta ricoperta la buca con la terra, la pianta, va annaffiata abbondantemente.
Moltiplicazione della calceolaria
La calceolaria si propaga per seme e mediante talea di getti laterali. La semina, praticata soprattutto per le specie annuali, si effettua in estate utilizzando un substrato leggero, fresco e sciolto mantenuto sempre umido fino alla comparsa dei germogli. Quando le nuove piante potranno essere facilmente maneggiate potranno essere messe a dimora o in vaso ed aspettare la primavera successiva per vederle ricoperte di fiori.
Invece, si moltiplicano tutto l’anno per talea di steli, che non hanno prodotto fiori. Le talee, prelevate con attrezzi ben affilati e disinfettati alla fiamma, si mettono a radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Le talee vanno riparate dal freddo e una volta che avranno emesso le radici potranno essere trasferite in piena terra o in vaso e trattate come le piante adulte.
Rinvaso
Il rinvaso delle specie perenni si effettua ogni 2 anni nel periodo primaverile. Il vaso deve avere un diametro di qualche centimetro più grande del precedente e il terriccio deve essere nuovo e fertile.
Malattie e parassiti
La calceolaria è soggetta anche agli attacchi da parte di parassiti, come gli afidi, che attaccano la pianta quando la temperatura ambientale è troppo alta, le mosche bianche rendono le foglie appiccicose e le fanno ingiallire. Anche in questo caso è possibile prevenire controllando il livello di umidità e la temperatura dell’ambiente. Ancora, è soggetta all’attacco da parte del ragnetto rosso, le foglie perdono il loro naturale colore e diventano più scure e ricoperte da sottilissime ragnatele. Il marciume radicale è causato dai ristagni idrici quando coltivata in vaso o, in generale, da un livello di umidità troppo alto. Ecco perché si consiglia sempre di mettere a dimora la pianta in un substrato leggero e drenante, senza mai esagerare con le annaffiature.
Consociazione
Le specie più rustiche di calceolaria possono essere sfruttate insieme ai pelargonium per creare delle colorate composizioni in vaschette da sistemare sul terrazzo. Inoltre, possono essere tranquillamente affiancate a piante annuali da fiore o piccole piante ornamentali da appartamento.
Tossicità
Fortunatamente la calceolaria non è una pianta velenosa, né per l’uomo, né per cani gatti ed altri animali.
Varietà di calceolaria
Esistono tanti tipi di calceolaria, le più conosciute sono:
- La calceolaria hybrida, che è una varietà biennale a fioritura primaverile con foglie basali molto grandi e quelle cauline molto piccole. In primavera produce fiori appariscenti di vari colori screziati con macchie gialle o rosse.
- Poi c’è la calceolaria acutifolia, originaria dell’Argentina, è una pianta a portamento tappezzante che produce fiori gialli maculati di rosso.
- La calceolaria biflora, è una specie, alta 15-30 cm, perenne e semirustica con foglie verde pallido. In estate produce fiori gialli.
- La calceolaria scabiosifolia, pianta annuale da coltivare all’aperto, alta circa 60 cm con foglie lunghe e tomentose. Dalla primavera all’estate produce grappoli di fiori gialli.
- La calceolaria mexicana, invece, è una specie annuale, semirustica, con foglie trilobate e piccoli fiori di colore giallo pallido riuniti in infiorescenze a spighe. È adatta alla coltivazione nelle aiuole del giardino.
- Calceolaria tenella, è una specie perenne dal portamento strisciante con foglie ovate di colore verde chiaro. Produce fiori di colore giallo vivo da maggio a settembre.
- Infine, la Calceolaria polyrrhiza, è una specie perenne dal portamento strisciante, con foglie lanceolate. In estate produce fiori gialli.
Significato dei fiori: calceolaria
La calceolaria non ha un preciso significato nel linguaggio dei fiori. Tuttavia, proprio per la forma dei fiori che ricorda quella di una piccola scarpa, viene considerata come portatrice di un messaggio preciso, cioè, spinge a chiedersi se la strada intrapresa nella propria vita è davvero quella giusta. In riferimento a quanto appena detto, si sostiene anche che la pianta è simbolo di tranquillità e felicità.
Tra i fiori di calceolaria in mio possesso, purtroppo ora morta, se ne presentavano alcuni nati dalla stessa cima fiorale, che già da boccioli avevano una forma diversa da quella comunemente nota: non erano costituiti da due petali uniti alla base “a borsa” per formare la classica scarpetta, ma avevano una forma tubolare. Da cosa derivava quella “deformazione”? Non ho notato la presenza di insetti parassiti.
Purtroppo non riesco ad inviarvi le foto.
Grazie.