Ci sono tanti bei fiori che puoi avere nel tuo giardino, ma c’è una pianta in particolare, che si rivela bellissima e facile da coltivare: il plumbago ha le sue origini da posti distanti e piuttosto caldi, quindi un po’ teme il freddo ma basta molto poco per poterlo curare al meglio. Il plumbago è una pianta annuale o perenne, sempreverde e rampicante. Insomma è un gelsomino azzurro.
Ce ne sono diverse varietà, ma tra le altre probabilmente la più diffusa in Europa è il Plumbago capensis, che prende il nome dalla zona dalla quale proviene. Se dunque vuoi rallegrare il tuo spazio esterno o le tue pareti con fiori dai colori intensi e dalle foglie particolari, prova a coltivare il plumbago.
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Plumbago: caratteristiche
Come abbiamo detto, il nostro Plumbago capensis arriva da molto lontano: in particolar modo questa varietà di piombaggine arriva direttamente dal Capo di Buona Speranza. Più in generale le specie appartenenti a questa famiglia sono degli arbusti sarmentosi rampicanti caduchi e sono molto diffusi lungo il Mediterraneo e nel Sud Africa.
Le foglie sono molto piccole, ma dalla classica forma ovale, sono sottili e di colore verde chiaro. Anche i fusti sono caratterizzati dall’essere molto sottili e affusolati. Sono semilegnosi e raggiungono altezze attorno al metro e mezzo, mentre le dimensioni della pianta possono arrivare anche a circa 4 metri nell’insieme di tutti i rametti.
La cosa che però più la caratterizza sono i fiori: la forma è quella ad ombrello o a trombetta e di solito i petali si aggirano attorno al blu cobalto. Ci sono però anche varietà che sono caratterizzate invece da colori più chiari, come attorno al bianco o all’azzurro.
Come coltivare la pianta di plumbago
Il plumbago rampicante non ha bisogno di particolari attenzioni quando deve essere coltivato. Ovviamente però, come per ogni pianta, devi cercare di proteggerlo al meglio e di farlo sentire a proprio agio sia se si trova nell’ambiente esterno, sia in quello interno.
La prima cosa di cui tener conto riguarda i cambiamenti stagionali: in caso di inverni molto rigidi, occorre prendere qualche precauzione per evitare che la pianta si indebolisca fino addirittura a perdere vita. Per questo motivo è meglio se durante l’inverno, nel caso in cui tu sia in una zona settentrionale o comunque con un clima invernale piuttosto freddo, tu la tenga in casa o la protegga con il tnt.
In generale, per quanto riguarda l’esposizione, il plumbago sta bene al sole, a diretto contatto con i raggi solari. Magari cerca di stare un po’ più attento se durante il periodo estivo le temperature salgono molto, in modo da evitare problemi.
Infine attenzione al terreno: deve essere ricco, ma ben drenato e cosa buona è anche che sia sabbioso e un po’ acido. Nel caso in cui il terreno, soprattutto quello del giardino esterno, dovesse risultate argilloso, prova ad aggiungere della sabbia per ottenere le condizioni adeguate in cui far stare la pianta.
Innaffiatura del plumbago
Una cosa importante da ricordare per la coltivazione del plumbago, concerne il momento dell’innaffiatura, che costituisce il punto cardine grazie al quale la pianta può crescere nel migliore dei modi. In linea generale, non ha bisogno di un’eccessiva quantità d’acqua, soprattutto quando ci troviamo nei periodi più freddi.
Certo è che le innaffiature devono essere regolari, soprattutto d’estate: quello che devi vedere è che non rimanga mai totalmente asciutto il terreno in cui si trova la pianta. Cerca invece di tenerlo sempre leggermente umido e durante il periodo di fioritura, aggiungi anche di vaporizzare le foglie sempre con un po’ d’acqua.
Dunque dovrai procedere a più innaffiature nei mesi estivi, come puoi intuire, mentre invece in inverno puoi anche aspettare due settimane tra una innaffiatura e l’altra. Tutto dipende ovviamente dalla presenza o meno di precipitazioni regolari, se il plumbago si trova nello spazio esterno.
Fioritura e potatura del plumbago
Una considerazione molto bella da fare per questa pianta riguarda la fioritura: essa infatti non è breve, anzi, dura per mesi, durante i periodi un po’ più caldi. Addirittura ci sono specie che rimangono fiorite dall’inizio primavera sino all’estate inoltrata. Noterai piccoli fiorellini a forma di trombetta dai classici petali delicati sui toni del blu o dell’azzurro.
La potatura del plumbago è un’altra cura che bisogna sempre valutare quando si ha a che fare con questa pianta poiché, essendo formata da numerosi rami e rametti che si attorcigliano tra loro, rischia di diventare sempre più aggrovigliata e di non produrre al meglio le infiorescenze. Per questo motivo devi sicuramente farla crescere liberamente, ma dandovi una forma; in particolar modo, in presenza di rami secchi o comunque parti morte, cerca subito di toglierle affinché le stesse non si sviluppino altrove.
Una potatura importante deve essere eseguita dopo la fioritura: dovrai tagliare tutti i fusti a circa 30 cm dal terreno. Non spaventarti: in questo modo la tua pianta crescerà più forte di prima e accumulerà le energie atte a sviluppare nuovi fiori per l’anno successivo.
Moltiplicazione del plumbago
Il modo migliore per iniziare la moltiplicazione del gelsomino azzurro, parte dalla talea semilegnosa durante i mesi più caldi, quindi tra la primavera e l’estate. Dopo aver fatto un mix di sabbia e torba, aggiungi le talee che avrai preso dalla pianta madre: le piccole piante che si faranno vedere, saranno pronte per essere piantate la primavera dell’anno successivo.
Cosa da ricordare è di tenere queste talee ad una temperatura costante, attorno ai 23 gradi e di lasciarle in un ambiente umidificato. Facilmente radicheranno: basterà circa un mesetto per vedere i primi risultati.
Malattie e parassiti del plumbago
Possiamo dire che tra tutte le piante, il nostro plumbago blu è tra le più resistenti. Gli unici problemi che potrebbero presentarsi sono la clorosi fogliare e il marciume delle radici, e sono problemi entrambi facilmente evitabili con un po’ di attenzione all’ambiente in cui deve stare la pianta: non lasciarla in ambiente stagnante, ma soltanto umido e curala magari tenendola maggiormente al sole.
Significato del fiore di plumbago
Questa pianta, dal nome un po’ strano, nell’antichità era utilizzata addirittura come rimedio naturale per curare dei mali, come quello dei denti. Per quanto riguarda invece il significato del fiore, simile ad un geranio blu, possiamo dire che esso è spesso associato ad un rapporto affettivo profondo, alla cui base ci sono intesa e complicità. È dunque un regalo da fare alle persone che hai vicino e di cui ti fidi.