Il frutto del dragone o pitaya, è un frutto che ha una forma ovoidale, e la bianca polpa trapunta di piccoli semi neri è racchiusa in una buccia viola orlata di brattee verdognole molto decorative. La polpa può essere anch’essa violacea ed esiste una variante a buccia gialla o rossa con brattee meno appariscenti. Il sapore è molto delicato, lievemente floreale e molto acquoso, che a tratti ricorda un po’ il cetriolo.
Originario del Messico, lo possiamo trovare oggi anche in Italia, in Vietnam e in Cina. Scopriamo di più su questo incantevole frutto.
Contenuti dell'articolo
- 1 Come riconoscere il Dragon Crystal
- 2 Terreno
- 3 Esposizione
- 4 Irrigazione
- 5 Concimazione
- 6 Fioritura
- 7 Raccolto e conservazione
- 8 Potatura
- 9 Moltiplicazione della pitaya
- 10 Malattie e parassiti
- 11 Che sapore ha il pitaya?
- 12 Dove e quando trovare i frutti del drago in Italia
- 13 Proprietà e benefici
- 14 Curiosità
- 15 Varietà di Pitaya
Come riconoscere il Dragon Crystal
Il Dragon Crystal è un altro nome che possiamo affidare al frutto del drago, è molto semplice riconoscerlo poiché presenta delle caratteristiche ben precise, quali: innanzitutto, a partire dalla pianta questa è un cactus, che è molto simile ad una palma, il frutto presenta una forma ovoidale, la pelle e la polpa possono essere rosse o gialle, ha una consistenza morbida e può essere sia affettato che mangiato con il cucchiaio, il sapore è delicato ed è molto acquoso.
Terreno
Il terreno del frutto del drago deve essere ben drenato, ricco di torba. La pianta si adatta facilmente a tutti i tipi di terreni agricoli ed in particolare a quelli di natura calcarea e a quelli salini. Quelli adatti però sono quelli sciolti e ricchi di sostanze organiche.
Esposizione
Il clima ideale per il frutto del drago è quello tropicale, infatti può essere esposto a temperature fino ai 38° e non oltre, e a temperature non al di sotto di -2°. Per la crescita ideale le temperature sono tra i 18° ed i 25°. La sua posizione ideale in giardino è a pieno sole, ma anche a mezz’ombra si può avere una buona riuscita di quest’ultima.
Irrigazione
Per quanto riguarda l’irrigazione, questa deve essere regolare, ma senza esagerare per evitare i ristagni e soprattutto deve diminuire nella fase di prefioritura per permettere la fuoriuscita dei fiori.
Concimazione
La pitaya non necessita di frequenti concimazioni, una volta al mese sarà più che sufficiente. Importante sarà l’utilizzo di concimi per piante grasse, contenente tutti i nutrienti importanti per la crescita della pianta e dei frutti.
Fioritura
La fioritura del frutto del drago avviene per quasi tutto l’arco dell’anno nei luoghi d’origine, mentre nelle regioni con climi temperati caldi fiorisce in estate o all’inizio dell’autunno. I fiori escono solo di notte però, infatti questi ultimi vengono impollinati da animali notturni come le falene e pipistrelli.
Raccolto e conservazione
I frutti del drago vanno raccolti quando sono ben maturi, ed il periodo ideale sarebbe quello che va tra luglio e dicembre. Nei luoghi di origine, invece la raccolta dei frutti, avviene per quasi tutto l’anno. I frutti vanno conservati a temperatura ambiente e massimo per 10 giorni dalla raccolta.
Potatura
Per far si che questa pianta produca buoni frutti, si ha bisogno di potarla, ed il periodo ideale per la potatura è l’inizio della primavera. Si può parlare di due tipi di potatura, quella di formazione e quella di produzione. La potatura di formazione avviene appunto nel periodo di formazione della pianta, e con i vari interventi si eliminano gli steli laterali e si lascia un unico stelo principale per garantire un’ottima crescita. La potatura di produzione, invece serve per riequilibrare la pianta a livello vegetativo.
Moltiplicazione della pitaya
La moltiplicazione della pitaya può avvenire per talea o per semi. La semina va effettuata utilizzando semi freschi, i semi o direttamente le fette di frutto vanno stratificati sul terriccio specifico mantenuto leggermente umido fino alla comparsa dei germogli.
Il semenzaio va posto in un luogo a temperatura costante, compresa tra i18 ed i 21 gradi. La germinazione generalmente avviene in 14/28 giorni dalla semina. Quando si ha la comparsa delle foglie, quest’ultime andranno diradate e trapiantate.
Per talea, invece, è più semplice, bisogna lavorare con un ramo o un fusto, Si recide con un attrezzo disinfettato e ben affilato, un pezzo di stelo e lo si mette a radicare al momento stesso direttamente a dimora.
Malattie e parassiti
La pitaya non è soggetta a molti nemici. Quelli che l’attaccano più facilmente sono: formiche, acari, uccelli e cocciniglia.
Che sapore ha il pitaya?
Il frutto del drago ha un sapore molto delicato, lievemente floreale e molto acquoso, che a tratti ricorda un po’ il cetriolo, il kiwi e il fico d’india. Il suo gusto è leggero e fresco, ha una consistenza molto morbida e infatti può essere affettato o mangiato semplicemente con un cucchiaio.
Dove e quando trovare i frutti del drago in Italia
I frutti del drago si possono trovare anche in Italia, non è facile trovarli, però, in alcuni ipermercati, o in alcuni mercati ortofrutticoli particolari ricchi di scelta è possibile trovarli. Si possono trovare soprattutto nel periodo che va da luglio a dicembre, ovvero nel periodo in cui è possibile raccogliere i frutti e trovarli ben maturi.
Proprietà e benefici
Il frutto del drago, presenta dei semi con una quantità di olio che può servire come effetto lassativo, oppure ancora, questo è ricco di vitamine tra cui la A, la B e la C, e soprattutto la B1 che aiuta a trasformare gli zuccheri in energia e la B3, utile per la circolazione. È ricco di fibre e ha proprietà diuretiche.
Curiosità
La pianta di pitaya va coltivata spesso a scopo ornamentale e per il profumo dei fiori, anche se nasconde molte proprietà e benefici. Assume diversi nomi a seconda del luogo dove la coltiviamo, ad esempio in Italia viene chiamata regina della notte; nei paesi anglosassoni è conosciuta come Dragon fruit o Strawberry pear e in Germania come Drachenfrucht. È chiamato Frutto del drago, perché la sua forma ricorda una palla rossa infuocata sputata da un drago.
Varietà di Pitaya
Ci sono diversi tipi di Pitaya, i più diffusi sono:
Pitaya Hylocereus undatus: la più coltivata, conosciuta comunemente come dragon fruit o frutto del dragone, che produce frutti con buccia rossa-gialla e polpa bianca.
Pitaya Hylocereus costaricensis: diffusa in Vietnam, che produce frutti a buccia rossa-rosa e polpa rossa.
Pitaya Hylocereus megalanthus:una varietà originaria della Colombia che produce frutti gialli con polpa bianca piena di semini neri commestibili.