Rossi o neri o addirittura gialli, piccolini o leggermente più rotondi ma sempre buonissimi, i lamponi si possono coltivare. Basta seguire qualche semplice indicazione e il gioco è fatto. È un tipo di frutto di bosco che da sempre si trova tra i monti, in particolar modo nelle zone alpine e prealpine.
Negli ultimi anni però si è scoperta questa grande possibilità di averlo direttamente in orto e viene coltivato soprattutto al nord, ma non manca chi al sud si dedica a questo tipo di coltivazione. Sebbene possa sembrare una pianta delicata e difficile, in realtà quella dei lamponi è tra le più semplici da coltivare in quanto rustica e disponibile ad adattarsi a varie situazioni.
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La pianta di lamponi
Il suo nome scientifico è rubus idaeus e ovviamente serve ad identificare la nostra pianta di lampone che in poche mosse capirai anche tu come curare e coltivare. Questa pianta, oltre ad essere esteticamente carina, produce molti frutti ed è per questo che spesso viene impiegata in varie preparazioni culinarie, in particolar modo in marmellate o abbellimenti di crostate o decotti e infusi.
La varietà che maggiormente è riconoscibile da noi è appunto la rubus idaeus, in quanto europea. La puoi riconoscere nella forma aggrovigliata di un arbusto cespuglioso con le radici superficiali. Ci sono tanti germogli, a durata biennale, che continuano sempre più ad espandersi. Le foglie sono ovali e solitamente di colore verde scuro, mentre invece come saprai i frutti si riconoscono dalla forma rotondeggiante che ricorda anche quella della mora di rovo. La tipologia più diffusa è quella color rosso rubino.
Quando e dove coltivare lamponi
Dopo aver identificato la pianta, è arrivato il momento di capire come coltivare lamponi. Come abbiamo già detto, non sono piante molto difficili da gestire, a partire dal terreno. I lamponi infatti non hanno bisogno di specifiche tipologie di terreno, meglio ovviamente se lo stesso è ricco di sostanza organica e nutrienti.
Di solito la pianta viene messa a dimora nei periodi autunnali. Ciò non toglie che non sia possibile anche piantarla durante la primavera. La distanza che devono avere tra loro le piantine è di circa un metro. Queste piante sono facilmente coltivabili anche in vaso, basta avere un contenitore adatto per far respirare le radici. Attenzione soprattutto a non piantarle troppo in profondità perché si potrebbero avere problemi con le gemme laterali.
Irrigazione e concimazione della pianta di lampone
Una cosa importante da considerare per la coltivazione del lampone riguarda l’aspetto nutrizionale, dunque per una pianta principalmente le azioni di irrigazione e concimazione. Come per tutte le piante, anche per quella dei lamponi, l’annaffiatura è un momento importante da gestire per non far mai seccare il terreno. Vivendo principalmente nei sottoboschi, ama ovviamente i terreni umidicci. Ciò non significa che dovrai inondarla d’acqua, ma che dovrai stare attento a non lasciare mai secco il terreno.
Per quanto riguarda invece la concimazione, possiamo dire che è fondamentale per la crescita non solo della pianta ma anche dei suoi frutti. Il miglior concime da dare è quello organico, che deve essere distribuito ai piedi della pianta nel periodo autunnale. Concimi organici sono ad esempio il letame bovino o la paglia trinciata. C’è anche la possibilità di procedere a concimazione chimica, soprattutto per la primavera con l’azoto, ma è sempre meglio avvalersi prima di quella organica.
Fioritura, raccolto e potatura della pianta di lampone
Più che la fioritura, quello che dobbiamo considerare è il momento del raccolto del lampone, in modo che esso sia colto nel giusto momento per poi essere mangiato. Quello che dobbiamo dire innanzitutto è che questa pianta deve essere controllata molto spesso, soprattutto quando iniziano a comparire i frutti.
Il lampone è pronto per essere colto nel momento in cui è rosso vivo ma è ancora duro. Procederà a maturazione dopo il raccolto. Qui dobbiamo distinguere tra le varietà rifiorenti che hanno una fioritura scalare e quelle che non lo sono. Le piante che non lo sono daranno i loro frutti in estate per 4 settimane, mentre invece le rifiorenti, dopo aver dato i primi frutti a giugno, possono farne ancora ad agosto. Non mancano le specie che arrivano a fare frutti fino alla prima gelata.
Per quanto riguarda invece la potatura, non è nulla di troppo complicato perché comunque la pianta è un cespuglio dunque, anche se è un po’ in disordine, non cambia molto. Più che della potatura, tieni conto delle pratiche di diserbo perché molto spesso intorno alla pianta si presentano erbe infestanti.
Malattie e parassiti della pianta di lamponi
Ci sono diverse malattie fungine e diversi parassiti che mettono a rischio la vita di questa pianta del lampone. Tutte le varie parti possono essere attaccate ed è per questo motivo che bisogna avere mille occhi e stare molto attenti.
La radici ad esempio sono sensibili alla fusariosi che porta all’ingiallimento delle foglie, così come anche alla verticillosi, da sconfiggere con dei funghicidi specializzati. Ragnetto rosso e acaro giallo invece sono i nemici numeri uno delle foglie di cui sono molto ghiotti. Questi piccoli animali si possono sconfiggere con prodotti specifici a base di piretrine.
Varietà di lamponi
La cosa importante, prima di parlare di varietà di lamponi, è saper distinguere tra le specie rifiorenti e quelle unifere, ovvero che fruttificano una volta all’anno. Già da questi macrogruppi potrai scegliere quelle che meglio si adattano al tuo utilizzo.
Tra le unifere più diffuse e consigliate dagli esperti ci sono le talameen per il buon frutto che producono, o anche le glen moy, da molti anni in mercato. Se invece vuoi optare per delle specie rifiorenti, ti possiamo ricordare la autumn bliss il cui frutto è di colore rosso scuro, oppure la heritage o la rossana.
Se invece vuoi avvicinarti ad altre tipologie di lampone, puoi optare per il lampone nero, o anche per quello giallo. Tra le varietà più in voga ci sono la poranna rosa e la fallgod.
Proprietà e benefici dei lamponi
Un ultimo approfondimento che dobbiamo fare per quanto riguarda il frutto lampone è ovviamente relativo alle proprietà e i benefici che lo stesso possiede. Innanzitutto è ricchissimo di vitamine, fibre e fruttosio, dunque la carica ideale per una pausa al lavoro o per chi fa attività fisica regolarmente.
È poi molto indicato a livello fisioterapico per sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e astringenti. Se si opta per gli infusi non si possono dimenticare anche le sue proprietà diuretiche. Le uniche persone che devono stare attente all’utilizzo del lampone, sono le donne in gravidanza poiché stimolano le contrazioni dell’utero, anche durante la gestazione.