
La nettarina o pesco noce, è originaria dell’asia minore, è un albero rustico in qualunque tipo di clima, ma preferisce i climi caldi. Scopriamo come coltivarlo.
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Il pesco noce
La nettarina è il frutto del pesco (Prunus persica), albero appartenente alla famiglia delle Rosaceae, originario della Cina. È una drupa carnosa, tondeggiante, solcata longitudinalmente da un lato e contenente un nocciolo legnoso. Può raggiungere un’altezza notevole, tra i 4 e gli 8 metri. Possiede una corteccia generalmente marrone con getti di colore rosso.
I fiori di questa pianta hanno la particolarità di essere ermafroditi. I frutti sono conosciuti comunemente come pesche, le quali hanno la particolarità di essere molto zuccherose e piene di succo. Presentano una buccia, che può essere di diverse tipologie come liscia o vellutata, la quale presenta un colore che può variare dal giallo al rosso; all’interno del frutto si trova la polpa che è morbida e profumata. Inoltre, quest’ultima può essere aderente o meno aderente al nocciolo in base alla tipologia di pesca.

Terreno
Il pesco noce è poco esigente sul tipo di terreno, ma teme solo la terra troppo umida e impermeabile, quindi occhio all’irrigazione.
Esposizione
La nettarina va esposta in pieno sole.
Trapianto
Il pesco noce non richiede un trapianto frequente, ma va trapiantato solo ogni 2/3 anni.
Irrigazione
Le irrigazioni vanno effettuate abbondantemente, senza rischiare un ristagno, infatti va annaffiato 3-4 volte a settimana in estate e un po’ ‘meno il resto dell’anno. Usa acqua piovana o senza calcare.

Concimazione
In primavera bisogna fertilizzare il terreno con un concime per piante da frutto. Ma la domanda è, che concime usare? Il guano è un ottimo concime per il pesco, in quanto le pesche nettarine per svilupparsi al meglio vogliono una reazione di pH del suolo tendenzialmente sub-acida.
La pianta non sopporta i terreni calcarei. Una sacca quindi di buon concime a base di guano sarebbe l’ideale.
Fioritura
La fioritura avviene da fine maggio e termina a fine settembre e inizio ottobre per le piante a fioritura tardiva.
Raccolto
La stagione del raccolto delle nettarine va da mezza estate a metà autunno, a seconda della cultivar e della zona di coltivazione. Le nettarine possono essere raccolte quando sono prossime alla maturazione e poi maturate all’interno in un sacchetto di carta, ma bisogna ricordarsi che le nettarine non sono come le mele, ad esempio, e che quindi sarebbe meglio che la frutta sia perfettamente matura per un sapore ottimale.

Come conservare pesche noce
Ovviamente è possibile conservare le pesche una volta raccolte. Si può appoggiarle semplicemente su un ripiano o riporle in un sacchetto. Se invece si desidera mangiarle intere o usarle in tempi brevi per una ricetta, possono essere conservate semplicemente in frigorifero per 2-3 giorni al massimo.
Potatura e cimatura
Il pesco noce, si pota a fine inverno, prima della ripresa vegetativa della pianta. I tagli devono contenere la crescita verticale della pianta: la zona apicale dei rami che crescono verso l’alto tende a essere meno produttivi; la potatura si esegue tenendo conto della fruttificazione.
Il pesco nettarino, infatti, produce frutti sui rami formatisi l’anno precedente: questi rami non vanno mai tagliati. Bisogna rimuovere, in modo progressivo e anno dopo anno, i rami che tendono a soffocare la pianta e a non arieggiarla.
Eliminare i rami deboli, spezzati e che crescono in modo disarmonico con il resto della chioma sarebbe perfetto.
Moltiplicazione della pianta di nettarina
La moltiplicazione della nettarina o pesco noce avviene in primavera per seme.
Malattie e parassiti
Il pesco noce è soggetto alla caraffa. Si tratta di una malattia che provoca la formazione di ammaccature di forma irregolare sulla lama. Deforma i nervi e il picciolo, facendolo sembrare rigido.

Coltivare pesco noce in vaso
Le nettarine possono essere coltivate anche in vaso. La prima cosa importante è la dimensione, il contenitore infatti, deve avere una capacità di almeno 25 litri ed un foro di scarico.
Perché tanto quanto le nettarine amano il terreno umido, così le radici non sopportano i ristagni idrici. Protetti dalle gelate tardive, i fiori possono quindi formarsi a dovere e dare poi origine al delizioso frutto.
Consociazioni
Le nettarine possono andare in consociazione con: il ciliegio, il susino, il mandorlo, il nespolo ed il mero e il pero.
Proprietà e benefici
Oltre ad essere molto gustose, le nettarine contengono anche molte proprietà e benefici. La buccia e la polpa contengono la vitamina E, il carotene, la luteina, l’acido cloro genico; la presenza del potassio la rende utile alle persone con problemi di cuore, aiuta, infatti, a ridurre la pressione arteriosa, permettendo di ridurre i liquidi in eccesso.

Tossicità
Tanto gustose ma anche abbastanza tossiche. Le nettarine, infatti, contengono un’elevata sostanza tossica, l’amigdalina, che si trova all’interno del nocciolo, una sostanza che a contatto con gli enzimi della flora batterica si rivela nocivo. Inoltre, anche varie parti della pianta sono pericolose, perché liberano cianuro.
Varietà di pesco noce
Ci sono vari tipi di pesco noce, tra i principali ricordiamo:
la Varietà Pesca nettarina precoce, i cui frutti hanno una pezzatura media e forma allungata. Dotati di buccia giallo-verde, a maturazione, è ricoperta per lo più da un colore rosso intenso; varietà a media maturazione che presenta frutti di pezzatura medio-grande, dalla forma sferica.
La buccia è coperta quasi completamente da un colore rosso intenso ma lascia trasparire attraverso puntinature un colore di fondo giallo; infine troviamo la varietà pesca nettarina tardiva, i cui frutti maturano nella seconda metà di agosto.
La forma della pesca nettarina tardiva è ovale.





