Almeno una volta l’avrai visto in tv, sui giornali o sui social; i media almeno una volta li avrai visti inondati di un rosa pallido che appartiene a mondi lontani. Anche se il ciliegio giapponese sembra rilegato al continente di cui porta il nome, in realtà il clima mediterraneo permette perfettamente di coltivare questo albero che attira così tante persone da tutto il mondo. Ecco quindi che questo articolo ti spiega come coltivare il Sakura per trasformare il tuo giardino in una via asiatica.
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Ciliegio giapponese
Il ciliegio giapponese, o Sakura, è una pianta specificatamente ornamentale diffusa nell’estremo oriente, si intende Cina, Corea e Giappone; il cui nome scientifico è Prunus serrulata. Lo conosciamo tutti e da anni è diventato famoso proprio per i bellissimi fiori che produce, quali hanno colorazioni che vanno dal bianco al porpora. L’albero è di medie dimensione e- nonostante sia un ciliegio- solo alcune varietà danno alla luce dei frutti commestibili. Generalmente questi sono delle drupe dal diametro di 8-10 mm.
Coltivare ciliegio giapponese
Coltivare questo tipo di pianta non risulta essere molto difficile. Possono essere coltivati tranquillamente in pieno terreno, sempre se si considerano correttamente lo spazio che si dovrà lasciare al ciliegio. Effettivamente, questa albero rosato non si sviluppa molto in lunghezza, ma ha una buona capacità di svilupparsi in larghezza. Scava una buca che possa contenere anche le dimensioni che acquisterà crescendo, in modo particolare questa non dovrà essere tanto profonda, in quanto l’apparato radicale si sviluppa più che altro a un livello superficiale. Proprio per questo problema, non si dovrà smuovere il terreno nei pressi dell’albero ornamentale in modo eccessivo durante i primi anni. Soprattutto se il ciliegio è molto giovane, avrà bisogno di un solido tutore che gli permetta di svilupparsi correttamente per diventare più bello che mai.
Terreno
Non è sicuramente una delle piante più pretenziose nel nostro blog, anzi con piacevole umiltà si adatta veramente a qualsiasi terreno le si proponga. Certo ha delle preferenze per i terreni argillosi e ben drenati, come sappiamo i ristagni idrici sono il nemico di tutte le piante.
Esposizione
L’esposizione giusta è uno dei fattori fondamentali, senza la quale il Sakura non produrrà mai una chioma così folta e graziosa. Non c’è dubbio, l’esposizione migliore per il ciliegio giapponese è al sole. Potrai notare durante la primavera quanto i raggi solari possano fare bene alla nostra amica orientale. Durante l’inverno, inoltre, non dovrai offrire un particolare riparo alla pianta, in quanto quest’ultima essendo rustica, resisterà senza problema alle basse temperature.
Irrigazione
Anche in questo ambito il ciliegio giapponese mantiene il suo comportamento umile, quest’ultimo si accontenterà senza problemi di poche irrigazioni e non necessariamente a cadenza regolare. Indubbia è l’attenzione maggiore che si dovrà prestare durante il periodo estivo, in ogni caso non eccessiva, in quanto si dovrà bagnare la pianta esclusivamente in casi di siccità.
Concimazione
Per quanto riguarda la concimazione dovrai prestare più attenzione, in quanto determina fondamentalmente la salute della pianta stessa, quale ha particolare bisogno di questo tipo di nutrienti proveniente dall’esterno. Si predilige sempre un concime organico, per dare un esempio il letame maturo, purché abbia al suo interno una buona quantità di azoto. Anche il periodo di concimazione dovrà essere regolare, infatti si tende a fertilizzare il ciliegio con una cadenza trimestrale. Direi che questa piccola attenzione può essere data a una pianta che ne chiede così poche.
Fioritura: la stagione dell’ hanami
La stagione dell’hanami non è altro che la tradizionale festa della fioritura che si tiene in Giappone da quasi un 1.000.000 di anni. Molto sentita, quindi, in questa parte dell’Asia si verifica da marzo ad aprile generalmente, capace di spostare immense quantità di giapponesi verso le località dove maggiormente questa festa è celebrata. Non sono necessarie particolari ricorrenze per celebrare la tanto attesa fioritura, solitamente si stende un telo sotto uno dei tanti Sakura e si pranza lì, ammirando la natura che compie la sua magia.
Frutti
I frutti del sakura sono piccole ciliegie rosse e dolce del diametro di 2-3 cm.
Potatura
Quest’operazione colturale non dovrà essere consistente, in quanto il ciliegio giapponese è particolarmente sensibile in questo caso e potrebbe soffrirne. Sarà necessaria una potatura delicata in due stadi della sua vita: quello giovanile e quello adulto. Nel primo caso la potatura dovrà essere effettuata per dare forma alla chioma che tende a estendersi molto; solitamente si preferisce agire in modo circolare. Nell’età adulta, invece, la potatura dovrà essere estiva e limitarsi a eliminare i rami secche e malate, quali potrebbero ammalare anche gli altri.
Malattie e parassiti
Come tutte le altre piante anche questa non scappa dagli attacchi di afidi e cocciniglie che possono essere facilmente eliminati tramite antiparassitari. Da tenere più sott’occhio, in quanto sono più specifici sono la gommosi e le mosche del ciliegio. La prima è un malattia fungina che determina la produzione di una gomma nera, quale si indurirà con il tempo. Intervieni senza indugiare nel caso la notassi, intervieni eliminando foglie e rami malati. Le seconde sono dei parassiti, somiglianti a delle larve, presenti in collina. In questo caso sarà opportuno agire con degli antiparassitari.
Varietà di Sakura
Sono moltissime le specie, circa 600, di conseguenza in questo breve paragrafo parlerò di quelle che più mi hanno colpito. Non può non essere citato il Somei Yoshin, ovvero quello più popolare che conoscerai per popolarità. Con fiorellini di un rosa chiaro, raccolto in mazzetti da 15. Il suo contrario per eccellenza è la Yamazakura, di tipo silvestre è il più diffuso in tutto il Giappone, rispetto al primo tipo che è il più coltivato. I fiori sono bianchi e le foglie appaiono con il loro colore bruno insieme alla fioritura. Abbiamo poi lo Shidarezakura, particolare per i suoi fiori fucsia pendenti. Infine il più anomalo Ciliegio autunnale che rinfresca l’inverno con la sua fioritura autunnale che dura da ottobre a gennaio, rendendo più imperdibile e stupenda la nevicata.
Curiosità
Si dice tra le storie raccontate oralmente dalle nonne giapponesi che il colore dei fiori del Sakura fossero in origine bianchi. Diventarono rosa a seguito dell’ordine di un imperatore di seppellire i cadaveri di meritevoli guerrieri sotto gli alberi di ciliegio. Ecco che le radici dovrebbero aver assunto il loro sangue, rendendo i fiori rosa, in onore dei guerrieri caduti in battaglia.
Significato del ciliegio giapponese
I fiori di questa stupenda pianta sono portatori di un duplice significato. Se in parte il loro aspetto così delicato e poco invadente evoca fragilità e malinconia, dal’altra parte la loro fioritura agli albori della primavera ricorda la rinascita dopo un lungo inverno. Ecco che questo piccolo fiore racchiude due significati opposti che si contrappongono irrimediabilmente.
Forse 1.000.000 di anni fa i giapponesi avevamo altro da fare che contemplare i fiori.
Ho un piccolo Sakura ( kojo no mai) in vaso. Posso ripararlo in casa durante l’estate? La scorsa ha subito frequenti scottature
Ciao Davide, sì sistemalo in un luogo ombreggiato e ventilato.
Salve.
Quali varietà di Ciliegio Giapponese hanno fiori eduli?
Spesso vengono utilizzati in cucina, ma non trovo molte informazioni a riguardo.
Grazie.
Ho un prato verde che per metà prende il sole solo al mattino, l’altra metà tutto il giorno (d’estate è un vero inferno..).
Per questo motivo ho un impianto di irrigazione che è programmato per innaffiare prima dell’alba e in tarda serata.
Questa pianta dove sarebbe meglio esporla? Soffre queste continue irrigazioni?