
Tra le piante carnivore conosciute fino a oggi la sarracenia purpurea è quella che maggiormente si adatta a vivere in giardino. Questa pianta originaria del Nord America è una delle prime varietà di sarracenia a essere importata in Europa. In particolare in Inghilterra nel 1640. Da allora questa pianta si è largamente diffusa.
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La sarracenia purpurea
La sarracenia purpurea appartiene alla famiglia delle sarraceniaceae e viene ampiamente scelta perché si adatta in giardino ed è semplice da coltivare. Queste caratteristiche fanno svettare la specie tra le più diffuse. La pianta presenta foglie a forma di otri all’interno delle quali la parete è liscia e scivolosa; terreno fertile quindi per le prede che ne restano intrappolate. Queste foglie sono disposte a rosetta ed hanno un colore che varia dal rosso al verde con striature rossastre. A differenza di altre piante della famiglia delle sarracenie, questa non rilascia enzimi per completare la digestione della cattura. Lo stelo può raggiungere i 60 cm di altezza e il fiore è di colore rosso scuro/porpora.

Coltivare sarracenia purpurea
Se l’idea è quella di coltivare una pianta carnivora che abbia anche un valore aggiunto espositivo o ornamentale e sia semplice da coltivare, sicuramente la sarracenia purpurea è la scelta che fa al caso vostro. Qui di seguito tutto ciò che è necessario sapere per coltivare questa pianta nordamericana.
Clima e terreno
Più il clima e l’esposizione saranno soleggiati e luminosi e più la pianta sarà colorata e vivace. Nonostante ciò, in estate è preferibile però che la pianta sia riparata dai raggi solare diretti, questo perché è cresciuta in ambienti umidi e paludosi e il calore estivo ne può causare l’essiccazione. Sopporta bene le temperature elevate ma è bene non sottoporla a quelle superiori ai 37 C° mentre durante lo stato vegetativo non deve mai scendere sotto il grado zero. Il terreno fertile per questa pianta deve essere un substrato umido formato a torba, mischiata con perlite e sabbia.
Esposizione
Come si evince dal nome, la sarracenia purpurea necessita di un’esposizione soleggiata che serve a mantenere la naturale colorazione della pianta. Questa però, sebbene si nutra di luminosità, necessita di un’esposizione che non la danneggi mai e quindi è bene ripararla. Occhio ai picchi elevati di temperatura e al sole diretto. Durante l’anno, esclusi i mesi eccessivamente caldi, può essere tranquillamente esposta al sole.

Irrigazione
Se si pensi a irrigare la sarracenia purpurea con l’acqua del rubinetto è bene sapere che l’irrigazione merita più attenzione di ogni altro passaggio. Per questa pianta carnivora è infatti necessario utilizzare acqua distillata o piovana perché quella del rubinetto è carica di calcare. L’acqua, che va versata direttamente nel sottovaso, consente alla pianta di mantenere una costante umidità del terreno.
Concimazione
Il terreno umido, l’esposizione e l’irrigazione vanno abbinate ad una corretta concimazione che permette alla pianta carnivora una riuscita ottimale? Se vi attanaglia questo interrogativo, allora è bene sapere che come ogni carnivora che si rispetti, la sarracenia è in grado di autoconcimarsi attraverso la digestione degli insetti e quindi questo passaggio va escluso.
Moltiplicazione per semina
Questa colorata pianta carnivora si moltiplica per semina o divisione.
Nel primo caso, la semina si esegue in inverno. Tra i mesi di dicembre e gennaio i semi della sarracenia, dopo un periodo a bassa temperatura, vanno distribuito nel terreno umido. Il terriccio favorevole deve essere costantemente bagnato per un mese. Questo passaggio è importante per ricreare l’ambiente paludoso delle origini. Attenzione all’acqua però, che sia sempre distillata. Per godere della fioritura, basterà attendere circa 3 anni.
Un altro passaggio fondamentale può essere quello della moltiplicazione per rizomi. Questi vanno stratificati su un terreno costituito da acqua torba e sabbia. Per favorirne la radicazione poi va abbondantemente innaffiata con acqua distillata.

Rinvaso
La sarracenia è ottima da coltivare in casa ma anche in giardino. Questa flessibilità la rende la pianta carnivora maggiormente scelta per eccellenza. Arreda gli interni e cresce bene in ambienti umidi. Questa pianta occuperà in breve tempo tutto lo spazio necessario che avrà a disposizione e sarà quindi pronta per il rinvaso. Questo passaggio sarà richiesto ogni anno durante il periodo vegetativo. E’ importante quando si passa da un vaso ad un altro, prestare attenzione a non traumatizzarne le radici.
Malattie e parassiti
I nemici per eccellenza di questa pianta saranno gli afidi, gli acari e i bruchi che possono danneggiarla in poco tempo e comprometterla definitivamente. Occhi ben aperti quindi alle variazioni della pianta, prima tra tutte la deformazione. Se questa poi presenta la copertura di insetti, potrebbe essere in atto l’attacco degli afidi ed è bene intervenire tempestivamente. Gli afidi si possono combattere vaporizzando un po’ di acqua e sapone e tagliando la zona contagiata. I parassiti, infatti, sott’acqua non possono sopravvivere.









