Se sei molto attento alle tue coltivazioni e vuoi provare ad entrare nel mondo dell’agricoltura biologica, devi iniziare a capirne i segreti più semplici ma utili, che ti permetteranno di avere non solo dei terreni non contaminati da qual si voglia pesticida o altro strumento dannoso per l’ambiente, ma anche dei prodotti sani e di qualità.
Tra gli strumenti base che ti potranno essere utili per preservare le tue piantine, soprattutto durante il loro primo periodo di crescita, quando magari sono più fragili, vi è in natura un insetticida utilizzabile facilmente e scoperto non troppo tempo fa, ovvero il bacillus thuringiensis. Ecco dunque tutto quello che devi sapere per trovarlo e utilizzarlo nel migliore dei modi.
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Che cos’è il Bacillus Thuringiensis
È un insetticida biologico per orto tra i più efficaci presenti in commercio, anche se spesso viene sottovalutato o spesso non è così noto: il Bacillus Thuringiensis venne scoperto da un ricercatore giapponese agli inizi del ‘900 ed è un vero e proprio batterio che come tutti i batteri si riproduce in gran quantità quando le condizioni ambientali lo permettono.
È un batterio sporigeno che si trova in modo naturale nel terreno: quando le condizioni ambientali diventano sfavorevoli, come anche altri batteri, la sua riproduzione si arresta, ma è qui che sta il suo segreto. Esso diventa spora, ovvero una forma resistente, ma la cosa fondamentale è che, oltre a diventare spora, si forma in aggiunta un cristallo di origine proteica che può fungere proprio da insetticida ed è proprio per questo motivo che diventa un prodotto efficiente per chi ha bisogno di allontanare piccoli insetti dalle piante, ma lo vuole fare nel pieno rispetto dell’ambiente circostante.
Come si usa il Bacillus Thuringiensis
Prima di capire come utilizzare questo bacillus, devi sapere che la sua azione è molto mirata: innanzitutto non colpisce gli insetti che nell’orto servono, ad esempio gli impollinatori e altri simili, perché non colpisce direttamente gli insetti già diventati adulti, ma soltanto le larve che in questo modo inevitabilmente non possono trarre nutrimento dal terreno o più in generale dalle piante che starai coltivando.
Dopo aver capito in generale come agisce tale bacillus, ora è il momento di entrare maggiormente nella pratica. Cosa fondamentale è che in linea generale ve ne sono diversi ceppi e ognuno degli stessi è indicato per l’uno o per l’altro insetto o per l’una e l’altra pianta: sta a te orientarti nella scelta in base all’uso che ne devi fare.
Applicare questo insetticida è piuttosto semplice: il suo utilizzo deve iniziare immediatamente dopo la schiusura delle uova di larva che sono nate. L’azione è più efficace se il bacillus viene applicato in assenza di precipitazioni, con le piante asciutte e specialmente di sera. L’applicazione solitamente viene eseguita tramite atomizzatori e pompe a spalla.
Una cosa importante da ricordare è che i tempi di carenza, ovvero il periodo che va dall’irrorazione del prodotto al consumo del frutto, deve avere una durata precisa di tre giorni in modo da evitare problemi di qualunque genere.
Atossico per uomini e animali
Ebbene sì: anche se sono i primi nemici di moltissime piccole larve appena schiuse, in linea generale questi antiparassitari biologici da orto a base di Bacillus Thuringiensis non sono dannosi per gli animali né tanto meno per gli uomini perché, come abbiamo precedentemente già detto, la loro azione è ben mirata soltanto alle uova schiuse di larve di alcune tipologie di insetti dannose per l’ambiente.
Queste non sono soltanto congetture poiché tanti sono stati gli esperimenti eseguiti per provare che effettivamente il bacillus non diventasse un danno né per l’uomo, né tanto meno per gli amici animali che magari corrono liberi per l’orto. Dunque, nessuna paura: anche se hai animali o bambini piccoli, sarà per te possibile usarlo in ogni condizione, cercando ovviamente di evitare il più possibile il contatto diretto per qualunque evenienza.
Tipi di Bacillus Thuringiensis
Di tipologie ce ne sono diverse e non ne esiste soltanto uno: ce ne sono alcuni più famosi e altri meno, e spesso la loro natura varia in base alla pianta sul quale dovrà fungere da protezione. Tra le tante tipologie, ve n’è forse una più famosa di altre, ovvero il kurstaki bacillus: esso è molto efficace per orticole come le larve di tignola o la nottua, ma agisce anche sugli agrumi, sulle patate, sulle melanzane e addirittura per le colture forestali o gli spazi verdi pubblici perché acerrimo nemico delle larve di processionaria.
Abbiamo poi il bacillus thuringiensis israelensis, che spesso si trova in vendita sotto forma di pastiglie idrosolubili ed è probabilmente una delle tipologie più importanti per l’uomo perché, oltre a combattere le larve di simulidi e chironomidi, combatte in modo efficace le fastidiosissime larve di zanzara, evitando dunque il proliferare di queste nemiche dell’uomo e non solo.
Abbiamo poi la varietà aizawai che spesso è utilizzata negli alveari: questo perché sembra abbia una azione di protezione contro le larve di falena della cera oltre comunque ad essere efficace anche contro le famose nottue che spesso infestano gli spazi verdi.
Quando si può fare il trattamento con bacillus thuringesis sugli ulivi ???
Ciao Raffaele, il trattamento lo puoi fare quando vedi larve o la presenza di attacchi. Di solito si effettua di notte perchè le larve vanno ad attaccare le piante.
Il bacillus turingensis serve a combattere la tignola. Le larve di tignola compaiono subito dopo la fioritura ed è questo il momento per fare il trattamento
Buongiorno
Il bio bit df si può miscelare con il curzateRwg sulle patate e quanti trattamenti bisogna fare?